venerdì 27 gennaio 2012

il destino di un fumettista?

Elena di Troia nell'interpretazione di Adam Hughes
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un'intervista (apparsa il 25 Gennaio scorso su CBR) ad Adam Hughes, stellare copertinista (soprattutto) e disegnatore di comics (sempre meno, oramai). Non credo siano necessarie particolari presentazioni su Hughes.
Ecco, in quest'intervista mi ha particolarmente colpito il passaggio che potete leggere nel seguito.
  
[...] quanto incide, sul tuo carico di lavoro, l'attività di realizzare "commission" [disegni su richiesta dei fan, N.d.T.]?
La vendita degli "originali" rappresenta il vero cuore pulsante del mio reddito. Tutti noi artisti dobbiamo fare qualcosa per guadagnarci il pane, e per me, quel qualcosa, sono gli "originali". Sono felice che alla gente piacciano i miei lavori cosi tanto da volerli comprare.  

[...] could you say how much doing commissions factors into your overall workload?
Original art sales is really the beating heart of my income. All of us creative types have to sing for our suppers, and for some the song is original art. I'm happy that people dig my work enough to want to own it.

E se un artista del livello di Hughes dice una cosa del genere... beh, occorre meditarci gente, no?
Red Sonia. Art by Adam Hughes

5 commenti:

Mirko ha detto...

bella riflessione. Se penso alla musica, il prodotto-fine (ad esempio una canzone) diventa sempre più un bene gratuito che fà da traino per capitalizzare su altre fonti di lucro (pubblicità, concerti, abbigliamento, etc etc).

smoky man ha detto...

@Mirko
Grazie per essere passato di qui. E per il tuo commento... E sì, things are changing

**Bea** ha detto...

E' il caso di dirlo: santiddio!

smoky man ha detto...

@Bea
Chiaro!

Mario Benenati ha detto...

Secondo me non ci dobbiamo scandalizzare dell'affermazione di Hughes. Sono anni che si discute del fatto che un disegnatore non riesce più a vivere solo del suo lavoro principale ( cioè delle storie a fumetti ), quando è il suo lavoro principale; e deve allargare il suo campo di azione all'illustrazione, alla pubblicità e, in questo caso, ai disegni su commissione.
la cosa che mi preoccupa, personalmente, è se l'autore generico, non sto parlando di Hughes, si adagia solo su questi lavori alternativi perdendo di vista le sue potenzialità di autore di fumetti.

mario
di Isolafelice-Fumettomania-Glamazonia