Chris Riddell a Tuttestorie 2015. Foto di Paciolus. |
Tuttestorie – Festival di Letteratura per ragazzi, da poco conclusosi a Cagliari (dal 7 al 13 ottobre), ha festeggiato con grande successo la decima edizione. Il tema di quest’anno era Extra, con la ”X” del titolo a richiamare la ricorrenza.
Per chi non lo sapesse, Tuttestorie è un evento di eccellente qualità nel panorama Italiano (e non solo) con un programma densissimo e ricco di ospiti nazionali e internazionali, curato e organizzato con competenza, passione ed estrema attenzione per il pubblico - grandi & piccini - e per gli artisti: un appuntamento che è un autentico fiore all’occhiello per il capoluogo sardo.
Quest’anno, visionando la corposa lista di nomi e appuntamenti, mi ero segnato in rosso un nome che non potevo assolutamente farmi sfuggire tra la folla di bimbi, genitori, ”normali” visitatori e addetti ai lavori: CHRIS RIDDELL.
Per chi non lo conoscesse, Riddell è uno dei più noti autori e illustratori di libri per ragazzi (nonché apprezzato vignettista politico) conosciuto in Italia per le serie di Ottoline e Agata De Gotici (editi da Il Castoro) e per le sue collaborazioni con Neil Gaiman (L’esilarante mistero del papà scomparso e il recente La regina del bosco). Di recente ha ricevuto la nomina di Waterstones Children’s Laureate, il più importante riconoscimento inglese attribuito agli autori di libri per ragazzi
Qualche anno fa, nel 2013, in occasione dell’International Book Festival di Edimburgo mi feci autografare da Neil Gaiman la versione di Coraline del decennale, magistralmente illustrata, per l'appunto, da Riddell. Quale miglior occasione per “recuperare” anche il suo autografo e "completare" così le firme sul libro?
Per essere del tutto onesto, confesso d’aver scoperto Riddell da relativamente pochi anni (se paragonati alla carriera del Nostro) ma di essermi subito innamorato del suo segno e della sua capacità di conciliare versatilità e prolificità con una qualità media nel disegno straordinariamente elevata.
Ma torniamo a Tuttestorie. Incontro per caso Riddell, sabato 10, dopo che venerdì il Festival era stato sospeso per allerta meteo (poi fortunatamente rientrata). Entrambi ci ripariamo all'ingresso da una pioggia lieve seppur insistente. Io lo riconosco e attacco il discorso con un “certo che il tempo è proprio inglese...”. Lui replica: “Dicevano che qui c'era sempre il sole...” Io: “Secondo me è colpa tua...” Risate. (L'inglese con il suo uso dello “you” azzera le distanze.)
Previdente mi ero portato dietro una copia, in lingua inglese, del “mio” libro Alan Moore: Portrait of an Extraordinary Gentleman. L'intento, o per meglio dire la speranza, era di incontrare Riddell e fargliene dono.
“Sai che abbiamo, ehm, un amico in comune?”, continuo. “E chi sarebbe?” Io: “Amico è un parolone... ma diciamo, un punto di contatto... Neil Gaiman.” “Ah, davvero?”
Tiro fuori il libro, pubblicato nel lontano 2003, mi presento, illustro in due parole la natura del volume, e volo alla pagina della poesia che Gaiman scrisse in onore di Moore per il suo cinquantesimo compleanno (potete leggerla qui). Riddell, guarda, contento: non sapeva dell'esistenza del tomo.
Tiro fuori il libro, pubblicato nel lontano 2003, mi presento, illustro in due parole la natura del volume, e volo alla pagina della poesia che Gaiman scrisse in onore di Moore per il suo cinquantesimo compleanno (potete leggerla qui). Riddell, guarda, contento: non sapeva dell'esistenza del tomo.
“Magari domani ci vediamo per la presentazione e riuscirai a farmi uno skecth.”, la butto lì.
“Sketch, quale sketch??? Io non disegno mai!” E ridendo mette mano al taschino interno della giacca e tira fuori una manciata di cartoncini e me ne regala (!) uno.
“Sketch, quale sketch??? Io non disegno mai!” E ridendo mette mano al taschino interno della giacca e tira fuori una manciata di cartoncini e me ne regala (!) uno.
Colpito e affondato, sentitamente ringrazio e sotto la pioggerellina mi avvio.
L'11 mattina noto che su Instagram il buon Riddell ha postato niente di meno che... una splendida versione illustrata della poesia di Gaiman! Al buon Chris deve essergli davvero piaciuta!
Potete vedere il tutto qui (in inglese): Titolo - Pag.1 - Pag.2 - Pag.3 - Pag.4 - Pag.5 - Pag.6 - Pag.7 - Pag.8 - Pag. 9. Enjoy!
Da uno degli sketchbook di Chris Riddell. Per gentile concessione dell'autore. |
Supportato da una valida traduttrice e da Ilaria Tontardini - una delle colonne dell'associazione Hamelin, che poi condurrà una sorta di mini-intervista - Riddell inizia a raccontarsi con tono lieve e divertito, usando inizialmente come supporto delle slide per poi passare al disegno in diretta. I bambini presenti seguono attenti e ridono, ma non solo loro. Riddell è infatti un ottimo conversatore, abituato a incontri di questo tipo, e tiene la scena con verve, divertendo tutti i presenti: dopotutto alle sue parole affianca... la forza "in presa diretta" del disegno!
Racconta della propria infanzia, figlio di un pastore anglicano, e di come ai lunghi e noiosi sermoni del padre preferisse di gran lunga disegnare, su incitamento della madre, immaginando duelli tra cavalieri e castelli in fiamme.
Tra i libri che ama e che hanno segnato il suo immaginario cita (disegnando) tre titoli: Lo Hobbit di Tolkien, Il leone, la strega e l'armadio di C. S. Lewis e Don Chisciotte di Cervantes.
A questi aggiunge Moby Dick, consigliando di leggerlo e rileggerlo "magari quando si è un po' più grandi."
Riddell ha poi rivelato di come sparisca dal mondo semplicemente uscendo di casa, percorrendo un piccolo sentiero e arrivando nel suo studio, dove dal suo tavolo da disegno materializza le sue fantasie e le sue storie, spesso dimenticandosi del mondo esterno.
Sorridendo ammette: "Sono stato un padre un po' assente per le mie figlie." E aggiunge: "Una volta sono stato per un qualche negli USA per un tour promozionale in diverse città del Paese. Di ritorno a casa, mia figlia mi ha salutato con un semplice 'ciao papà'. E io: 'Ma come, non mi abbracci? Non ti sono mancato? Ero in America!' E lei: 'Davvero? Pensavo che fossi a disegnare dietro il giardino, come al solito!'
Risate di tutta la sala.
Tra i libri che ama e che hanno segnato il suo immaginario cita (disegnando) tre titoli: Lo Hobbit di Tolkien, Il leone, la strega e l'armadio di C. S. Lewis e Don Chisciotte di Cervantes.
A questi aggiunge Moby Dick, consigliando di leggerlo e rileggerlo "magari quando si è un po' più grandi."
Riddell ha poi rivelato di come sparisca dal mondo semplicemente uscendo di casa, percorrendo un piccolo sentiero e arrivando nel suo studio, dove dal suo tavolo da disegno materializza le sue fantasie e le sue storie, spesso dimenticandosi del mondo esterno.
Sorridendo ammette: "Sono stato un padre un po' assente per le mie figlie." E aggiunge: "Una volta sono stato per un qualche negli USA per un tour promozionale in diverse città del Paese. Di ritorno a casa, mia figlia mi ha salutato con un semplice 'ciao papà'. E io: 'Ma come, non mi abbracci? Non ti sono mancato? Ero in America!' E lei: 'Davvero? Pensavo che fossi a disegnare dietro il giardino, come al solito!'
Risate di tutta la sala.
Da uno degli sketchbook di Chris Riddell. Per gentile concessione dell'autore. |
Alla domanda della Tontardini "Che differenza c'è quando scrivi e disegni le tue storie rispetto a quando collabori con un altro scrittore?", Riddell risponde: "Scrivo e disegno le miei storie perché altrimenti non potrei scrivere certe cose sciocchine che scrivo... " [risate]
"Mi piace anche collaborare con altri autori, così fanno tutto loro. Mi diverto specialmente se sono scrittori di straordinario talento come Neil [Gaiman]."
"Mi piace anche collaborare con altri autori, così fanno tutto loro. Mi diverto specialmente se sono scrittori di straordinario talento come Neil [Gaiman]."
"I tuoi libri sono pieni di creature fantastiche ma... c'è un qualche legame con la vita reale?"
"Ma certo! Molti personaggi sono ispirati a persone reali, ad esempio Mr. Munroe [un personaggio di Ottoline]. Lui è stato ispirato da mia figlia che quando si lavava si lavava i capelli se li pettinava tutti sul viso. Una sera scese così in salone e mi fece venire un colpo!
Su Facebook una mamma mi ha
scritto: vedevo la TV e a un certo punto è apparsa Marilyn Monroe e ho chiesto a mia figlia piccola se la conoscesse. Lei. 'No, mamma, non conosco
la signora Monroe ma conosco Mr. Monroe!'. Per me è stata una grande rivincita!"
Chris Riddell a Tuttestorie 2015. Foto di Paciolus. |
[Dal pubblico] "Ti piacerebbe fare fumetti? Intendo, un libro solo a fumetti?"
"Assolutamente! Il fumetto è una forma artistica straordinaria. Ho sentito un editore che sarebbe interessato. Mi ha detto: 'ecco, ti metti lì e lavori... ti ci vorranno tipo 5 anni.'
Allora, forse ci sarà d'aspettare. Credo che racconterei la storia di un cinquantenne che sta perdendo i capelli e che nella sua vita ha letto troppi libri di fantascienza. Ti fa venire in mente qualcuno?"
"Assolutamente! Il fumetto è una forma artistica straordinaria. Ho sentito un editore che sarebbe interessato. Mi ha detto: 'ecco, ti metti lì e lavori... ti ci vorranno tipo 5 anni.'
Allora, forse ci sarà d'aspettare. Credo che racconterei la storia di un cinquantenne che sta perdendo i capelli e che nella sua vita ha letto troppi libri di fantascienza. Ti fa venire in mente qualcuno?"
E voilà: edizione di Coraline del decennale con la firma di... entrambi gli autori! |
Il generoso omaggio di Chris Riddell. Sentitamente ringrazio! |
Dedica sull'edizione Italiana de La regina del bosco. Anche Riddell mi chiama... "smokey"! |
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