Massimo gaudio lo scorso sabato mattina. Il mio pusher di fumetti di fiducia, il BVZL, mi da la buona nuova: è arrivato Lost Girls del "focoso" duo Moore/Gebbie! Volumazzo hardcover (quell'hard ci sta bene, no?) tutto bello incelophanato nel suo tris di volumi color pastello con tanto di raccoglitore viola! Estatico, sguaino il bancomat e pago il giusto prezzo. Gongolo anche all'idea del quando e come leggerlo.
Ma la felicità si sa dura poco.
Squilla il cell: brutta nuova. Nulla di preoccupante, però, però... la felicità fa un bel "puf!" e svanisce.
Torno a casa. Ho pianificato un weekend di lavoro sul libro su Watchmen (sto uscendo pazzo, acc!). Sistemare le biografie dei contributors, controllare e sistemare l'articolo di Higgins, rivedere il saggio dell'amico Alberto Conte, sentire gli autori, varie ed eventuali (troppe varie ed eventuali)... Nel pomeriggio di sabato ricevo sms. La serata si fa grigia tendente al nero. Nulla di preoccupante, però, però... (e il Cagliari perde all'ultimo minuto, come se ci volesse pure quello!)
Sul divano mi guardano i Watchmen nell'edizione di Repubblica, un albo originale della serie firmato da Gibbons in quel di Bristol 2002, l'Absolute Edition che ostenta la sua insostenibile bellezza... sparse sul tavolo stampate, appunti, post-it... Vincono i Watchmen. Le Lost girls stanno chiuse nel loro libro. Aspettando l'occasione giusta per farsi leggere...
I Watchmen mi reclamano.
[Ah, per cercare Lost Girls fate un salto su Top Shelf Comix]
5 commenti:
«...preferisco rimanere un'impressione, preferisco le impressioni. Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre.»
Grazie "anonimo" amico, per citare il Capossela...
Grande Vinicio! In alto i calici...
L'attesa ha il suo fascino..
cara lost girl, certo a volte attendere ha il suo fascino, ma... ma...
dasvidania ;)
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