mercoledì 20 gennaio 2021

L'ultima intervista di RICHARD CORBEN

A seguire, la traduzione di alcuni estratti dall'intervista a RICHARD CORBEN pubblicata a Novembre 2020 su Heavy Metal n.301, probabilmente l'ultima prima della scomparsa del leggendario artista americano avvenuta il 2 Dicembre.

[...] Come sono cambiati i comics rispetto ai tuoi inizi nella scena underground?
CORBEN: Ho iniziato la mia carriera nel mondo amatoriale delle fanzine e del fumetto underground. Fu un periodo meraviglioso e pieno di libertà. Potevo disegnare qualsiasi cosa volessi con, per lo meno, qualche accenno di pagamento da parte di quegli editori e piccole realtà. Ora sono tutti spariti. Ho capito quindi che se volevo continuare a fare fumetti dovevo stringere un legame commerciale con gli editori di maggior peso come Marvel e DC. Non è stato facile perché, nonostante avessi una certa reputazione nella scena indipendente, non avevo alcuna esperienza o interesse per disegnare super eroi in costume. Gli editor delle grandi case editrici non erano particolarmente impressionati da me. Perciò ho dovuto ricominciare da capo.
[...] Murky World si avvia a conclusione. Che cosa dobbiamo aspettarci in futuro? Il tuo prossimo fumetto sarà ancora su Heavy Metal?
Quando mi sono accordato con gli editor di Heavy Metal per Murky World, avevo completato poche tavole della storia. Ero preoccupato di non riuscire a tenere il passo con la periodicità di Heavy Metal ma la rivista ha avuto delle uscite irregolari per cui non ho avuto problemi. Spero di riuscire a pubblicare io stesso la raccolta in volume di Murky World.

Non solo ho ultimato Murky World prima del previsto ma ho anche lavorato a lungo a una nuova storia, Dimwood, che ora è vicina alla conclusione. Al momento non l'ho ancora venduta ad un editore e sto già pensando ad un'altra storia dopo Dimwood. Ho molti progetti che voglio realizzare. E ritirarmi non è tra questi.
[...] Nei primi anni '70 hai realizzato un gran numero di fumetti inusuali e provocatori al di fuori delle case editrici mainstream. Puoi raccontarci quei tempi? Quali erano gli svantaggi e i vantaggi?
In giovinezza facciamo tutti delle cose che vorremmo dimenticare e che vorremmo che anche gli altri dimenticassero. In realtà, l'unica cosa "provocatoria" dei fumetti che ho realizzato al tempo è stato disegnare uomini e donne in stato di nudità integrale cosa che è stata fatta dagli artisti ed è mostrata in musei e gallerie sin dall'inizio dei tempi. Credo che il solo reale beneficio che ho avuto è stato finire sotto i riflettori. Tra le difficoltà c'è stata la reazione scandalizzata di alcuni fan ed essere considerato un artista che disegnava soltanto gente nuda.
[...] Stiamo vivendo tempi straordinari. Con le incredibili lenti dei vari mondi fantascientifici che hai esplorato, avresti mai immaginato che potesse accadere qualcosa di simile?
Praticamente la fantascienza ha investigato tutte le opzioni sul futuro dell'umanità, belle o brutte. Nella Storia ci sono stati molti episodi di epidemie. Sembra che una catastrofe simile sia inevitabile.
[...] Se potessi trasformare una qualunque delle tue storie in un film, quale sceglieresti?
L'industria cinematografica è ben lontana da qualsiasi scenario che mi piacerebbe vedere per la realizzazione di una mia storia. Credo che un produttore alla ricerca di una property stia cercando di sviluppare la propria idea di quella storia, per cui il legame con il materiale originale è, nella migliore delle ipotesi, inconsistente o del tutto assente. Attualmente, sono contento di realizzare le mie animazioni per quanto naif possano essere.
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