In apertura di post, un'immagine tratta da un corso tenuto dal disegnatore americano Tom Scioli, noto per il suo stile fortemente Kirbiano e per la collaborazione con Joe Casey sulla serie Image Gødland.
L'immagine presenta un quadrato vuoto, il testo recita: "La vignetta. La tua migliore amica. La tua peggior nemica."
Restando nell'ambito degli elementi fondamentali della "grammatica" del Fumetto e nello specifico dell'approccio Bonelli, il veterano Gianfranco Manfredi, tra gli sceneggiatori più noti e apprezzati dell'editore milanese, dichiarava in una recente intervista ricca di spunti: "L’impostazione tradizionale [della "gabbia" bonelliana, N.d.T] è a tre strisce, per un totale di vignette
per pagina di cinque in media. Si evitano in genere sconfinamenti dal
riquadro della vignetta. Si tendono ad evitare vignette non riquadrate.
Si privilegia un ordine di lettura da sinistra a destra (anche dei
balloon) in modo da favorire una lettura scorrevole. Alcuni autori
ritengono questa impostazione un po’ troppo rigida, io la trovo molto
funzionale e comoda, perché ha il pregio di far sparire la gabbia: una
gabbia cui si è abituati, non è più una gabbia, mentre una gabbia in cui
il lettore è costretto ad orientarsi, risulta indubbiamente più greve.
La gabbia tradizionale inoltre, pur essendo stata in passato criticata perché presunta “conservatrice” è stata invece sempre più adottata con
le graphic novel contemporanee, dunque anche se tradizionale era
anticipatrice. Il motivo è semplice: un fumetto “narrativo” lo si legge
più scorrevolmente se non si è costretti a domandarsi in corso di
lettura, quale vignetta bisogna leggere prima e quale dopo;" [l'intervista completa: qui]
L'immagine presenta un quadrato vuoto, il testo recita: "La vignetta. La tua migliore amica. La tua peggior nemica."
Copertina di Adam Wild N.1 (SBE), la nuova creazione di Gianfranco Manfredi. |
Copertina di Angelo Stano per il numero 337 di Dylan Dog. |
E sempre in tema Bonelli, la parola a Roberto Recchioni, responsabile - nelle vesti di curatore e autore - del rilancio di Dylan Dog che entrerà nella fase "calda" col N. 337, in uscita nei prossimi giorni, con un numero "speciale" scritto dallo sceneggiatore romano e illustrato da Nicola Mari per i colori di Lorenzo De Felici. Su Vanity Fair alla domanda "Non le sono mai tremate le gambe nel prendere in mano un mito per cambiarlo?" Recchioni rispondeva: "La
ragione per la quale sono stato scelto io è che sono un "irresponsabile
arrogante". La cautela porta Dylan Dog a morire. Da troppi anni viene
gestito in maniera cauta. Ci voleva qualcuno che si caricasse il rischio
sulle spalle. Certo che sono spaventato, ma non è quel tipo di paura
che ferma e impedisce di fare le cose." [l'intervista completa: qui]
Intanto nel mondo dei comic, in una recente intervista Grant Morrison
rivelava d'aver ricevuto, anche in anni recenti, dei rifiuti ad alcune
sue proposte per nuove serie a fumetti. L'intervistatore replicava: "Dal
punto di vista del lettore è naturalmente una cosa interessante perché
spesso si sente dire 'Beh, Grant riesce a fare tutto quello che vuole
perché è Grant.' Per cui l'idea che tu riceva un rifiuto sembra strana." Morrison rispondeva così: "Sai
che cosa significa davvero 'Perché lui è Grant'? Significa che sono il
terzo autore di comics più venduto del mondo. Questo è un fatto
oggettivo: c'è prima Stan Lee, poi c'è Alan Moore e poi ci sono io. Ecco
perché pubblicano la mia roba! [risate] Perché è roba di
successo e se pensi agli altri due autori: Stan è molto anziano oramai e
non sta producendo granché; Alan Moore ha in pratica abbandonato il
mainstream. Per cui sono rimasto solo io a fare i supereroi e a pensare
alle loro storie in un certo modo. Ed ecco cosa vuol dire quando la
gente dice 'Oh, Grant riesce ha fare quello che vuole' è perché la mia
roba vende davvero come il pane." [l'intervista completa: qui]
Grant Morrison. |
Alison Bechdel. Immagine da Out Magazine. |
In un video disponibile su YouTube dichiarava: "Nei miei fumetti tutti i personaggi, anche se molto diversi tra loro, non solo altro che una versione, neppure troppo nascosta, di me stessa. [...] La gente mi chiede spesso se venga prima la scrittura o i disegni nella realizzazione delle mie storie e la risposta è che faccio le due cose insieme: scrivo al computer usando un programma di disegno, metto vignette e balloon nella tavola, prendo immagini e foto da Internet e le inserisco nella pagina come se fossero degli sketch e poi le uso come riferimento per i disegni veri e propri. [...] Ricevere la telefonata dalla MacArthur è stato come se qualcuno mi avesse colpita... credo d'essere rimasta in uno stato di shock... ricevere un simile riconoscimento sta già avendo un effetto sulla mia vita nel senso che devo fare qualcosa che dimostri che lo merito... ricevere tutta questa fiducia per il mio lavoro è un dono grandissimo... lavorerò davvero molto duramente per essere all'altezza di simili aspettative." [il video: qui]
E per chiudere restando negli
States - ma con "un piede" in Italia visto che il Maestro dell'Underground
sarà ospite dell'imminente Lucca Comics - ecco (sopra) una illustrazione
del grande Robert Crumb con qualche consiglio per tutti quelli che fanno fumetti.
Il testo recita (liberamente tradotto e adattato):
Parlando con me stesso:
DIVENTA UN DISEGNATORE MIGLIORE
<<È una vera faticaccia!>>
Vorresti saper disegnare meglio?
Allora datti da fare!!
Le 7 regole del Bravo Disegnatore:
1. Concentrazione
2. Studio
3. Costanza
4. Spirito d'osservazione
5. Pazienza
6. Integrità
7. Disponibilità al lavoro
-> Desiderarlo non lo renderà reale!
Il testo recita (liberamente tradotto e adattato):
Parlando con me stesso:
DIVENTA UN DISEGNATORE MIGLIORE
<<È una vera faticaccia!>>
Vorresti saper disegnare meglio?
Allora datti da fare!!
Le 7 regole del Bravo Disegnatore:
1. Concentrazione
2. Studio
3. Costanza
4. Spirito d'osservazione
5. Pazienza
6. Integrità
7. Disponibilità al lavoro
-> Desiderarlo non lo renderà reale!
2 commenti:
Mi ha veramente fatto piacere il premio a Bechdel!
Amo moltissimo i suoi fumetti (anzi: in genere la prima volta che li leggo mi lasciano un po' sconvolto, la seconda scatta l'amore!) e sono felice che un'autrice che si occupa di tematiche lgbt venga premiata in modo così "concreto" :)
@Orlando
Concordo! :)
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