Mentre s’odono gli squilli di tromba dell'
incombente Lucca Comics & Games (cit. “Ciao Lucca!”) e il
BilBolBul preannuncia eventi imperdibili, in asincrono rispetto ai convulsi ritmi real-time della vita moderna, torniamo indietro a fine Settembre: terzo anno consecutivo di fumosa presenza al
TCBF (sabato 29 e domenica 30 settembre) e celebrativa XV edizione del festival trevigiano nell'anno più doloroso, segnato dalla prematura scomparsa dell’indimenticato e indimenticabile
fondatore e presidente Massimo Bragaggia.
Nel seguito, un caotico resoconto (anche fotografico), di sicuro pieno di dimenticanze e omissioni: confido sin d’ora nella clemenza del lettore.
La novità più visibile del TCBF2018 è stata il cambio di sede con la mostra mercato situata quest’anno tra palazzo ex ANCE e piazza Santa Maria Maggiore. Confesso d’aver frequentato poco o nulla la piazza per bazzicare soprattutto all’ex ANCE dove erano ospitati editori, artisti e associazioni indipendenti. Se le giornate di bel tempo hanno di certo agevolato l’afflusso dei visitatori all’ex ANCE, l’accesso all’ultimo piano dell’edificio - la parte per me più interessante perché l’area dedicata alle autoproduzioni, associazioni e simili - è stato oggettivamente difficoltoso, soprattutto durante l’ “assalto” del weekend, segno anche questo del consolidato successo del festival.
|
Istantanee dall'area self INKitchen. |
Se i cambiamenti sono nella natura delle cose e vanno gestiti con capacità e professionalità, doti che di certo non mancano agli amici del TCBF, si confermano invece di grande livello le varie mostre allestite in giro per la città. Anche in questo caso, ahimè, non sono riuscito a visitarle tutte; tra quelle che ho avuto il piacere di ammirare, spicca la straordinaria
30 anni di cartoni animati e fumetti in TV, ricchissima di materiali e ad alto contenuto di nostalgia, affiancata,
negli spazi di Fondazione Benetton, alla mostra dedicata al
fenomenale Franco Matticchio.
Altro giro, altre... mostre. Ottimo il poker allestito, con la consueta cura, presso Ca’ da Noal: il segno inconfondibile dell’arte di
Carmine Di Giandomenico, gli
11 anni d'attività di Passenger Press con le sue intriganti produzioni “imperfette” (per citare il fondatore Cristian Marra) e - le sorprese, per me -
Elisa Macellari e il suo colorato
Papaya Salad e
Veronica Ruffato con un fiabesco, acquerellato
Brutto Anatroccolo.
Per chiudere con le exhibition, mi son goduto il notturno scintillio di
Niccolò Pellizzon e il sinuoso luminoso segno di
Laura Callaghan, l’illustratrice londinese autrice del manifesto del TBCF.
Sempre briosa la premiazione del Boscarato, condotta da
Alessandro Baronciani, e
azzeccati i premi assegnati (segnalo l'ex-equo tra Marco Rizzo e Alessandro Bilotta nella categoria "Miglior sceneggiatore italiano"); menzione a parte per l'intervento di
Massimo Perissinotto in un toccante ricordo di
Bragaggia e del suo motto “nulla è impossibile”.
|
Massimo Perissinotto ricorda Bragaggia . |
Tirando le somme, Treviso si conferma, a livello personale, come un evento imperdibile, una boccata d'ossigeno, un weekend ideale per rivedere amici e autori che non incontro spesso (cito, a mero titolo d'esempio, Marco Rizzo, Onofrio Catacchio, Antonio Solinas, Officina Infernale, Alessandro Baronciani, la posse di Mammaiuto, etc. etc...), per chiacchiere in libertà, con in mano uno spritz, su Fumetto e tutto il resto, immersi in un'organizzazione pressoché perfetta e amichevole: grazie a tutti, davvero!
A margine, segnalo la prima trevigiana per
Nella Mente di Alan Moore e l’apparizione di un lettore richiedente dedica (emozione!) su copia intonsa di
Alan Moore: Ritratto di uno Straordinario Gentleman, volume pubblicato da Black Velvet... nel lontano 2003 (!!!): altri 15 anni e… il cerchio si chiude.
Nel seguito i tre sketch, carpiti ad amici compiacenti e generosi, a testimoniare la fumosa TCBF2018.
Alla prossima avventura... nel Weneto!