Ho fatto un sogno. Quasi lo stesso.
Non è la prima volta.
Succede da un po' di tempo.
Un edificio bianco, spazi candidi e linee chiare.
Ci perdevamo in quel labirinto. E ridevamo.
L'eco nelle orecchie e nell'anima.
Correvamo. Uniti. Leggeri.
Poi ecco il mare, l'oceano, una casa del tè.
O meglio so che è una casa del tè.
Ma non so perché.
Seduti ad un tavolo che quasi galleggiava.
Tra il cielo e le onde tranquille.
Sorseggiando un tè speciale. E il profumo del sale.
Poi una porta.
E oltre un bagliore, un sole sconosciuto e sorridente.
Mi prendevi la mano. Invitandomi ad entrare. Insieme.
Ti stringevo la mano.
E ridevi. Ridevamo. In sincrono.
Una risata di luminoso volume.
Non è la prima volta.
Succede da un po' di tempo.
Un edificio bianco, spazi candidi e linee chiare.
Ci perdevamo in quel labirinto. E ridevamo.
L'eco nelle orecchie e nell'anima.
Correvamo. Uniti. Leggeri.
Poi ecco il mare, l'oceano, una casa del tè.
O meglio so che è una casa del tè.
Ma non so perché.
Seduti ad un tavolo che quasi galleggiava.
Tra il cielo e le onde tranquille.
Sorseggiando un tè speciale. E il profumo del sale.
Poi una porta.
E oltre un bagliore, un sole sconosciuto e sorridente.
Mi prendevi la mano. Invitandomi ad entrare. Insieme.
Ti stringevo la mano.
E ridevi. Ridevamo. In sincrono.
Una risata di luminoso volume.
"Spiegare la luce che sei."