domenica 12 giugno 2011

cheerful dead boy

Venerdì scorso si preannunciava una serata di grandi emozioni al KME, il Karel Music Expo soprattutto per me, per l'attesa personale (ma visto il caloroso pubblico pure di parecchie altre persone :)) per i Tre Allegri Ragazzi Morti e il loro Pasolini, l'incontro.
Inutile dire che lo spettacolo è stato eccellente e non solo i TARM hanno fatto una performance straordinaria e generosa (sul generoso, tornerò nelle righe seguenti) ma anche gli altri artisti, che li hanno preceduti sul palco, hanno regalato momenti di musica di alto livello. 
Candidamente confesso che, preso nel turbine dei giorni scorsi, non mi ero assolutamente informato nei dettagli e non sapevo quali altri musicisti si sarebbero esibiti oltre ai TARM. Per questo la soddisfazione è stata doppia.

Il primo a salire sul palco è stato Roberto Angelini, nome per me del tutto nuovo. Un set di una mezz'ora o poco più (cinque pezzi in tutto credo): energico, dai toni blues, intenso e poetico. Una voce interessante e una padronanza della chitarra che colpiscono. Il tutto arricchito dalla proiezione di illustrazioni, foto, animazioni che hanno reso la sua esibizione davvero intrigante. Come dicono gli amerigani "it's not my piece of cake" però il buon Angelini ha colto nel segno.
Angelini e le sue canzoni
Dopo uno stacco di una mezz'ora per dare modo al pubblico di spostarsi per assistere ad un altro set in un'altra location (ma io sono restato al mio posto in prima fila!), è toccato ad Hugo Race. E questo è un nome che conosco! Per cui...
Il buon Hugo (che mostra anche di conoscere un po' la lingua di Dante... voci dicono che abbia vissuto un periodo in Sicilia... sarà) parte subito con una versione roca, abrasiva e fulminante di In the Pines, brano che i più ricorderanno nella versione dei Nirvana. Poi tira via come un treno, in compagnia del fido, ottimo chitarrista e di un vigoroso e puntuale batterista, con qualche altro pezzo, rumoroso ed energizzante il giusto. Alla fine, finisce e... se ne vorrebbe di più! Alla prossima, magari!
Hugo sa il fatto suo!
Altro stacco ed è la volta dei TARM: Davide Toffolo ai disegni e gli altri Allegri alle sonorizzazioni. La voce del Poeta: Pier Paolo Pasolini. Uno spettacolo emozionante, denso che parla al cuore e alla testa. La magia del disegno dal vivo, la pagina bianca che si anima, proto-animazione, parole, suoni, emozioni. E il pubblico che segue attento, rapito. Empatico.
Applausi. Applausi. Applausi... (io sono un allegro ragazzo morto... felice!)
 
TARM in azione
Forse sarebbe stato opportuno chiudere così, non rompendo la coesione della performance. Ma la generosità di Toffolo, a cui accennavo sopra, ha colpito nel segno. "Sono stato zitto a disegnare tutta l'ora e sentendo anche gli altri mi è venuta voglia di cantare. Volete sentire qualche canzone?" Così i TARM regalano una manciata di track (impreviste?) ad un pubblico partecipe ed entusiasta (e che forse non aspettava altro) tra cui Occhi bassi e Codalunga. Grazie TARM! Altri applausi! :)

Per info e dettagli su Pasolini, l'incontro leggere anche qui.

*** Miscellanea ***
1. Non credo che ascolterò Grace di Jeff Buckley per almeno un decennio. Chi era presente allo spettacolo capirà. Acc!
2. Gaffe. Finito lo spettacolo, mi avvicino al chitarrista di Hugo Race, seduto in platea: "Congratulations for the great show!" E lui: "sono italiano" Ha ha haaa! :)
3. La mia macchinina fotografia è morta poco dopo l'entrata in scena dei TARM. Sob.... sob... sob...
4. E... ho riempito le pause esaurendo tutto il francese che conosco. Chapeau!

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