Mentre, dal mio personale osservatorio, nei giorni scorsi, l'attenzione mediatica è stata prima su Avengers: Endgame, poi su GoT e poi sulla questione "manifesto di Lucca" (con vari rimbalzi bizzosi e volatili), facciamo un passo indietro... al reboot di HELLBOY, diretto da Neil Marshall e con protagonista David Harbour.
Ammetto candidamente che il film di Marshall mi ha piuttosto divertito nella sua robonante ed eccessiva messa in scena pur distante dall'eleganza, sopratutto grafica, dell'Hellboy su carta del mai troppo lodato Mignola.
Nel seguito potete quindi leggere la traduzione di alcuni stralci tratti dall'intervista a MIKE MIGNOLA apparsa su Vulture.com il 12 Aprile scorso.
QUI l'intervista completa.
E se non siete ancora sazi fate un salto anche QUI.
Vulture: […] Perché hai permesso che venisse realizzato un reboot cinematografico di Hellboy?
Mike Mignola: Non ho alcuna voce in capitolo perché i diritti cinematografici non sono miei. […] I produttori […] non hanno mai pensato di smettere con i film su Hellboy. […] E un reboot aveva senso nel momento in cui si è capito che il film non sarebbe stato girato da Guillermo del Toro e non ci sarebbe stato neppure Ron [Perlman]. Credo che tutti abbiano pensato "se iniziamo a lavorare con un nuovo regista vogliamo rifilargli la continuazione della storia iniziata da del Toro?"
[...] Ma hai co-scritto delle versioni della sceneggiatura, vero?
Ad un certo punto, sì. Io e Chris Golden… beh, io odio scrivere al computer. Insieme a Chris, con cui ho scritto un paio di romanzi, abbiamo lavorato ad alcune versioni della sceneggiatura, più o meno a metà della produzione. È stato prima che si decidesse per il reboot. Abbiamo fatto qualche stesura della sceneggiatura e poi è tornato tutto ad Andrew [Cosby, l'unico sceneggiatore accreditato per la pellicola]. È così che si lavora nel mondo del cinema su queste cose. La sceneggiatura va avanti e indietro tra più autori così tante volte che, a un certo punto, è toccato anche a noi.
Qualcosa delle vostre sceneggiature è arrivato sul grande schermo?
C'è qualcosa. [...] Qualcosa con Baba Yaga. [...] Ma è un tale lavoro a più mani che è davvero difficile indicare delle sequenze specifiche. Ma quando Hellboy viene cacciato dalla casa di Baba Yaga e lei gli lancia una maledizione quello è un momento interessante... credo che sia stato David Harbour a dire che Baba Yaga avrebbe dovuto lanciare una maledizione o provocare Hellboy al momento del commiato. Quel suggerimento mi tornò in mente e credo che quel passaggio... quello che lei dice a Hellboy credo che l'abbia scritto basandomi sul commento di Harbour. [...] È una piccolezza [...] ma mi piace pensare "Ehi, sì! Questo l'ho scritto io!"
Cosa pensi del film?
Per me è davvero incredibile che gran parte della storia sia presa direttamente dal fumetto. Alcuni passaggi sono spostati, altri sono più lunghi di quelli che ho disegnato io, altri più corti. [...] Il giorno in cui sono stato sul set in Bulgaria stavano girando la sequenza all'aperto tratta da La caccia selvaggia. E c'era Hellboy a cavallo e i tizi della caccia e il loro aspetto era così simile a quanto disegnato da Duncan Fegredo nel fumetto. Una roba davvero surreale! [...]
[...] Facciamo un passo indietro a La caccia selvaggia, il fumetto. Come è nato?
Oh, la mia memoria è terribile! Non sono sicuro sulle date. [...] Più o meno in quello stesso periodo avevo deciso che non potevo più disegnare Hellboy perché avevo perso fiducia nelle mie capacità di disegnatore. E mentre mi dicevo "Oh, no, non posso più disegnare!" stavo pianificando quella storia, un racconto epico in tre parti. Per fortuna Duncan Fegredo ha detto di sì per disegnarla o sarebbe rimasta lì, ad intasarmi il cervello, chissà per quanto. [...]
[...] Al momento tra i fumetti, i film, i cartoni animati e tutto il resto, hai lasciato che molti artisti dessero la loro interpretazione di Hellboy. Che cosa pensi d'aver imparato sul personaggio dalle diverse interpretazioni fatte da altri artisti e autori?
È una domanda difficile. Non sono sicuro d'aver imparato qualcosa su Hellboy ma ho imparato molto sull'intero processo creativo e su cosa significhi aver creato un personaggio che è tuo e che, piano piano, sfugge al tuo controllo. Riesci a capire? È come se avesse un'altra vita e, con sempre maggiore frequenza, incontrerai persone che conoscono Hellboy o pensano di conoscerlo, ma che in realtà non hanno la minima idea del fumetto originale. [...] E c'è sempre una parte di te che quasi dice "Quando avrei voluto non averlo lasciato andare!" Capisci? Non è davvero mio. I fumetti sono miei, ed è perfetto! Ma a un certo punto è come vedere un figlio che cresce e va via di casa: farà cose di cui non saprai nulla e incominceranno a mancarti i tempi in cui stava a casa con te.
[...] Quando concedi l'uso del tuo personaggio e lasci che altri lo utilizzano devi metterti il cuore in pace sul fatto che le cose non verranno fatte esattamente come le avresti fatte tu. Saranno fatte in modo diverso e "diverso" non vuol dire necessariamente "peggiore", "diverso" significa "diverso".
A cosa stai lavorando al momento?
[...] Sto scrivendo diversi albi di Hellboy. [...] Ma ogni tot anni, mi viene la voglia di tornare a disegnare fumetti. È passato parecchio tempo dall'ultima volta che sono stato al tavolo a disegnare storie a fumetti. E scrivere non è divertente. Realizzare della roba è divertente. Stare seduto a scrivere per un altro disegnatore non è per nulla divertente. Per cui sto iniziando a inventarmi una storia a fumetti in modo da mettermi al tavolo ed essere io il tizio che si diverte. [...]
Ammetto candidamente che il film di Marshall mi ha piuttosto divertito nella sua robonante ed eccessiva messa in scena pur distante dall'eleganza, sopratutto grafica, dell'Hellboy su carta del mai troppo lodato Mignola.
Nel seguito potete quindi leggere la traduzione di alcuni stralci tratti dall'intervista a MIKE MIGNOLA apparsa su Vulture.com il 12 Aprile scorso.
QUI l'intervista completa.
E se non siete ancora sazi fate un salto anche QUI.
Vulture: […] Perché hai permesso che venisse realizzato un reboot cinematografico di Hellboy?
Mike Mignola: Non ho alcuna voce in capitolo perché i diritti cinematografici non sono miei. […] I produttori […] non hanno mai pensato di smettere con i film su Hellboy. […] E un reboot aveva senso nel momento in cui si è capito che il film non sarebbe stato girato da Guillermo del Toro e non ci sarebbe stato neppure Ron [Perlman]. Credo che tutti abbiano pensato "se iniziamo a lavorare con un nuovo regista vogliamo rifilargli la continuazione della storia iniziata da del Toro?"
[...] Ma hai co-scritto delle versioni della sceneggiatura, vero?
Ad un certo punto, sì. Io e Chris Golden… beh, io odio scrivere al computer. Insieme a Chris, con cui ho scritto un paio di romanzi, abbiamo lavorato ad alcune versioni della sceneggiatura, più o meno a metà della produzione. È stato prima che si decidesse per il reboot. Abbiamo fatto qualche stesura della sceneggiatura e poi è tornato tutto ad Andrew [Cosby, l'unico sceneggiatore accreditato per la pellicola]. È così che si lavora nel mondo del cinema su queste cose. La sceneggiatura va avanti e indietro tra più autori così tante volte che, a un certo punto, è toccato anche a noi.
Qualcosa delle vostre sceneggiature è arrivato sul grande schermo?
C'è qualcosa. [...] Qualcosa con Baba Yaga. [...] Ma è un tale lavoro a più mani che è davvero difficile indicare delle sequenze specifiche. Ma quando Hellboy viene cacciato dalla casa di Baba Yaga e lei gli lancia una maledizione quello è un momento interessante... credo che sia stato David Harbour a dire che Baba Yaga avrebbe dovuto lanciare una maledizione o provocare Hellboy al momento del commiato. Quel suggerimento mi tornò in mente e credo che quel passaggio... quello che lei dice a Hellboy credo che l'abbia scritto basandomi sul commento di Harbour. [...] È una piccolezza [...] ma mi piace pensare "Ehi, sì! Questo l'ho scritto io!"
Cosa pensi del film?
Per me è davvero incredibile che gran parte della storia sia presa direttamente dal fumetto. Alcuni passaggi sono spostati, altri sono più lunghi di quelli che ho disegnato io, altri più corti. [...] Il giorno in cui sono stato sul set in Bulgaria stavano girando la sequenza all'aperto tratta da La caccia selvaggia. E c'era Hellboy a cavallo e i tizi della caccia e il loro aspetto era così simile a quanto disegnato da Duncan Fegredo nel fumetto. Una roba davvero surreale! [...]
[...] Facciamo un passo indietro a La caccia selvaggia, il fumetto. Come è nato?
Oh, la mia memoria è terribile! Non sono sicuro sulle date. [...] Più o meno in quello stesso periodo avevo deciso che non potevo più disegnare Hellboy perché avevo perso fiducia nelle mie capacità di disegnatore. E mentre mi dicevo "Oh, no, non posso più disegnare!" stavo pianificando quella storia, un racconto epico in tre parti. Per fortuna Duncan Fegredo ha detto di sì per disegnarla o sarebbe rimasta lì, ad intasarmi il cervello, chissà per quanto. [...]
[...] Al momento tra i fumetti, i film, i cartoni animati e tutto il resto, hai lasciato che molti artisti dessero la loro interpretazione di Hellboy. Che cosa pensi d'aver imparato sul personaggio dalle diverse interpretazioni fatte da altri artisti e autori?
È una domanda difficile. Non sono sicuro d'aver imparato qualcosa su Hellboy ma ho imparato molto sull'intero processo creativo e su cosa significhi aver creato un personaggio che è tuo e che, piano piano, sfugge al tuo controllo. Riesci a capire? È come se avesse un'altra vita e, con sempre maggiore frequenza, incontrerai persone che conoscono Hellboy o pensano di conoscerlo, ma che in realtà non hanno la minima idea del fumetto originale. [...] E c'è sempre una parte di te che quasi dice "Quando avrei voluto non averlo lasciato andare!" Capisci? Non è davvero mio. I fumetti sono miei, ed è perfetto! Ma a un certo punto è come vedere un figlio che cresce e va via di casa: farà cose di cui non saprai nulla e incominceranno a mancarti i tempi in cui stava a casa con te.
[...] Quando concedi l'uso del tuo personaggio e lasci che altri lo utilizzano devi metterti il cuore in pace sul fatto che le cose non verranno fatte esattamente come le avresti fatte tu. Saranno fatte in modo diverso e "diverso" non vuol dire necessariamente "peggiore", "diverso" significa "diverso".
A cosa stai lavorando al momento?
[...] Sto scrivendo diversi albi di Hellboy. [...] Ma ogni tot anni, mi viene la voglia di tornare a disegnare fumetti. È passato parecchio tempo dall'ultima volta che sono stato al tavolo a disegnare storie a fumetti. E scrivere non è divertente. Realizzare della roba è divertente. Stare seduto a scrivere per un altro disegnatore non è per nulla divertente. Per cui sto iniziando a inventarmi una storia a fumetti in modo da mettermi al tavolo ed essere io il tizio che si diverte. [...]