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Il poster della manifestazione realizzato da Jeff Lemire. |
A seguire potete leggere, a cura dell'amico
Koom Kankesan, un veloce resoconto accompagnato da alcune foto (non di eccelsa qualità, lo ammetto, ma comunque una valida testimonianza) - del
Toronto Comic Arts Festival tenutosi durante lo scorso fine settimana.
Il
TCAF, organizzato dalla storica fumetteria
The Beguiling in collaborazione con la
Toronto Public Library, è uno dei più interessanti eventi del Nord-America, "una celebrazione dei comics, graphic novel e dei loro autori". L'edizione 2017 si è svolta presso la
Toronto Reference Library e il circostante quartiere di Bloor/Yonge.
Un sentito ringraziamento a Koom per il reportage.
Secondo gli organizzatori quest’edizione del TCAF è stata la più grande di sempre con un numero record di ospiti e di certo così è parso!
Ho sempre apprezzato il sistema delle biblioteche pubbliche qui a Toronto - è probabilmente la mia istituzione preferita - e il modo con cui celebrano i libri, la lettura e ora… i fumetti. Come al solito i luoghi del festival erano affollati e mentre mi muovevo tra i visitatori ho sentito diversi accenti e lingue fatto che suggeriva come un gran numero di persone fosse giunto da fuori per partecipare all'evento. C'erano alcune storiche presenze canadesi - come Drawn and Quarterly, Seth, Chester Brown e Conundrum Press - ma anche diversi eccellenti editori americani come NBM (di cui ammiro da tempo l’approccio europeo al fumetto) e Dark Horse che era qui per promuovere il nuovo libro di Dave McKean su Paul Nash. Come al solito era presente anche Fantagraphics e stavolta con loro c’era il leggendario Gary Panter. La Image celebrava il suo 25esimo anniversario e la conferenza del venerdì è stata davvero affollata.
Charlie Adlard ha tenuto il discorso d’apertura venerdì mattina e mi è stato ricordato che ora è lui il Comics Laureate (l’ambasciatore dei fumetti) per il Regno Unito.
Quello che rende speciale il mondo dei fumetti indipendenti è che, non essendo così grande, non c’è una netta separazione tra chi è famoso e chi non lo è. Al TCAF c’erano molti tavoli in cui gli stessi autori presentavano le proprie auto-produzioni, c’era una delegazione dalla Germania e c’erano diversi gruppi locali come il Toronto Comic Jam di cui faccio parte.
Forse l’auto-produzione che mi ha più colpito è stata "Shitty Watchmen" realizzata da un collettivo di Los Angeles: il loro obiettivo era riprodurre le tavole realizzate da Dave Gibbons per Watchmen in forma di sketch in modo da esaltare il formalismo dell’opera originale.
Ho anche preso parte alla sessione più accademica del festival, prima dell’inizio dello stesso, in cui venivano presentati diversi lavori di ricerca sul Fumetto. Il mio preferito è stato quello di Dru Jeffries che prendeva in esame l’adattamento a fumetto di Jack Kirby di "2001: Odissea nello Spazio" rispetto al film di Kubrick.
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Charlie Adlard. |
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Da sx a dx: Dave McKean e Mark Askwith. |
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David Collier. |
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Dave McKean in azione! |
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Frank Bedek e Dave Howard del Toronto Comic Jam. |
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Hope Nicholson e il suo nuovo libro. |
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Celebrazione per i 25 anni della Image. |
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Il panel di Koyama Press. |
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La conferenza per celebrare i 40 anni di NBM. |
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Da dx a sx: Nina Bunjevac e Igor Hofbauer. |
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Da sx a dx: Robert Sikoryak e Gary Panter. |
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Da dx a sx: Seth e Ethan Reilly prima del loro panel. |
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Rick Geary. |
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