
[nella foto: Claudio Castellini, a sx, “sfida” Gabriele Dell’Otto a dx]
Sono certo che dimenticherò eventi, nomi, incontri, persone e che procederò con ordine caotico, pr nulla lineare. Per questo mi scuso in anticipo. La memoria è fumosa, si sa.
Comunque, concisamente: una Lucca Comics magnifica, eccitante, affollata, frenetica! Girato come una trottola impazzita con abbondante uso di teletrasporto e bilocazione al limite dello sfinimento psico-fisico. Visto tante belle facce, vecchi amici, nuove conoscenze, ovunque grande entusiasmo e uno spirito di vera comunità. Splendida la location dentro le mura della città e splendido pure il tempo che per tutta la kermesse è stato sempre più che dignitoso (a parte una puntata di freddo polare il 2), in linea con gli auspici per la celebrazione di un degno quarantennale.
“Mission to Lucca”, come ormai è noto, organizzata insieme al prode compare Bruno Olivieri. Partenza da Cagliari in macchina l’1 con direzione Olbia, da lì nave fino a Livorno e arrivo mattina del 2, rotta verso Lucca, albergo a Bagni di Lucca (a 25 Km di distanza ma in un alberghetto economico e dignitoso, con panorama mozzafiato però!), poi in mostra nel primo pomeriggio (credo). Sono armato… armato di una Moleskine nuova nuova: uno sketchbook di 100 pagine su carta pesante, bianca bianca e fatta apposta per disegnarci sopra… pirati! Sì, pirati? Non è forse il tema della Con? Non sono forse nel manifesto del buon Gipi? E pirati siano, allora!
Alla Moleskine pirata dedicherò un’attenzione particolare: forse pubblicherò tutti i disegni come gallery su Ultrazine accompagnandoli da un commento e/o un ricordo. Stay tuned!
Appena in fiera, padiglione 2, editori, piazza Napoleone (che sarà poi la base di tutta la mia avventura). Lì incontro gli amici di Lavieri, Marcello Buonomo e Rosa. È uscito il nostro volume Watchmen 20 anni dopo: lo rimiro tra le mani, contento che sia un oggetto concreto, contento che sia venuto bene… contento che sia finita! Un grazie a tutti: editore, autori, amici e sostenitori vari. Ora comprate il tomo, please, il ricavato è in beneficenza!
Allo stand Lavieri, ad animare lo spazio, gli “incredibili” Paolo Cossi e il duo Rak e Scoppetta, persone e artisti da applausi, a cui nei giorni seguenti si alterneranno varie guests per promuovere il W book: firme di Gabriele Dell’Otto (iper-adrenalinico, sempre sorridente, disponibile, una vera forza della natura. Mai successo fu più meritato per un disegnatore italiano. Grazie Gab!); schizzi e disegni dell’esplosivo, inarrestabile Carmine Di Giandomenico (che incontravo per la prima volta dopo anni di mail, telefonate, confidenze e piccoli progetti insieme… ma sembrava fossimo amici di vecchia data e… lo siamo! Un bacione Carmine mio ;)) e del maestro del bianco e nero, il riccioluto amico Luca Rossi e… poi l’apparizione inattesa… Claudio Castellini! Che si materializza in fiera in gran forma, vestito di nero, abbronzato, smagliante e firma per mezzora copie del volume. Un piccolo evento nell’evento, direi (Castellini mi confessa che era oltre 10 anni che non veniva a Lucca. Grazie Claudio!). Dallo stand Lavieri passano per un saluto e un abbraccio molti degli autori del W book, alcuni li raggiungo al loro stand dove rimangono quasi incatenati a firmare o disegnare. Tra i ricordi vari mi piace ripensare al breve incontro con Claudio Villa, un Maestro e una persona di una dolcezza e di una modestia che molto insegna. E poi il buon, caro Luca Enoch con cui chiacchierare è sempre un piacere che mi disegna una splendida piratessa con tanto di… pelo ascellare, dente bucato e spadone! E poi Werther Dell’Edera (talento solare ora anche d’esportazione oltre che un caro ragazzo) e Riccardo Burchielli (“Arrivo ma sono lento. Peso.”, è il suo messaggio che vince il “premio miglior sms spedito a smoky durante la Con” ;)), due disegnatori della new wave italiana che apprezzo davvero molto.
Mentre vortico per gli stand e incontro autori/amici, il buon Olivieri è spesso dall’altro compare Daniele Tomasi (il disegnatore più stakanovista della Con!) o dai dinamici Tunué. La compagine sarda si conta, cresce, si scambia “eia” e “aiò” (Antonio Solinas, Emiliano Longobardi, Mauro Cao, Fabrizio Lo Bianco, Massimo Dall’Oglio, Gisello Puddu, Mauro Giordani e ci metto pure le star Bruno Enna, Igort e Marco Corona… e chi altri?) cercando di fronteggiare l’impeto dei cugini siculi (personale rivelazione della Con il duo Giovanni Di Gregorio e Claudio Stassi. Gran belle persone, e che autori! Giovanni è semplicemente un vulcano e Claudio un disegnatore dal solido presente e con un radioso futuro. Accetto scommesse se volete.). Il derby delle isole è comunque questo sabato: prevalga la Sardegna! ;)
Il tempo vola. Inizio la giornata se va bene con una veloce colazione e tiro avanti, a volte senza pranzo, fino a sera. Cene e chiacchiere sempre a base di fumetti! Su quasi tutte vigila la figura carismatica di San Bottero, un uomo una garanzia! E in modalità “calcolatrice”, come dice il sagace Karlito Del Grande, il Bot-man è assolutamente inimitabile ;)
Con salti temporali degni di una sceneggiatura (?) di Rob Liefeld, arriviamo a sabato 4 Nov., sala Magnus, Museo del Fumetto, ore 11: presentazione del libro su Watchmen. Chiamo a moderare l’incontro lo scoppiettante Marco Rrizzo (sì, con due erre iniziali) che con un certo sadismo mi da la parola per ultimo! Ah, Marco se non sapessi che mi vuoi bene… ;) Alla conferenza intervengono anche l’editore Marcello Buonomo, Alberto Conte e Gabriele Dell’Otto che riesce a ritagliare del tempo dalla sua scaletta di serrati impegni pur d’essere presente. Nella platea diversi volti dei partecipanti al volume: Fabrizio Lo Bianco, Alberto Casiraghi, Alessio Trabacchini, Mirko Benotto. Arrivano un po’ tardi, ma arrivano, anche Lorenzo Ruggiero e Giuseppe Camuncoli. Il bello di fare un libro con tanti contributors è che in caso di una conferenza la sala non può certo essere vuota!
Il risultato finale è una piacevole chiacchierata, persino con qualche domanda dal pubblico e finisce che firmo addirittura qualche copia. Potere di Moore!
Bazzico tra gli stand, molto tempo lo trascorro nel bellissimo spazio Coconino, forse la casa editrice più generosa nei confronti dei propri lettori. Mi intrattengo a parlare con Gipi, Corona, Fior, Ponchione, Nanni, Karasik, Igort. Ed è sempre emozionante percepire la loro autentica passione per il medium fumetto. Applausi.
Serata con salto alla festa “The Party!” organizzata da Self Comics. Il locale è piccolo, ma fuori in strada c’è il meglio del fumetto italiano, quello vero, quello che ci mette l’anima. Tante facce, ma Simon Panella con la sua corona è sempre il migliore! E poi il barbuto Paolo Parisi, con i suoi modi gentili, lo sguardo serio, la voce pacata.
Domenica ultima giornata. Partecipo - insieme all’amica e disegnatrice Laura Spianelli, Antonio Solinas e Bruno Olivieri (qualche altro?) - alla conferenza su Mono, interessante rivista edita da Tunué curata con intelligenza e coraggio dagli amici Rrizzo e Algozzino. Assolutamente da comprare.
Continuo la ricerca di autori consenzienti a disegnare pirati sulla mia Moleskine, e mi fermo a trovare gli amici allo stand Underground Press - Maria Concetta Torre, Andrea Meneghin, Stefano Pavan, gli ultra-amici Mirko “zombie” Benotto e Niccolò “unstoppable” Storai. Poi passo un’oretta abbondante alla Black Velvet del super-amico Omar Martini in uno spazio ricchissimo di autori: Luca Genovese, Alessandro Baronciani, Francesco Mattioli, Corona, Corradi, Otto Gabos, Semerano…
Che giornate! Eleggo autore cool della mostra il geniale Paolo Bacilieri. Ad un look già assolutamente killer - capello tendente al brizzolato, spettinato ad arte, montatura occhiali nera, spessa che inquadra due occhi azzurri magnetici, pizzetto e baffi - aggiunge una sciantosissima sciarpa viola. Imbattibile (anche se il buon Gabos e la new entry Mauro Cao con le loro varie mise si piazzano sul podio)!
Prima della chiusura in compagnia di Palumbo mangio una fetta di torta al cioccolato con noci offertaci da una gentile standista. Arriva poi il momento: la Con è finita. Gli stand si svuotano. Si smantella. Le scatole si riempiono di fumetti da portar via. La sensazione generale è che sia andata alla grande un po’ per tutti. Prima di andare via, nella calma irreale di un padiglione vuoto, Bruno mi scatta una foto con Gipi (che muore di fame e divora quello che resta di un tortino mangiato a pranzo) e con il grande Igort: siamo tutti e tre sfatti… ma ne è valsa la pena.
Alla prossima… l’avventura continua!
Per chi ne volesse ancora, consiglio anche il reportage di Bruno che prosegue:
Lucca Tales: Giorno 3
Lucca Tales: Giorno 4