Si potrebbe iniziare con un "C'era una volta un tizio fumoso, una ragazza dai capelli rossi e un baldo riccioluto che allegri se ne andavano in giro per Treviso...", ma sarebbe riduttivo sia per il cast dei personaggi sia per il fiabesco approccio. Per cui andiamo dritti al resoconto caotico ed emozionale, senza alcun intendimento d'essere minimamente esaustivo.
Il TCBF 2016 (22-25 Settembre) è stato per me, per noi, probabilmente per tutti quello che c'erano...
un'autentica F-I-G-A-T-A!
Ops, scusate l'entusiasmo che chiarisce definitivamente l'assenza di qualsiasi distacco critico.
Ah!, ovviamente dimenticherò di citare qualcuno: non vogliatemene. ;)
Dopo un'iniziale incertezza, la decisione d'essere a Treviso quest'anno - la prima volta in assoluto per me - è stata presa soprattutto per via dell'annunciata presenza al TCBF di diversi
autori inglesi per la mostra "Land Escapes", artisti a cui sono particolarmente legato - in primis
Gary Spencer Millidge, amico e compagno di mille avventurosi progetti,
spesso legati all'amato Zio Barbuto - che non vedevo da un decennio circa! [Potete leggere
il resoconto di Gary qui, se volete:
in Inglese, of course!]
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Una veduta di Treviso in una splendida giornata di sole d'inizio autunno. |
Prima tappa, il 23 Settembre, per l'inaugurazione al Museo Bailo della
mostra "Da Caffi a Fior": un'occasione unica per vedere le tavole del nuovo lavoro, ancora work-in-progress,
dell'autore de L'intervista dialogare con i dipinti e i colori di
Ippolito Caffi, importante pittore veneto del XIX secolo. Impeccabile l'allestimento in una location d'eccezione, ben calibrata l'introduzione del curatore Carlo Sala, folla delle grandi occasioni e visitatori curiosi (tra cui moltissimi "addetti ai lavori"): di più che si può chiedere? Un originale di Fior? :D
E dopo le raffinatezze museali si prosegue, sempre il 23, con l'energia sanguigna di
"40 anni di punk" dedicata al rumoroso fenomeno del no future! Tantissimi omaggi appesi alle pareti della Sala d'Arme di Porta Santi Quaranta e prestigiosa, essenziale presenza di
John Holmstrom.
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Davide Toffolo omaggia i Ramones. |
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Omaggi assortiti di qualità! |
L'intesa giornata prosegue con le autentiche (giovani e meno giovani) star di
Mammaiuto e il loro show,
"Un vecchio parte per un viaggio. Ferisce qualcuno. Non torna più a casa.", realizzato appositamente per il TCBF (ai
Mammaiuti piace fare le cose in grande! ;)). Alcol, tanti amici e conoscenti intorno ("hey, quanto tempo senza vederci!"), bella gente e alla fine... balletti assortiti a ritmo di rock'n'roll o quel che era!
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Let's rock, gente! :D |
E il 23 si chiude con l'inaugurazione alla mezzanotte, preso la splendida Casa dei Carraresi, della
mostra "Nobrowhood", dedicata a cinque artisti della
casa editrice inglese Nobrow. Un pizzico abbondante di hipsterismo, libri dal package attraente, tatuaggi, cose belline e pettinate, musichina trendy con dj set a fare da sottofondo a un allestimento curato e allineato con l'estetica dell'editore.
Non sono del tutto convinto dalle loro proposte, lo ammetto. Poco prima durante il momento Mammaiuto mi intrattenevo a chiacchierare con l'immenso
Paul Gravett e - forse per via di qualche bicchiere di vino rosso di troppo - coniavo (coniavamo?) per Nobrow la definizione "Artsy Image". Mi è parso che Gravett confermasse, mi è parso. Sarà stato il vinello? :D
E arriva il 24: si parte con il
talk "Manuale non illustrato per illustratori", presentazione dell'omonimo libro, coordinato da
Ale Giorgini e con la partecipazione di
Riccardo Guasco,
Jacopo Rosati e
Francesco Poroli. Talk interessantissimo condotto con brio e competenza da Giorgini ottimamente coadiuvato da
Guasco,
Rosati e
Poroli con diversi momenti davvero esilaranti. E l'importante (seppure scontata, direi) indicazione, al di là degli aspetti tecnici toccati nel libro: "Quello che importa, più dello stile, più della tecnica è... avere qualcosa da dire."
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Illustratori alla ribalta! |
Ma è soprattutto il grande giorno dell'inaugurazione di
"Land Escapes", incentrata sui fumettisti britannici, curata dall'amico
Alberto Corradi
& da Paul Gravett presso gli Spazi Bomben Fondazione Benetton e
alla presenza - oltre che dello stesso Gravett - di alcuni degli autori in
mostra:
Dave McKean (senza voler sminuire gli altri artisti presenti, la "star" dell'evento),
Tula Lotay,
Chris Reynolds,
Hunt Emerson e
Gary Spencer Millidge. Splendida mostra, in un allestimento prezioso e curato: che dire? Un applauso a tutti. E... God save the Queen!
Ah, a Dave McKean sono rimasti impressi... i pesci di Treviso (!!!): "li disegno sempre..."! :D
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Da sinistra a destra: H. Emerson, G. Spencer Millidge, A.Polita, N. Ferrarese,
D. McKean, A. Corradi, P. Gravett, L. Lotay, C. Reynolds. |
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Si ammira la mostra: che gioia per gli occhi! |
La giornata prosegue con
la presentazione di Palla, il nuovo, sorprendente lavoro "indie" (pubblicato dagli
adorabili tipi di Hollow Press) dell'amato
Paolo Bacilieri, sempre elegantissimo e disponibile con tutti. Molto buono l'allestimento della Galleria Papermedia (e il rinfresco a tema dominato dal colore rosa e dalla forma cerchio) nonostante gli spazi ristretti (peccato per la copertina del volume nascosta dietro la porta d'ingresso); impagabile la possibilità di ammirare dal vivo le tavole originali di una storia completa di Bacilieri!
"Il fumetto stampato è diverso dalle tavole originali. Oltre ai retini e alla pulizia, ci sono cambiamenti nell'ordine delle vignette, ribaltamenti... lo faccio sempre. Per me i designi su carta sono una sorta di materia prima su cui lavorare per costruire la storia che poi verrà stampata e che il lettore finale leggerà."
Il 24 si conclude con il ritrovarsi inaspettatamente a cena (grazie Alberto Corradi! SMACK!) con alcuni degli autori inglesi invitai al festival e alcuni italiani, tra chiacchiere sul fumetto e sulla manifestazione ma soprattutto... tanto buon cibo, salumi e formaggi assortiti, vino di qualità e un tiramisù divino. Non si vive di solo Fumetto, eh! :)
Ehmmm... durante la cena ho colpevolmente estorto qualche sketch: sotto potete ammirare il magistrale e generoso
Lee Bermejo (su sfondo alcolico!) mentre, con la sola matita, evoca magie sul foglio bianco!
Il 25, ultimo giorno di TCBF! Ci si fionda con un poco di ritardo alla conferenza di
"Land Escapes" a sentire gli autori inglesi parlare della loro esperienza, del fumetto in UK e degli influssi del fumetto europeo. Il talk è un po' compresso perché a seguire - negli stessi spazi dell'Auditorium Fondazione Benetton - si tiene la premiazione del Boscarato a cui, colpevolmente, non partecipo (mi perdonate?):
qui però provate la lista dei vincitori.
Ci si precipita per l'ora di pranzo all'inaugurazione delle mostre a Casa Robegan:
"Il colore di Chaykin",
"Lee Bermejo",
"Viva Valentina" e
"Tupac Shakur". Non vorrei sminuire le altre esposizioni ma gli originali a colori, di grande formato, del Maestro
Howard Chaykin sono un'emozione indescrivibile e le tavole di Bermejo un'incredibile esibizione di classe ed eleganza. Poi... tutti sul prato a mangiare cuscus e bere buon vino, il tutto gentilmente offerto dall'inappuntabile organizzazione: olé!
Dulcis in fundo, praticamente quasi al limite del tempo massimo consentito, doverosa visita alla
Mostra Mercato, presso l'I.S.R.A.A, che chiude per le ore 19: chiacchiere e saluti volanti con autori e amici vari (incluso abbraccione con Gary!), qualche acquisto di fumetti praticamente strappati dalle scatole che già fanno capolino per sgombrare gli stand... e quasi troppo in fretta, si chiude, sipario (spritz, almeno una volta bisogna dirlo, eh! U_u)!
Il tempo di una pizza con i reduci dell'organizzazione, di accettare felice l'omaggio di una maglietta targata TCBF (sì quella
con il disegno di Martoz, altro talento che ho solo fugacemente incrociato !), di dedicare un sonoro e calorosissimo applausi a tutti, TUTTI, quelli che hanno contribuito concretamente alla manifestazione ed è già tempo di andare e... pensare al 2017!
Ci si rivede, Treviso. E grazie per tutto il pesce! :)
[Ho dimenticato di citare tanti, troppi nomi di amici e conoscenti che ho incontrato in questa frenetica 3 giorni: siete tutti nel mio cuore fumoso, sappiatelo!]
PS.1: Vi risparmio la manciata di sketch raccolti e di fumetti acquistati: vi voglio bene, lo sapete? :D
PS.2: Se guardate bene e aguzzate la vista, magari, in giro per la notte di Treviso vi potrebbe capitare d'incontrare un tizio fumoso, una ragazza dai capelli rossi e un baldo riccioluto. Forse.
4 commenti:
accidenti! eri al TCBF!
ad averlo saputo avrei chiesto ad alpo & co. lumi sulla tua identità, così da poterti "schienare" per esprimerti dal vivo tutto il mio rispetto per il gran lavoro che da anni porti avanti nel campo del fumetto.
concordo appieno con i complimenti ai "ragazzi" del TCBF. bravi!
e sul chaykin in mostra che dire? immenso...
@biri
Grazie per le tue parole. :) Sarà per la prossima volta. :)
Mi aggiungo a biri. A giudicare dall'angolo della foto all'inaugurazione della mostra Landescape eravamo a pochi passi di distanza. Mi avrebbe fatto piacere salutarti e ringraziarti per tutta la cultura che porti.
Un saluto
sp
@sTUDIOpAZZIA
Grazie a te. Mi fanno davvero piacere queste tue parole. Ci si vede in questi lidi fumosi. :)
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