Something is killing the children (Edizioni BD), Capitolo Uno. |
Il fumetto, edito in lingua inglese dall'americana Boom!Studios, arriva prontamente sui nostri scaffali dopo il grande successo di pubblico e critica che l'hanno portato a diventare una serie ongoing dopo l'iniziale lancio come mini-serie.
La sinossi della storia recita: "Nella cittadina di Archer’s Peak c’è qualcosa che rapisce i bambini. Pochi fanno ritorno, raccontando storie orribili a cui nessuno crede. Ma un giorno fa la sua comparsa Erica Slaughter, una donna enigmatica che dichiara di voler eliminare la minaccia mostruosa che si nasconde in città…" (QUI potete leggere gratuitamente il primo albo, messo a disposizione in pdf da Edizioni BD). Non fatevi sfuggire una copia!
A suo tempo, attirato dai preview del numero uno visti sui siti specializzati, oltre che dal nome di Dell'Edera coinvolto nel progetto, avevo prontamente prenotato la mia copia in originale e ne sono stato subito conquistato: confesso d'aspettare con una certa trepidazione ogni nuova uscita.
Per questo non potevo farmi sfuggire l'occasione di fare quattro chiacchiere, via chat, con WERTHER DELL'EDERA sulla serie, e non solo.
E quindi... buona lettura e... grazie, Werther, per la disponibilità e il tuo tempo!
Viva Erica Slaughter!
Something is killing the children sin dal titolo chiarisce il tema della storia. Come sei stato coinvolto nel progetto?
WERTHER DELL'EDERA: Sono stato contattato dall'editor Eric Harburn che mi ha proposto il progetto. Aveva visto Il Corvo: Memento Mori ed era rimasto impressionato dal lavoro; stava cercando uno stile simile per questo progetto e io ho accettato di buon grado perché sono stato subito catturato dalla storia e dai personaggi. Inoltre ero molto contento di lavorare con James Tynion IV, di cui stavo leggendo i lavori per la DC e mi stavano piacendo tantissimo.
Qual è stato l'aspetto più complesso da rendere dal punto di vista grafico?
Non lo so, è tutto difficile quando si lavora ed è tutto facile quando ci si diverte. Devo dire che il lavoro è tanto su questa serie, ma lo è anche il divertimento. Dallo studio iniziale ad ogni numero lavorato.
Mi riferivo alla violenza mostrata sulle pagine... in modo abbastanza esplicito. Si tratta pur sempre di un fumetto "mainstream"...
Il mainstream? Non me ne sono mai preoccupato troppo, nel bene e nel male.
In una intervista, lo sceneggiatore Tynion ha indicato, tra i suoi riferimenti per la serie e per il modo di fare horror, il mangaka Junji Ito e il suo Uzumaki. Quali sono stati i tuoi riferimenti, non soltanto grafici? Che cosa ti ha ispirato?
Direi che il minimo comune denominatore è il manga e il Paese del Sol Levante. Ne ho guardati e ne guardo tantissimi proprio alla ricerca di uno stile diverso. Ma c'è anche molto Toppi. Non mi sono preoccupato molto di cercare ispirazione per la gestione dell'horror, perché avevo già le idee abbastanza chiare al riguardo e fortunatamente siamo sulla stessa linea d'onda.
Nonostante una idea forte, mi pare che la serie si basi molto sui personaggi. In particolare la protagonista Erica Slaughter è particolarmente azzeccata: una donna che caccia e uccide mostri. Come è nata dalla tua matita?
Sì i personaggi sono molto importanti e James fa un lavoro splendido ogni volta che ne delinea uno. I suoi dialoghi sono spettacolari e passano tutte le informazioni che ti servono rimanendo sempre cool. È un piacere da leggere. Erica nella mia testa si è formata abbastanza velocemente partendo dalle suggestioni di James, poi ad un certo punto ha raggiunto la forma definitiva quando ho capito che volevo fare Sasuke, volevo i ninja Sarutobi!
In effetti, a ben vedere... c'è del Sasuke!
Inizialmente SIKTC doveva essere composta da un numero limitato di albi. Grazie al successo riscontrato è diventata ongoing e un piccolo cult. Come ti senti per l'accoglienza ricevuta?
Sono felicissimo! Ho avuto un buon presentimento fin da subito, ma il risultato ottenuto è andato ben oltre le mie aspettative.
Pensi di riuscire a tenere il "passo" come disegnatore "unico"?
Penso proprio di sì, mi diverto troppo!
Ho sempre pensato che i tuoi disegni siano perfetti in bianco e nero. Come è la tua "relazione" col colore? Su SIKTC mi pare che il colore funzioni molto bene, sia negli interni che in copertina...
I colori sono un male necessario... No, scherzo. Faccio sempre un po’ di fatica a immaginare i miei disegni a colori. Probabilmente perché non sono in grado di colorare, non l’ho mai fatto. Ad ogni modo, poi il risultato è sempre qualcosa di inaspettato per me. Fortuna mia un inaspettato positivo, perché mi sono sempre trovato a lavorare con ottimi coloristi!
Miquel [Muerto], sta facendo un ottimo lavoro su SIKTC. Grazie anche ai colori, quando lo sfogli, vedi immediatamente che ha un altro passo rispetto all’altra roba mainstream. È una differenza che colpisce subito, positivamente o meno.
Puoi dirci qualcosa sul progetto Dylan Dog e Batman? Come procede? Oltre il numero zero, intendo... Sono curioso di sapere il tipo di collaborazione con un altro disegnatore... in passato hai fatto qualcosa di analogo con Dell'Otto se non ricordo male...
Non molto, per motivi contrattuali. Posso solo dire che Roberto Recchioni si occupa della sceneggiatura, io delle matite, Gigi [Cavenago] del resto.
Severo ma giusto, direi!
Oltre SIKTC e DD/Batman, cosa bolle nella pentola di Werther? Un sogno nel cassetto?
Al momento niente di ufficiale, anche se ho un paio di progetti che un giorno o l’altro mi piacerebbe vedere prendere forma: uno di robottoni, uno western.
Grazie ancora per il tuo tempo, Werther!
QUI potete leggere gratuitamente il primo albo, in Italiano!
WERTHER DELL'EDERA: Sono stato contattato dall'editor Eric Harburn che mi ha proposto il progetto. Aveva visto Il Corvo: Memento Mori ed era rimasto impressionato dal lavoro; stava cercando uno stile simile per questo progetto e io ho accettato di buon grado perché sono stato subito catturato dalla storia e dai personaggi. Inoltre ero molto contento di lavorare con James Tynion IV, di cui stavo leggendo i lavori per la DC e mi stavano piacendo tantissimo.
Qual è stato l'aspetto più complesso da rendere dal punto di vista grafico?
Non lo so, è tutto difficile quando si lavora ed è tutto facile quando ci si diverte. Devo dire che il lavoro è tanto su questa serie, ma lo è anche il divertimento. Dallo studio iniziale ad ogni numero lavorato.
Mi riferivo alla violenza mostrata sulle pagine... in modo abbastanza esplicito. Si tratta pur sempre di un fumetto "mainstream"...
Il mainstream? Non me ne sono mai preoccupato troppo, nel bene e nel male.
In una intervista, lo sceneggiatore Tynion ha indicato, tra i suoi riferimenti per la serie e per il modo di fare horror, il mangaka Junji Ito e il suo Uzumaki. Quali sono stati i tuoi riferimenti, non soltanto grafici? Che cosa ti ha ispirato?
Direi che il minimo comune denominatore è il manga e il Paese del Sol Levante. Ne ho guardati e ne guardo tantissimi proprio alla ricerca di uno stile diverso. Ma c'è anche molto Toppi. Non mi sono preoccupato molto di cercare ispirazione per la gestione dell'horror, perché avevo già le idee abbastanza chiare al riguardo e fortunatamente siamo sulla stessa linea d'onda.
Nonostante una idea forte, mi pare che la serie si basi molto sui personaggi. In particolare la protagonista Erica Slaughter è particolarmente azzeccata: una donna che caccia e uccide mostri. Come è nata dalla tua matita?
Sì i personaggi sono molto importanti e James fa un lavoro splendido ogni volta che ne delinea uno. I suoi dialoghi sono spettacolari e passano tutte le informazioni che ti servono rimanendo sempre cool. È un piacere da leggere. Erica nella mia testa si è formata abbastanza velocemente partendo dalle suggestioni di James, poi ad un certo punto ha raggiunto la forma definitiva quando ho capito che volevo fare Sasuke, volevo i ninja Sarutobi!
In effetti, a ben vedere... c'è del Sasuke!
Inizialmente SIKTC doveva essere composta da un numero limitato di albi. Grazie al successo riscontrato è diventata ongoing e un piccolo cult. Come ti senti per l'accoglienza ricevuta?
Sono felicissimo! Ho avuto un buon presentimento fin da subito, ma il risultato ottenuto è andato ben oltre le mie aspettative.
Pensi di riuscire a tenere il "passo" come disegnatore "unico"?
Penso proprio di sì, mi diverto troppo!
Ho sempre pensato che i tuoi disegni siano perfetti in bianco e nero. Come è la tua "relazione" col colore? Su SIKTC mi pare che il colore funzioni molto bene, sia negli interni che in copertina...
I colori sono un male necessario... No, scherzo. Faccio sempre un po’ di fatica a immaginare i miei disegni a colori. Probabilmente perché non sono in grado di colorare, non l’ho mai fatto. Ad ogni modo, poi il risultato è sempre qualcosa di inaspettato per me. Fortuna mia un inaspettato positivo, perché mi sono sempre trovato a lavorare con ottimi coloristi!
Miquel [Muerto], sta facendo un ottimo lavoro su SIKTC. Grazie anche ai colori, quando lo sfogli, vedi immediatamente che ha un altro passo rispetto all’altra roba mainstream. È una differenza che colpisce subito, positivamente o meno.
Puoi dirci qualcosa sul progetto Dylan Dog e Batman? Come procede? Oltre il numero zero, intendo... Sono curioso di sapere il tipo di collaborazione con un altro disegnatore... in passato hai fatto qualcosa di analogo con Dell'Otto se non ricordo male...
Non molto, per motivi contrattuali. Posso solo dire che Roberto Recchioni si occupa della sceneggiatura, io delle matite, Gigi [Cavenago] del resto.
Severo ma giusto, direi!
Oltre SIKTC e DD/Batman, cosa bolle nella pentola di Werther? Un sogno nel cassetto?
Al momento niente di ufficiale, anche se ho un paio di progetti che un giorno o l’altro mi piacerebbe vedere prendere forma: uno di robottoni, uno western.
Grazie ancora per il tuo tempo, Werther!
QUI potete leggere gratuitamente il primo albo, in Italiano!