Testi: Alan Moore. Disegni: Kevin O'Neill. |
Sopra, una tavola, magistralmente illustrata da Kevin O'Neill, tratta dalla fulminante storia breve (di otto tavole) scritta da Alan Moore e pubblicata in appendice a Supreme n. 52A. Si tratta di un passaggio della storia, dall'esilarante titolo What a Friend We Have in Cheeses! (con ovvio rimando all'inno religioso cristiano, in più occasioni adattato e/o modificato), datata 1998, che vede protagonista Topino Supremino (eccellente adattamento operato da Daniele Brolli del nome Squeak The Supremouse su Supreme N.1, primo e unico albo della serie edito dalla Phoenix nel lontano 1998).
In questa short, Topino incontra diverse, precedenti incarnazioni di Supreme, compresa quella presente nella tavola in questione, grim and gritty, datata fine '80/primi '90 che rimanda, senza se e senza ma, al Marv creato da Frank Miller nel primo ciclo di Sin City.
In questa short, Topino incontra diverse, precedenti incarnazioni di Supreme, compresa quella presente nella tavola in questione, grim and gritty, datata fine '80/primi '90 che rimanda, senza se e senza ma, al Marv creato da Frank Miller nel primo ciclo di Sin City.
"Senti: la vita E' il gioco."
"Noi giochiamo."
"Non abbiamo altra scelta."
"E' quello che facciamo."
Questo dice Supreme-Marv nella prima vignetta, rivolgendosi a un ammutolito Topino che rimarrà tale per tutta la pagina tranne lasciarsi andare a un "verso di resa" in chiusura.
Un divertito compendio in una tavola e una sottile "critica" di Moore verso l'epoca oscura dei comics, in parte figlia del dopo Watchmen e del post Cavaliere Oscuro.
Per gli amanti di Moore segnalo inoltre la formidabile impresa di Tim Callahan, impegnato in un ciclo annuale di riletture di opere firmate dal Bardo di Northampton: potete leggerle, in Inglese, QUI.
PS.: Sì, i gentlemen mi chiaman "smokey". Albo firmato durante l'edizione 2009 di FumetTerni.
3 commenti:
Come sicuramente saprai, Moore aveva già parodiato il Devil di Miller ai tempi di Daredevils con "Grit!" (ma all'epoca apprezzava l'opera dello statunitense, visto che tessé le lodi in un articolo pubblicato sulla stessa rivista).
Ovvio Andrea, sapevo... :)
Non ne dubitavo. :)
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