Quarto appuntamento con il set di interviste ai protagonisti del Fumetto che mi ero ripromesso di fare con cadenza più o meno (ir)regolare.
Dopo Daniele Serra, Beatrice Penco Sechi, la traduzione dell'intervista ad Alan Moore, è la volta di MIGUEL ANGEL MARTÍN, autore spagnolo, piuttosto conosciuto anche in Italia. Martín è noto per i suoi fumetti (su tutti, probabilmente, Brian the Brain) che percorrono sentieri poco battuti, fuori dagli schemi, che colpiscono spesso allo stomaco e non lasciano indifferenti (ricordiamo il caso Psychopathia Sexualis), nonostante il segno lieve, molto cartoon, dei suoi lavori. Un vero narratore di razza.
L'ultimo suo lavoro edito in Italia è il Calendario Apocalittico 2012 (NPE), presentato durante la passata edizione di Lucca Comics & Games.
Sito dell'Autore: martincomic.com
Com’è nata l’idea del Calendario Apocalittico?
Martín: È stata una proposta di Nicola Pesce Editore. Considerando che quest’anno secondo i Maya sarà la fine del mondo, mi
è stato chiesto di disegnare la mia interpretazione dei segni zodiacali.
Cosa c’è dietro la scelta delle
immagini per i vari mesi?
Come
ho detto prima, ogni mese corrisponde a un segno zodiacale. Ho utilizzato la mia
fantasia e i miei riferimenti culturali: Arte, Cinema, Letteratura, Scienza...
Per esempio, gennaio/Acquario è un omaggio a J.G. Ballard, maggio/Gemelli è
inspirato al film Il Cacciatore di
Michael Cimino, dicembre/Capricorno è un omaggio a Damien Hirst...
Il tuo mese preferito?
Luglio,
il mese in cui sono nato, ha, ha! Il
mio compleanno è il 20: uno dei giorni fasti del calendario.
Cosa è per te l' "Apocalisse"?
Uno
scherzo divertente e un modo di fare soldi per i trafficanti di paura come
gli Stati, i governi, gli eco-fascisti... ha,
ha!
Ho sempre considerato i tuoi lavori o
molti di essi come una sorta di "fantascienza sociale", e per questo
penso a te come il Ballard, il Cronenberg del fumetto. Probabilmente ha poco
senso ma pensi sia o possa essere una "definizione calzante"? Ti ci
ritrovi?
Non
ti sbagli. Entrambi gli autori che citi sono tra le mie influenze. E mi piace
il concetto "fantascienza sociale": bella etichetta!
Come nascono le idee delle tue storie?
Lo so che è un "domandone" ma prova a rispondere... :)
Il “detonatore”
puoi scattare quando meno te l’aspetti. Qualche volta ho preso spunto da una
notizia sul giornale o da un evento quotidiano. Dopo deve essere elaborato e
pensato, aggiungendo un mix di elementi diversi. Le tre influenze principali
per me sono la tecnologia, la scienza e la pornografia. Tutte e tre sono cose
quotidiane. C’è anche la parte autobiografica che è importante.
Ho
appena finito le matite del nuovo graphic novel di Brian the Brain: Motor Lab Monqi. Comincio a lavorare
sulla china e l’edizione spagnola uscirà il prossimo messe. Nicola Pesce Editore
lo pubblicherà in Italia, forse per la prossima Lucca. Al momento NPE sta lavorando
alla nuova edizione di Bug che uscirà
per il prossimo Comicon. Ultimato Brian, il prossimo progetto sarà illustrare
le 120 giornate di Sodoma, di De
Sade.
In passato è noto che hai avuto
problemi con la censura. Come è la situazione adesso? In qualche modo la
possibilità d'avere "problemi", limita o ha limitato la tua vena
creativa?
Tutta
la situazione si è risolta con l’assoluzione dell’editore (Topolin edizioni).
La possibilità della censura non ha mai limitato la mia vena creativa. Non ci
penso mai. Un artista non ha responsabilità sociale né deve avere simpatie
etiche.
Facendo qualche ricerca sul web, mi sono
imbattuto in una vecchia intervista che ti feci io stesso una decina di
anni fa (!), in cui dichiarasti: "Leggo
pochissimi fumetti, fondamentalmente perché raccontano cose che non mi
interessano. Questo non vuol dire che non ci siano buoni prodotti di alto
livello grafico. È una questione di contenuti e impostazioni: trovo che ci sia
una grande mancanza di immaginazione e di rischio per scommettere su altre cose
e altre tematiche. Mi piace abbastanza Charles Burns." Considerando
l'esplosione in questi ultimi anni di "graphic novel" e di
"comics journalism", ad esempio, la tua posizione rispetto ai fumetti
che leggi è cambiata? Che mi dici?
Non è
cambiato molto, ha, ha! Molti graphic
novel sono "autobiografici". Alcuni dei miei autori preferiti sono
anche loro autobiografici come, ad esempio, William Burroughs, Bukowski, Hunter Thompson, Henry Miller o Céline. Tutti hanno vissuto vite intense e interessanti.
L'unico autore di fumetto autobiografico che mi sembra interessante è Robert
Crumb. Non posso sopportare i fumetti dei piccoli borghesi con problemi e vite
di merda che sono così piagnucoloni, con la posa triste e ridicola o la posa di "tutto il mondo è tonto, tranne me che
sono così speciale", puagh! Per
me sono solo sottoprodotti della cultura del narcisismo, caratterizzata dalla
popolarità dell’autobiografismo, nostalgia del passato, paura del futuro,
autostima bassa, sentimentalismo pacchiano. Tempi molto mediocri.
Come è la situazione delle tue
pubblicazioni in Italia? Hai avuto diversi editori ed ora l'approdo in NPE. Che
cosa dobbiamo aspettarci nei mesi a venire?
NPE
è il mio nuovo editore italiano e sono molto felice di lavorare con loro. Bug e il nuovo graphic novel di Brian the
Brain verranno pubblicati da NPE e spero anche il resto dei miei lavori.
Sei anche un grande appassionato ed
esperto di musica. Per questo 2012 apocalittico ci lasci con una ideale
playlist di otto tracce? Perché otto, dirai? Mah, richiama il simbolo
dell'infinito, etc... insomma... credo che sia una chiusura adatta per questa
chiacchierata, no? :)
Con piacere. Ecco:
Canzoncine allegre, eh? Buona Apocalisse a tutti, allora! :)
Tutte le immagini utilizzate sono (c) Miguel Angel Martin |
Intervista condotta via email nei mesi di Gennaio e Febbraio 2012
2 commenti:
l'intervista che mi ha definitivamente convinta a comprare il calendario a Mantova :D
@N3B
Bene! :)
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