venerdì 22 marzo 2013

Infine la primavera...

Copertina dell'edizione francese de L'Intervista, il nuovo lavoro di Manuele Fior.
Insieme alla nuova stagione arrivano delle buone notizie dal fronte del Fumetto nostrano. 
Perlomeno questa è la mia personale sensazione.

In particolar modo sono molto felice per l'annuncio dell'imminente uscita del nuovo lavoro di Manuele Fior, autentica cristallina certezza della Nona Arte non solo italiana ma direi, senza temere smentita, mondiale. L'opera s'intitola "L'intervista" e uscirà nel mese di Aprile per Coconino Press.

In occasione dell'anteprima del volume, apparsa su Conversazioni sul Fumetto qualche giorno fa, lo stesso Fior dichiara: "L’Intervista è un fumetto di fantascienza ambientato nell’Italia del 2048, in Friuli. Uno psicoterapeuta (Raniero) riceve una paziente ventenne che soffre di allucinazioni, ma durante la terapia comincia pian piano a dubitare del reale disturbo di lei. Il fatto che Dora – la giovane paziente – appartenga alla cosiddetta “Nuova convenzione”, un movimento giovanile autodeterminato che predica l’amore libero e crede nella telepatia, rende progressivamente il lavoro di Raniero più confuso e pericolosamente scivoloso."
Interessante, no? Per preview delle tavole e il resto della chiacchierata vi basta fare un balzo su CsF.

Ma poiché "una rondine non fa Primavera", ecco la seconda buona notizia. Un altro Grande del Fumetto Italiano contemporaneo, Paolo Bacilieri, ci regalerà presto un'altra gemma (mi sbilancio, sì!!!) e... il titolo è tutto un programma: Fun. Del fumetto si sa poco o nulla, ma un simile minimale annuncio mette comunque di buon umore, no?

Perlomeno questa è la mia personale sensazione.
Viva il Fumetto!
Direttamente dalla postazione di lavoro di Bacilieri.

lunedì 18 marzo 2013

recensioni in 4 parole [4]

Il fascino delle apparenze.
Suore Ninja N.1 
Daje daje suore ninja!
Nemo: Heart of Ice
 Lovecraft, Poe: mes amours!
********* 

Abbiamo detto 4 parole su: 
Soggetto: Alan Moore e Malcolm McLaren
Sceneggiatura originale per il cinema: Alan Moore
Sceneggiatura e adattamento a fumetti: Antony Johnston
Editore: Panini Comics
Formato: brossurato, 48 pagine, colore (miniserie di 5)
Prezzo: € 3,30
Anno di pubblicazione: 2013
Per qualche parola in più: QUI

Extra-info: QUI 

Suore Ninja N.1
Autori: Davide La Rosa (testi),  Vanessa  Cardinali (disegni)
Editore: Star Comis
Formato: brossurato, 96 pagine, bianco e nero (miniserie di 6)
Prezzo: € 2,90
Anno di pubblicazione: 2013
Per qualche parola in più: QUI


Diabolik - I segreti di Morben
Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
Sceneggiatura: A. Pasini
Disegni: E. Barison, G. Montorio e L. Merati
Disegni del flashback: G. Palumbo
Editore: Astorina; Diabolik Inedito, Anno LII, N. 3
Formato: brossurato, 120 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 2,20
Anno di pubblicazione: 2013 
Per qualche parola in più: QUI   

Nemo: Heart of Ice
Autori: Alan Moore (testi),  Kevin O'Neill (disegni)
Editore: Knockabout/Top Shelf
Formato: cartonato, 56 pagine, colore
Prezzo: $14.95
Anno di pubblicazione: 2013
Per qualche parola in più: QUI

Preview Italiana: QUI

venerdì 15 marzo 2013

Terza Arte vs Nona Arte: Guerra ai duplicatori!

Un'opera di Grégoire Guillemin.
La questione è vecchia: Pittura (e quindi Arte, con la "A" maiuscola) contro Fumetto. Oppure, secondo un'arbitraria classificazione: Terza Arte contro Nona Arte.
Proprio in questi giorni (dal 21 Febbraio al 27 Maggio 2013) si tiene alla Tate Gallery una retrospettiva dedicata a Roy Lichtenstein, artista simbolo della Pop Art che più di tutti ha legato il proprio nome all' "utilizzo disinvolto", nelle proprie opere, di vignette "tratte" - alcuni parlerebbero di "omaggio", altri (meno benevoli) di "plagio" - dai comics.
Roy Liechtenstein, 1964.
Non a caso la mostra ha subito trovato una pronta risposta nella comunità fumettistica, grazie ad IMAGE DUPLICATOR, una vera e propria contro-mostra promossa e organizzata da Rian Hughes.
Nel seguito alcune informazioni di dettaglio su IMAGE DUPLICATOR, tratte dalla pagina Facebook dedicata all'iniziativa.

DOVE: Presso la Orbital Gallery, Leicester Square, Londra.

QUANDO: Dal 16 al 31 Maggio, una settimana prima e una settima dopo la fine della mostra di Lichtenstein alla Tate, con la possibilità di protrarre la mostra per un'ulteriore settimana. 

L'IDEA DI BASE: Attualmente la Tate ospita una mostra dedicata a Roy Lichtenstein. Nonostante i suoi lavori appaiano familiari ai più, l'aspetto che può risultare meno noto è quanto "simili" le sue immagini siano rispetto a quelle create da disegnatori di fumetti come Irv Novick, Russ Heath, Jack Kirby, John Romita e Joe Kubert, che non hanno mai ricevuto alcun compenso o menzione.

Si tratta di una brillante operazione di ri-contestualizzazione? L'elevazione di un'arte "commerciale e minore" allo stato di vera Arte? Snobismo da parte del mondo dell'Arte? Una licenza artistica? Un'annessione culturale? Miopia dei galleristi? O che altro?

Questa mostra è un'opportunità per i disegnatori di fumetti (e per altri "disegnatori commerciali", illustratori, designer, etc...) di porre questo genere di domande e condividere le loro opinioni, attraverso le loro opere. 

IL PIANO: Ogni disegnatore di fumetti (o illustratore, designer o qualsiasi altro tipo di "disegnatori commerciali") si dovrebbe "ri-appropriare" di una delle immagini a fumetti usate da Lichtenstein e rielaborarla, usando le proprie capacità e tecniche di disegno, in modo da renderla interessante e originale, e nel farlo, fornire un punto di vista su questo genere di appropriazione.

La cosa IMPORTANTE da sottolineare è che si tratta di un ritorno al materiale originale e di una ri-appropriazione dell'opera di Coletta, Novick, Kirby etc e NON si sta copiando Lichtenstein, perché non vogliamo ci siano dei problemi di diritti con la Fondazione Lichtenstein.

Riprendetevi l'Arte!

Scegliete le immagini da qui, dal comodo [...] sito DECONSTRUCTING ROY LICHTENSTEIN.

Si prega di accreditare il disegnatori dell'opera originale: "Artist Name after Irv Novick", ad esempio. Si tratta di un segno per tende a far intendere che il disegnatore originale merita d'essere citato e d'essere rispettato. 

[...] 

SCADENZA: 6 Aprile 2013. [... ] La decisione della giuria sarà inappellabile.

[...]

Grazie, 
Rian Hughes

Tutte le informazioni di dettaglio le trovate sulla pagina Facebook di IMAGE DUPLICATOR, unitamente ad anteprime e commenti da parte di molti autorevoli e noti disegnatori di fumetti. Tra i primi ad aderire all'iniziativa si segnala Dave Gibbons, che ha prontamente re-interpretato una vignetta di Irv Novick, "rubata" da Lichtenstein per un suo noto quadro. 
Dave "Watchmen" Gibbons after Irv Novick
Curioso, e provocatoriamente voluto, il fatto che la contro-mostra si chiami IMAGE DUPLICATOR, come il "motore di ricerca che permette di trovare immagini e informazioni sulle opere di Roy Lichtenstein", creato e gestito dalla fondazione dell'artista e visitabile QUI. Oltre all'ovvio rimando all'omonima tela, data 1963, con "citazione" di una vignetta della Doom Patrol disegnata da Bruno Premiani.
Roy The Duplicator
E siccome la Pop Art è ormai ovunque, segnalo, in questo appropriato contesto, il lavoro di Grégoire Guillemin, artista che immortala i supereroi in situazioni tutt'altro che super... anzi piuttosto ordinarie, come grattarsi il sedere, spremere un brufolo, lavarsi i denti, fare sesso, mettersi le dita nel naso... Oppure li ritrae in versione minimale, autentiche icone rese in pochi tratti fin quasi a mimetizzarsi sullo sfondo o confondersi tra i palazzoni di una metropoli. 
Sopra: i supereroi visti da Grégoire Guillemin
E chiudiamo questo post con l'ennesimo corto-circuito Fumetto-Pittura, che vede ancora una volta al centro di una controversia l'eccelso Brian Bolland, plagiato da un certo "artista contemporaneo" Benoit Pare, dopo il caso di tale Erro e di tale ROD. Le immagini sotto parlano da sole! Nuff said!
La Wonder Woman di Bolland
La zelante duplicazione di tale Benoit Pare
E allora... che si dichiari GUERRA AI DUPLICATORI!!! 
Lunga Vita al Fumetto!!!

lunedì 11 marzo 2013

accadono cose Bizzarre

Una vignetta da Debuggers. Disegni: Abhishek Singh.
Nella seconda metà del 2012 "ho lavorato" ad una piccola idea, insieme ad un gruppo di talentuosi amici, che abbiamo finalizzato a Gennaio di quest'anno. Si tratta di una short a fumetti (di 5 tavole, più un "poster" finale) che uscirà a breve sul terzo numero di Bizzarro Magazine (edita da Laboratorio Bizzarro Edizioni), nata su "invito" dell'amico Christian G. Marra di Passenger Press, curatore della sezione fumetti della rivista.
La short s'intitola Debuggers ed è stata co-ideata e co-sceneggiata (con un approccio tendente al Marvel method, lo ammettiamo) da me e dall'amico Biagio Cephalus, e segna il ritorno di entrambi alla scrittura di un fumetto... beh, dopo eoni! Alla parte grafica invece due straordinari artisti, che da veri amici hanno aderito alla folle idea, dividendosi equamente le 5 tavole tra loro (e sì, in una disegnano... a quattro mani!): Daniele Serra e Abhishek Singh. Credo basti seguire i link e visitare così i loro siti per rendersi contro dell'eccezionale Arte di questi due autori che hanno nobilitato (e dato un senso) con il loro talento grafico questo piccolo divertissement: GRAZIE! Aggiungo solo due info: di Abhishek Singh Bao Publishing stamperà prossimamente l'attesissimo Krishna, mentre Daniele Serra, dopo essersi aggiudicato il prestigioso British Fantasy Awards 2012 nella categoria “Best Artist, è al momento al lavoro su un fumetto scritto da Joe R. Lansdale.
Sopra: vignetta e sketch per Debuggers. Disegni di Daniele Serra.
A chiudere il "cerchio del talento", ecco il lettering (e il "supporto" grafico per il poster finale) dell'ottimo Daniele Tomasi, altra "vecchia conoscenza" per chi segue le mie fumose incursioni nel mondo del Fumetto. Anche a lui va un sentito ringraziamento.
Che altro aggiungere? Come dite? Di che parla Debuggers? Ehmmm... Beh sì, la storia è... un trailer a fumetti di un ipotetico film ispirato al tema del numero della rivista. Capito poco o nulla?
Nel seguito potete leggere due chiacchiere (condotte via email) con Daniele Silipo, co-fondatore insieme ad Alessandra Sciamanna, di Laboratorio Bizzarro Edizioni. Magari vi chiarite un po' le idee. Buona lettura. :)
Copertina di Bizzarro Magazine N.1. Illustrazione di GABZ.
Cos'è Bizzarro Magazine e come nasce?
Daniele Silipo: Bizzarro Magazine è una collana editoriale di libro/riviste monografiche, che unisce assieme saggistica, fumetti, racconti, illustrazioni, stimoli e invenzioni. Il punto di partenza è sempre il cinema, ma ci piace spaziare a 360 gradi, toccando ogni ambito umano, dalla letteratura agli anime, dalla storia ai videogiochi, dall'arte alla musica. Tutto ciò che desta il nostro interesse - e si lega al tema di copertina - trova posto in Bizzarro Magazine. Siamo onnivori e curiosi, ci piace guardare il mondo da prospettive insolite e distorte; consideriamo la cultura, l'arte, la conoscenza umana come un unicum comunicante e non come un archivio a compartimenti stagni.
La struttura dei vari volumi rispecchia questa volontà, abbracciando tutti i linguaggi possibili su supporto cartaceo: saggistica, recensioni, fumetto, narrativa, illustrazione, grafica. Ogni cosa è "tirata dentro" per un motivo preciso e non per "farlo strano". I fumetti hanno lo scopo di introdurre il tema in modo fantasioso e imprevisto, il racconto finale per chiudere in bellezza aprendo altre suggestioni, le illustrazioni completano la parte scritta sviscerando il “non detto” o sintetizzando in pochi tratti il senso dell'articolo, il dizionario dei film centrale, infine, è un modo per scattare una panoramica su un determinato genere/tema, poiché consente di abbracciare ogni diversità e tante voci diverse. Nessuna parte di Bizzarro Magazine può essere eliminata senza che la struttura generale ne risenta. Tutto è fondamentale. Questo è il risultato che volevamo ottenere e spero che si veda.

I Fumetti e Bizzarro Magazine? Quali temi dei n. 1 e 2 e quali contributi fumettistici?
Come dicevo sopra, i fumetti in BM svolgono un ruolo importantissimo, è il benvenuto che diamo ai lettori, cercando di presentare subito il tema di copertina attraverso i fantasiosi occhi di fumettisti e sceneggiatori. Inoltre, per rendere la sezione ancora più in sintonia con il resto del magazine, abbiamo deciso di dargli la forma di trailer cinematografici. I nostri fumetti sono dei “trailer-comics” che in sei pagine presentato un’idea non necessariamente in modo narrativo, come in un promo cinematografico. Non a caso, le copertine, compaiono alla fine.
I volumi usciti finora sono stati due: Kaboom incentrato sul “dopo apocalisse”, e Weird Weird West sul western anomalo e non convenzionale. Gli artisti che hanno interpretato questi temi sono diversissimi tra loro (Dall'Oglio, Camme Fantaman, Alexander Kostenko, Christian G. Marra, Cammello, Greta Xella, Sandro Dossi) e siamo contenti di questa gran varietà che abbiamo ottenuto, grazie all'attenta selezione del nostro “mastro fumettista” Christian G. Marra di Passenger Press: è lui che cura la sezione.
Copertina di Bizzarro Magazine N.1. Illustrazione di Alberto Ponticelli.
Anticipazioni sul n. 3? Qual è il tema del numero? I fumetti? Quando esce e come?
Il numero tre sarà sicuramente il più “pop” a livello grafico, grazie al lavoro strepitoso del nostro art director Marco Andreoletti, che ha donato ai nostri volumi un look riconoscibile e personale, sin dalla prima uscita. Il tema sarà “cinema e videogame”, ovviamente trattato alla nostra maniera (non aspettatevi un compendio di  adattamenti videoludici). Tra i fumettisti: Tommaso “Spugna” di Spigna, Valeria Bafumi e un tizio “fumoso” che inizia per “s” e finisce per “man”, che si è portato dietro una piccola squadra di disegnatori. Per l'uscita, ci siamo quasi, ancora un po' di pazienza.

Il riscontro in termini di pubblico e critica. Che cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi numeri?
La collana è diventata subito di culto e il pubblico ha risposto bene, ogni volta che deve uscire il nuovo volume ci rendiamo conto che le attese sono alle stelle. Ovviamente BM è e rimane un prodotto di nicchia, ma è nato per essere così e la cosa non ci dispiace affatto, anzi, solo con queste “misure” si è veramente liberi e le soddisfazioni sono autentiche. La critica ha risposto in modo positivo, salutando l'avvento di BM come una ventata d'aria fresca.
Il prossimo volume (tema top secret), avrà quasi sicuramente qualcosa di diverso rispetto agli altri, probabilmente la collana “crescerà”... ma è ancora presto per dire di più.

Daniele Serra sul Web: qui.
Abhishek Singh sul Web: qui.
Il blog di Laboratorio Bizzarro Edizioni: qui.

giovedì 7 marzo 2013

il/la graphic novel: per la serie i Misteri del Fumetto

Alan Moore in una posa di qualche anno fa!
Chiacchiere.... bla, bla, bla... parole in libertà... omeopatica...

"Ma tu 'sta cosa del graphic novel... bah, IL Graphic novel? LA graphic novel?!? Lasciamo stare... l'hai assimilata? capita? accettata? Ah che poi per me resta sempre LA graphic novel...."
"Ma guarda è solo una nuova (nuova poi...) parolina magica... roba da marketing..."

"Uhmm dici? Per me sono delle robe spesse che parlano di cose... interiori... della vita comune... niente avventura..."
"Non ne sarei così sicuro... accettando la parolina nuova, semplicemente sta ad indicare il Fumetto che cerca di raccontare, in una sola soluzione narrativa, senza l'obbligo della serialità... come se fosse un romanzo... che poi dico, per il Cinema, sia i Vanzina che Kubrick hanno fatto dei film, non è che i primi facevano fumetti e Kubrick le/i graphic novel... che palle la questione dell'articolo... anni passati tranquilli a dire la graphic novel e ora...???"

"L'aspetto centrale per me è l'autore unico... ovvio prendiamo ad esempio Eisner, che per convenzione s'indica come l' "inventore" del graphic novel... sono americani, sappiamo come sono... Eisner, ma anche nel caso di Miller, Craig Thompson, Clowes, Burns... Si esce dalla catena di montaggio del fumetto, specie in quello americano... e l'autore esprime la propria visione in maniera "libera" focalizzandosi su un racconto che tende ad essere "auto-consistente", non mille numeri di Morto che Parla..."
"Sì che  poi se Morto che Parla arriva a mille numeri però se l'è guadagnato il pubblico, no? Fosse solo quello che lo consuma sul "trono di ceramica"... Comunque, va bene Eisner e il suo Contratto con Dio e allora Pratt e Una ballata del mare salato? E Poema a fumetti di Buzzati? E Watchmen o V for Vendetta? Seppure possiamo considerarle... un'opera "collaborativa" e non frutto di un autore unico, e inizialmente sono state serializzate, non pensi siano graphic novel prima... del graphic novel? Ma diamine sono fumetti! E' Fumetto!!! OTTIMO Fumetto! Nuff said!"
Tavola da Poema a fumetti. Oggi lo intitolerebbe Poema in forma di graphic novel?
"Uhmmm... Le Storie Bonelli? Le stai prendendo? A me sembrano alla fin fine... allineate con la produzione Bonelli, ehmm... "normale"... sempre la griglia, rare concessioni alle sperimentazioni (parolone) grafiche. Qualcosina forse sul fronte narrativo. Ma mica tanto. Le definiresti graphic novel, nel senso "buono" del termine?"
"Sincero? Non so che dirti... qualche storia è interessante. Non le ho lette tutte. Però, sì... non sono convinto... non mi sembra siano una gran rivoluzione. Che poi non credo che la rivoluzione fosse nei loro intenti. Anzi..."

[risate] "E quelle due paginette sull'inserto del Corriere della Sera? La Lettura? Due paginette... alcune storie sono ombelicali... Il tizio che scompare... ma daiiii!?!!! Due paginette e le chiamano pomposamente "Graphic novel"???"
"Ma dai, te l'ho detto... è marketing. Fumetto pare brutto. Comunque ho letto le due pagine di Igort su Frida Kahlo, carine e pure Toffolo... Non dimenticare che in questo Paese usiamo "un fumettone" per definire un film o un libro... brutto!"

[risate] "Sì quella di Toffolo era interessante... sulle Pussy Riot".
"Lo sai che per Toffolo ho un debole... ah, ecco prima che mi dimentichi... Ecco guarda qua sul cell, ho fatto una foto. In quarta del volume sulla Doom Patrol di Morrison... c'è scritto narrativa grafica!!!"
"Che cazzo è... la NARRATIVA GRAFICA???" O__o
[risate] "Fumetto è una parola difficile, mi sa. Le parole sooonooo importaaaaantiiiiiii!!!"


Non ho nessuna preclusione verso il termine "graphic novel", fino a quando quello di cui si parla sia un qualche tipo di opera grafica che potrebbe essere descritta, in modo plausibile, come un romanzo. La mia principale obiezione è che di solito significa una raccolta di sei numeri di Spider-Man o di qualcosa che non ha una struttura o nessuna delle qualità di un romanzo, ma forse pressapoco lo stesso numero di pagine.
Alan Moore Locus Magazine, 2003

venerdì 1 marzo 2013

It's POPE time!!!

Copertina di One Trick Rip Off  / Deep Cuts (Image)
L'americano PAUL POPE è, senza alcun dubbio, uno degli autori più originali e talentuosi del Fumetto contemporaneo. Attivo sulla scena da quasi due decenni, forse non popolarissimo tra i lettori, si è comunque guadagnato l'attenzione di pubblico e critica con opere come Batman: Anno 100 e Heavy Liquid edite anche qui da noi.
Fumettista, illustratore, appassionato di musica, attento al mondo della moda, tra scena indie, manga e mainstream, il suo stile di disegno e la sua narrazione "citano", con grande ammirazione, anche i Grandi del Fumetto Italiano. Nel corso dell'anno Bao Publishing pubblicherà l'atteso Battling Boy ma sono sicuro che nell'immediato futuro ci sarà... molto altro Pope da scoprire.

E siccome le cose non succedono mai per caso, ecco che leggendo qualcuno degli albi Image datati Gennaio m'imbatto, in chiusura di numero, con lo spazio mini-intervista (dal titolo "The Third Degree", Il Terzo Grado) questa volta dedicato proprio a POPE per promuovere la pubblicazione del volume One Trick Rip Off  / Deep Cuts.

Nel seguito potete leggere l'intervista che, non autorizzato, mi sono "azzardato" a tradurre. Spero di non fare un torto a nessuno. Buona lettura! :)

Sito di Paul Pope: qui. Blog: qui. Flickr: qui.
Due approfondimenti su Pope qui e qui, su Conversazioni sul Fumetto.
A cosa stai lavorando al momento?
Ho appena chiuso Battling Boy per la First:Second. Ci sono un po’ di cose in ballo col cinema, vediamo che succederà. Sto già passando a lavorare su Psychenaut, per il mio editore francese Dargaud. È un libro sui sogni e sulle teorie dell’interpretazione dei sogni di Carl Jung.

Qual è l’aspetto migliore del tuo lavoro?
La guerra dell’Arte… non è sempre facile, ma è una bella battaglia. E sono molto felice che ci siano persone interessate.

E l’aspetto peggiore?
L’incertezza e l’isolamento. La paura d’essere giudicati. Ma probabilmente è semplicemente una condizione umana.

Come hai scoperto i fumetti?
Nel 1975 mi presi l’influenza. Avevo 5 anni. E mio padre tornò da un campo di hockey in Ontario con un labbro bello gonfio sotto i baffi e una copia di Bring on The Badguys di Kirby. E m’innamorai di Thor e di Dottor Destino. E così iniziai a disegnare supereroi sulle lenzuola con un pennarello blu.
Se non facessi fumetti, che cosa faresti?
Non lo so, mi riesce difficile immaginare qualcosa di diverso…

Qual è la cosa più bella che un fan ti ha detto?
Probabilmente le volte in cui incontri qualcuno che ti dice che legge i tuoi fumetti con i figli. È qualcosa che significa molto. Mi piace incontrare la gente: ogni persona ha qualcosa da dire.
Comunque ho appena scoperto che ho incontrato Jordie Bellaire, la colorista di Mara, ad una convention quando aveva TREDICI ANNI e le ho venduto una copia di uno dei miei libri. Non mi sono mai sentito cosi vecchio!

Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato?
Direi Moebius, Alex Toth, Kirby, Crepax… Frank Miller e Jeff Smith… Picasso.

Qual è il fumetto di cui vai più fiero?
Direi Battling Boy, dal momento che è il più recente e vivo per me. Continuo a cercare di migliorarmi. 
Confessa uno dei tuoi “guilty pleasure”, un tuo “piacere proibito”?
Mi piacciono le canzoni natalizie di Bing Crosby. Mi piace camminare sulla neve e avere i piedi ghiacciati. Mi piace lo sdolcinato compositore elettronico giapponese Isao Tomita.

Qual è l’ultimo fumetto che hai comprato?
Ho comprato i volumi di Richard Corben, Eerie and Creepy, pubblicati dalla Dark Horse… splendidi!

Se potessi essere un’altra persona per un giorno, chi vorresti essere?
Sinceramente non farei cambio con nessuno… se potessi andare a cena con qualcuno, penserei a Mark Twain o forse Orson Wells o Mickey Rourke o Nick Cave potrebbero essere una buona compagnia.

Scegli 3 cose senza le quali non potresti vivere.
Famiglia, Salute, Musica.

Qual è la cosa più strana che hai a casa tua?
La mia compagna è una circense e costruisce la sua attrezzatura da sola. Al momento nel soggiorno ospitiamo una luna di metallo, provvista di LED, alta sui due metri e mezzo.
Che cosa ti fa ridere?
Mi piacciono le barzellette, robe come, “ci sono due salsicce in padella….” [“una salsiccia dice: che caldo che fa qui! E l’altra: cazzo, una salsiccia parlante!!!”, N.d.T.]

I tuoi posti preferiti?
L’isola di Capri, in Italia. Tokio. NYC. Ontario. Alaska.

Che musica ascolti in questi giorni?
Ultimamente ascolto molto gli Einstürzende Neubauten, Alice Coltrane, Beethoven, Grinderman e Ravi Shankar.

Il tuo film preferito?
Questa è difficile… Direi Andrei Rublev di Tarkovskij. E staccati di pochissimo, al secondo posto: Ran di Kurosawa, Shining di Kubrick, La montagna sacra di Jodorowky.

Chi è il tuo miglior amico?
Kostas. Harvest e Pascoe. Scott. Erika.
 Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto?
“Nessun capolavoro è mai stato creato da un artista pigro”. Salvador Dalì.

L’ultima volta che ti sei davvero spaventato?
Ogni volta che salgo in macchina o prendo un aereo.

Una persona che ammiri?
Muhammad Alì, Louise Nevelson, Nick Cave, Picasso, Jeff Smith, Miles Davis, Ursula LeGuin, Ian Astbury, Kostas Seremetis.

Che cosa ti piacerebbe accadesse nel mondo dei comics nei prossimi 12 mesi?
Vorrei vedere più fumetti “che spaccano”, più artisti e scrittori che prendono il timone della loro barca, più editor e case editrici che investono in nuovi sogni e visioni, più giovani che entrano nel mondo del Fumetto sia come lettori che come autori.
Paul Pope: autoritratto.
Tutte le illustrazioni di questo posto sono opera di Paul Pope
The Third Degree: Paul Pope

Le interviste precedenti: