giovedì 27 dicembre 2018

MOORE MUSIC 2002

Alan Moore canta con i Sinister Ducks!
Ispirato dal recente "pezzo musicale", recupero dall'archivio un articolo, sarebbe meglio dire L'articolo, in tema. Originariamente pubblicato nel volume Carta Canta - La musica nei fumetti, i fumetti nella musica (Cartoon Club, settembre 2002), riproposto successivamente sul numero 165 della rivista musicale Rumore (Ottobre 2005) e all'interno dello speciale mooriano di Ultrazine.org, ve lo potete "godere" nel seguito, con minime correzioni su alcune date (errare humanum est): chissà che prima o poi non ne elabori una versione rivista e aggiornata. Buona lettura!

MOORE MUSIC

Il legame tra Moore e il mondo della musica è di lunga data, se si considera il fatto che il suo primo incarico professionale fu la realizzazione, nel 1978, di alcune illustrazioni di Elvis Costello e Malcom McLaren per il magazine musicale NME.
Il cortocircuito tra fumetto e musica si ritrova in tutta l'opera di Moore con una gamma di contatti che va dalla semplice citazione all'inserimento di testi di canzoni inedite, dalle sperimentali performance musicali vere e proprie al loro adattamento a fumetti.
Prendiamo in esame i due capolavori dell'opera mooriana, V for Vendetta (1982, disegni di David Lloyd) e Watchmen (1986, disegni di David Gibbons), lavori che hanno rivoluzionato il mondo dei comics portandolo ad un livello di consapevolezza mai raggiunto prima.
In V for Vendetta, ad aprire il Libro 2, troviamo un intero brano musicale, This Vicious Cabaret, completo di spartito e parole. Quello stesso brano, di cui Moore scrisse i testi, fu poi inserito nell'EP V for Vendetta (1984) realizzato dal musicista David J, ex bassista del gruppo Bauhaus e, in seguito, uno dei principali collaboratori di Moore in campo musicale. L'EP, ormai introvabile, conteneva altre due tracce ispirate al fumetto, V's Theme e Incidental.
Esaminando Watchmen, si nota come l'intero volume sia ricco di rimandi musicali, da Elvis Costello a Iggy Pop e David Bowie, dai Police ai Grateful Dead, da Billy Holliday a John Cale. Ma è in particolare Bob Dylan a fare la parte del leone dando il titolo al Capitolo I, At midnight all the agents... citazione dalla superba Desolation Row dell'album dylaniano "Highway 61 revisited" che recita "At midnight all the agents and the superhuman crew...", e al Capitolo IX, Two riders were approaching… tratto da All Along the Watchtower dove Dylan canta appunto "Two riders were approaching the wind begun to howl".
Questa vena di multimedialità di Moore che lega fumetto e musica non si è affatto affievolita ma continua fino ad oggi, nella sua linea di fumetti ironicamente chiamata America's Best Comics. Alcuni esempi: in Top Ten, troviamo gli esilaranti testi "raptus", il rap robotico, la musica preferita dagli abitanti meccanici di Neopolis; in Promethea, il leader della band Limp descrive l'ultimo album del gruppo "Fist & Shout" (nel 1963 esce "Twist and Shout" il primo EP dei Beatles) come "più bello di Gesù", dichiarazione che rimanda ad una analoga resa da John Lennon; in Greyshirt, la storia "Dr. Crescendo" con protagonista uno scienziato pazzo che grazie agli accordi del suo violino ha accesso agli intimi segreti della materia.
Oltre al già citato lavoro su V for Vendetta, Moore ha fatto e continua a fare anche musica "vera". Nel 1983, con lo pseudonimo Translucia Baboon, è il cantante e autore dei testi dei Sinister Ducks, la cui line up comprende David J e il sassofonista Alex Green. La band pubblica il 45 giri The March of The Sinister Ducks, un brano che parla di paperi e dei loro piani malvagi. Con voce corposa e ruvida Moore canta: "You think they're cuddly, but I think they're sinister!/Ducks. Ducks. Quack-quack. Quack-quack./[…]/What are they doing at night in the park?/Ducks. Ducks. Quack-quack. Quack-quack./ […]/Reading pornography, smoking cigars! Ducks. Ducks. Quack-quack. Quack-quack." e conclude con un fulminante, "If they were all right, how come people keep shooting them?". La b-side del disco è Old Gangsters Never Die con relativa trasposizione a fumetti. La band si esibisce due sole volte e nelle parole di David J, Moore "arrivava vestito come un capo cameriere, smoking a coda, e pesanti guanti in pelle da motociclista".

Sempre nel corso degli anni '80, milita nel gruppo The Emperors of Ice Cream con cui realizza un demo tape che non viene però commercializzato. Dichiara Moore: "Alcune [canzoni] le ho scritte quando avevo 17 anni. Il gruppo era buono, ci siamo divertiti e abbiamo fatto qualche bella canzone. Ma eravamo solo una pop band, ed è pieno di pop band. Ci sciogliemmo per le solite "incompatibilità musicali", cioè non potevamo sopportarci." Moore rimane però in buoni rapporti con il membro del gruppo Tim Perkins con cui collaborerà nei suoi successivi progetti. Continuando il cortocircuito musica-fumetto, i testi delle canzoni scritte per gli Imperatori confluirono nell'Alan Moore's Songbook (1998, Caliber Comics) illustrate da noti disegnatori di comics.
Arrivano gli anni '90 e, al compimento dei quarant'anni, Moore decide di affrontare la crisi di mezza età "diventando un mago". Questa sua stravaganza ha un riflesso diretto nella sua produzione musicale che si concretizza in performance teatrali eseguite una sola volta, in cui, accompagnato da un suggestivo tappeto sonoro composto per l'occasione, racconta in perfetto stile reading storie intessute di riferimenti sciamanici e di visioni.
Nasce così nel 1994 l'Hour-long Magical Extravaganza, una performance al Bridewell Theatre di Londra in cui Moore illustra la sua concezione dell' "Idea Space", un cardine della propria visione della coscienza e della magia insita nella realtà. Le musiche sono curate da David J e Tim Perkins, e il CD esce sotto il titolo di The Moon And Serpent Grand Egyptian Theatre Of Marvels.
Il 18 Novembre 1995, giorno del suo 42esimo compleanno, Moore esegue alla Old County Court in Newcastle-upon-Tyne, "The Birth Caul - A Shamanism of Childhood". Un evocativo testo che Moore, seduto su un seggio da giudice, il volto dipinto di cerchi e segni della tradizione magica celtica, cantilena con ritmo ipnotico immergendo lo spettatore in un vorticoso viaggio indietro nel tempo, dalla vecchiaia fino al ventre materno. L'ispirazione per quest'opera nasce dal ritrovamento di un sacco amniotico - birth caul - compresso tra fogli di carta e conservato, come talismano secondo una credenza popolare, tra gli oggetti personali della madre, scomparsa poco tempo prima. Il reading è accompagnato dalle musiche di David J e Tim Perkins, e viene successivamente pubblicato in un CD omonimo. L'ascolto non è certo facile ma il testo denso e multilivello di Moore ripaga ogni sforzo. Dell'opera si innamora Eddie Campbell, già disegnatore di From Hell, che nel 1999 ne realizza un intenso adattamento a fumetti.

Segue nel 1997 The Highbury Working (in CD nel 1999): un volo attraverso spazio e tempo che descrive la storia segreta di Highbury, sobborgo a nord di Londra, alla ricerca del suo angelo protettore. Nel testo di Moore compaiono personaggi come gli originari gemelli siamesi Chang e Eng, il poeta Coleridge e l'immancabile Aleister Crowley. La musica dello spettacolo è realizzata da Tim Perkins e l'effetto è nelle dichiarazioni di Moore "qualcosa che somiglia di più alla musica dance. […] Nel mio misticismo c'è sempre stato un elemento dance. Ciò che abbiamo è un piccolo Sgt. Pepper".
Nel 1999 è la volta di Snakes and Ladder eseguita nella Conway Hall in Red Lion Square a Londra di fronte ai membri della Golden Dawn Society. Accompagnamento dai fidi David J e Perkins, Moore parla di "Real Magic" incrociando la storia di Londra con il potere magico e creativo dell'Arte, tessendo parallelismi tra divinità-serpente e la struttura del DNA. Purtroppo di questa performance non esiste ad oggi una registrazione su CD, ma nel 2001 Eddie Campbell l'adatta in formato comic book.
L'ultima tappa è il CD Angel Passage, una biografia magica su William Blake che Moore mette in scena per le celebrazioni del poeta e pittore inglese nel 2001. La musica è curata da Perkins e nel live si aggiungono le video proiezioni di John Coulthart, noto per le sue illustrazioni lovecraftiane, e l'intervento della danzatrice Andrea Svacsik.

Se riguardo queste performance qualcuno avesse dei dubbi sul loro aspetto strettamente musicale preferendo collocarle in territori prossimi alla letteratura o al teatro, illuminante è il prossimo progetto a cui Moore starebbe lavorando e di cui si parla da tempo: The Disqo Quabalah. "È un disco strumentale" rivela Moore che però non suonerà alcun strumento. "Siamo in un mondo moderno! Non c'è più bisogno di suonare uno strumento. Oggi gran parte della musica elettronica, e questo è Disqo Quabalah, viene "dipinta" in studio…", precisa, "si tratta di scambiarsi idee, concetti, il tutto con l'apporto di Tim Perkins che è il vero musicista del gruppo. Per esempio, per uno dei brani del disco quello che ho fatto è parlare con l'ingegnere del suono e dirgli: 'Vorrei una specie di nebbia, come oro che vaporizza e si dilata, e che il tutto duri circa 8 minuti' e lui mi ha risposto: 'Come vuoi farlo?' così gli ho detto: 'Hai un bel piatto?' E mi ha dato un piatto e ho continuato: 'Ora suono il piatto picchiando con forza e tu registri… Poi aggiungiamo un bel po' di effetti: delay, eco, riverberi… il suono sarà come di un bang corposo e rimbombante. Poi escludiamo il suono originale, ossia io che picchio sul piatto, così resteranno solo il riverbero e la risonanza. Lo mettiamo in un bel loop e lo facciamo durare 8 minuti.' Questo è solo un esempio. Sotto certi aspetti è diverso dal comporre musica, è più vicino all'atto di dipingere: questo è quello che la tecnologia attuale ti permette."

Che dire, c'è più Moore di quanto si possa pensare…

[Pubblicato originariamente nel 2002 sul volume Carta Canta - La musica nei fumetti, i fumetti nella musica edito da Cartoon Club]

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