Copertina di Tooth and Claw N.1. |
In un mondo popolato da intelligenti creature antropomorfe, la magia - essenza e fondamento di questa realtà - sta lentamente svanendo. Nel tentativo di riportarla all'originale potenza un gruppo di maghi sfida l'impossibile per evocare un campione cantato in antiche leggende. Ma i buoni propositi possono avere esiti peggiori del male temuto e le cose potrebbero rivelarsi diverse da quel che sembrano.
Sono queste le intriganti premesse di Tooth & Claw (prontamente ribattezzata The Autumnlands: Tooth & Claw per questioni di copyright; maggiori dettagli qui), la nuova serie fantasy ideata dall'ottimo Kurt Busiek, lo sceneggiatore di Marvels e di Astro City, il cui primo numero (già sold-out) è uscito a Novembre edito, neanche a dirlo, da Image Comics.
Ai disegni della serie si segnala lo straordinario lavoro su personaggi, worldbuilding e costruzione della tavola di Benjamin Dewey - disegnatore che, lo confesso, non conoscevo - coadiuvato dai perfetti e simbiotici colori di Jordie Bellaire. Insomma una serie che, con un solo primo numero all'attivo - che come tradizione Image è doppio, di ben 44 pagine, senza pubblicità al prezzo ridicolo di $ 2,99 - si preannuncia come imprescindibile: scommetto sul fatto che sia già nel mirino di qualche editore Italiano. Che dite?
Ma lasciamo parlare gli autori di Tooth & Claw.
Pagine tratte da Tooth & Claw N.1. |
In una intervista di qualche tempo fa, apparsa sul Comic Book Resources, Busiek dichiarava: "La storia parla di destino e tradimento, pragmatismo e amore e d’avventura e di come salvare il mondo, e di come il mondo non sia in pericolo per quello che ti aspettavi e salvarlo non implica quello che ti aspettavi. Parla di cinismo e disillusione, tragedia, speranza e passione. Parla di sangue e morte, magia e divinità, umani e animali e della differenza tra questi ultimi due.
Parla di civiltà insolite, di città di vimini che fluttuano nel cielo, di sconfinati imperi d’altura, di schiavitù, di branchi di scarafaggi, lande di cristallo che scintillano di potere, nomadi sottomarini eternamente in marcia sul fondo dell’oceano, golem nucleari in disfacimento, collegi divenuti governi… parla dei limiti della magia, della persistenza della tecnologia e dei limiti della lealtà.
È una storia… rococò. È complessa e piena zeppa di elementi, influenzata dal fantasy barocco di Jack Vance e dai fumetti di Jack Kirby."
Il disegnatore Dewey ha aggiunto: "Kurt mi chiede cose in grande scala o che richiedono moltissima varietà e tutto questo nel contesto di un mondo immaginario che non ha corrispondenze con quello reale. Non avere punti di riferimento è difficile ma mi piace improvvisare e tratto ogni problema, dal punto di vista creativo, come una possibilità per pensare a nuovi approcci che mi spingano a migliorare e mi forniscano nuovi strumenti di lavoro. […]
Le città volanti di vimini non sono state facile da rendere: ho speso un sacco di tempo a studiare le sedie di vimini e ho persino creato un modello in cartone, partendo da uno sketch che avevo fatto, per aiutarmi con le scelte di colore in un disegno.
La soddisfazione e il senso di sfida sono legati tra loro. […] Il mio obiettivo è quello di fare un fumetto che sia divertente per quanti più lettori possibile riempiendo ogni tavola di gioia, energia e chiarezza."
Parla di civiltà insolite, di città di vimini che fluttuano nel cielo, di sconfinati imperi d’altura, di schiavitù, di branchi di scarafaggi, lande di cristallo che scintillano di potere, nomadi sottomarini eternamente in marcia sul fondo dell’oceano, golem nucleari in disfacimento, collegi divenuti governi… parla dei limiti della magia, della persistenza della tecnologia e dei limiti della lealtà.
È una storia… rococò. È complessa e piena zeppa di elementi, influenzata dal fantasy barocco di Jack Vance e dai fumetti di Jack Kirby."
Il disegnatore Dewey ha aggiunto: "Kurt mi chiede cose in grande scala o che richiedono moltissima varietà e tutto questo nel contesto di un mondo immaginario che non ha corrispondenze con quello reale. Non avere punti di riferimento è difficile ma mi piace improvvisare e tratto ogni problema, dal punto di vista creativo, come una possibilità per pensare a nuovi approcci che mi spingano a migliorare e mi forniscano nuovi strumenti di lavoro. […]
Le città volanti di vimini non sono state facile da rendere: ho speso un sacco di tempo a studiare le sedie di vimini e ho persino creato un modello in cartone, partendo da uno sketch che avevo fatto, per aiutarmi con le scelte di colore in un disegno.
La soddisfazione e il senso di sfida sono legati tra loro. […] Il mio obiettivo è quello di fare un fumetto che sia divertente per quanti più lettori possibile riempiendo ogni tavola di gioia, energia e chiarezza."
[L'intervista completa, in Inglese, può essere letta qui.]
E chiudiamo con le parole di Alex Ross, collaboratore regolare di Kusiek e autore della copertina alternativa (che potete ammirare sotto) per il secondo numero della serie: "Il mondo di Tooth and Claw è una sorta di fantasy medievale unito a un design classico. Questo elemento mi ha fatto venire in mente dipinti come La zattera della Medusa e volevo catturare quella sensazione usando i personaggi e le situazioni della serie. Sebbene in realtà il solo riferimento che ho usato sia stato la copertina del disco dei Pogues Rum, Sodomy & The Lash... per cui è stata quella la mia fonte d'ispirazione e riferimento."
See you alligators!
Variant cover di Alex Ross per Tooth & Claw N.2. |
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