Il giorno dopo, con una bella dormita alle spalle, io e lo Storai partiamo pimpanti alla volta di Firenze (c’ero già stato da bambino, gita delle elementari? O mi confondo?) per 2 days all’insegna dell’arte e delle scarpinate. E anche di molto, molto (forse troppo?) parlar di fumetti. Come se Lucca non fosse stato abbastanza. La nostra base è a 2-passi-2 da Santa Croce, ospiti nell’appartamento del Paciolus, mio amicone di vecchia data e di mille avventure (“fai come se fossi a casa tua”, mi dice), nonché disegnatore dal talento sopraffino e gran generatore di schizzi e bozze destinati all’incompiuta. ;) Ah, quanto ti voglio bene P.!
Firenze toglie il fiato. Firenze inebria. Firenze è uno shock estetico quasi impossibile da sostenere. Ci aggiriamo per il centro storico e ne respiriamo l’aria. Verso le 19 ci buttiamo in un pub e qui attacchiamo discorso con due tipi americani presi pari pari da MTV adorni di tatuaggi multicolori. Si scopre che si tratta - niente poco di meno che - del cantante, Rob (pressoché silente), e del chitarrista, Eli, del gruppo rock Velabonz (Portland, Oregon) in giro per l’Europa in vacanza! Ehmm…. a me il gruppo dice poco o nulla, ma hanno uno spazio su Myspace.com, per chi vuole curiosare. Comunque si tratta di ragazzi assai simpatici (“Bush is a monkey!”, asserisce serafico Eli) e chiacchieriamo del più e del meno. Scopriamo con sconcerto che non sono riusciti a trovare il David e che sarebbero ben felici di vederlo! Da buoni italiani ci offriamo di portarli, seppur in notturna, in Piazza della Signoria per il David, il Perseo, gli Uffizi… Rimangono estasiati. Di fronte al Duomo, Eli mi chiede: “è stato costruito prima o dopo Cristo?”. Per un momento penso di svenire… o di strozzarlo e privare la musica di un simile talento. Poi con un sorriso rispondo in un soffio: “dopo”. Ancora Eli, fotografando uno dei motivi ornamentali su uno dei perimetri esclama: “splendido per un nuovo tatuaggio!”. Ci si diverte… Incrociamo persino una ragazza con il suo gruppo che col capo adorno di lauro festeggia la laurea (storia del teatro?) conquistata in giornata. Rob continua a centellinare le parole, Eli invece non lesina. Finiamo di nuovo a bere qualche birra in un locale. Poi Eli ci invita allo strip pub. Storai stanco e forse morigerato declina. Sonno, dice. Io penso: “azz, occasione persa!”. È tempo di andare a nanna.
8 Novembre: giornatona agli Uffizi. Ingresso verso ore 11 e uscita ore 16. Che dire? Delirio. Godimento. Nella sala del Botticelli (“La Nascita di Venere” e “La Primavera” bastano?) mi dico: “ora esco, ora esco… mi accontento di questo… basta… basta”. Poi mi ricordando che Leonardo dipinse “L’annunciazione” a soli vent’anni… piango, credo di gioia. E poi i colori del Tondo Doni, un bel po’ di Bronzino, una spettacolare e tenerissima Madonna con bambino di Antonello da Messina, un adorabile putto con liuto di Rosso Fiorentino e… un miliardo di altri. E la mostra parallela sul genio di Leonardo mi fa dubitare davvero che fosse un sol uomo! Ore 16, esco/usciamo, respiro… sono felice d’aver sbirciato in paradiso. Per un attimo, quanto meno. E si sa, bellezza chiama bellezza. Infatti, girando per il museo si fa pure in tempo a stilare ideale classifica delle visitatrici: al primo posto si piazza un’ammaliante rossa tedesca, leggera ed aggraziata quanto una figura del Botticelli, al secondo una svedese bionda dal vezzoso nasino all’insù, al terzo un’anomala mora, probabilmente giapponese.
Appuntamento ore 19.30 al Duomo con un altro amico cagliaritano di stanza a Firenze, Mastro Franz, per poi pizzata di chiacchiere e resoconti (completano la tavolata Niccolò e la fidanzata di F.). Finale di giornata in Piazza Santa Croce a parlare ancora di fumetti e… di calcio fiorentino.
Domani è un altro giorno (destinazione Milano!).
1 commento:
Il tipo della fumetteria di Prato ha detto: "Smoky man, non ci posso credere"? Ma sei sicuro che fosse una "fumetteria" o per caso si è trattato di una "fumeria"?
:-))))))))
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