Mike Allred. |
Dal
2001 ad oggi Allred ha prodotto una miriade di altri albi, copertine e
incursioni extra-fumetto, ma devo dire che sono tuttora molto fiero di
quell'intervista, credo una delle prime (se non la prima in assoluto)
apparse in Italia con l'autore americano.
Buona (ri-)lettura!
Buona (ri-)lettura!
Madman N. 1 (1992, Tundra Publishing, Ltd.). |
Intervista a MIKE ALLRED
Fumetti, musica & cinema per un uomo rinascimentale
di smoky man
(special thanks to Mike Avon Oeming)
Michael Dalton Allred è tra gli autori di comics più innovativi ed apprezzati. Il suo primo lavoro professionale risale al 1989 sul volume Dead Air. Nel 1990 fa il suo esordio - sulle pagine di Creatures of the Id (Caliber) - Frank Einstein, alter ego di Madman, il personaggio più noto di Allred.
Con un segno lieve e pop (esaltato dagli splendidi colori della moglie Laura), storie avventurose e ricche di sense of wonder, Allred ha via via conquistato, grazie a Madman, lettori e critica, consegnando al Fumetto un classico.
Il segno riconoscibilissimo di Allred ha illuminato anche popolari icone fumettistiche come Sandman (in Sandman #54 - The Golden Boy), Spiderman (in Untold Tales of Spiderman ‘96) e Superman (in Superman/Madman – Hullabaloo).
Attualmente è al lavoro per la Marvel sulla nuova, sorprendente incarnazione di X-Force (dal #116) su testi di Peter Milligan. Nel futuro rimangono altri progetti legati a Madman e agli Atomics.
Ma i fumetti non sono tutto per Mike Allred. Musica e cinema, occupano un posto importante nella sua vita artistica. Ha realizzato un CD musicale con il suo gruppo The Gear, nonché un paio di film a basso budget e collaborazioni con il regista Kevin Smith.
Maggiori info su Mike Allred e i suoi lavori su www.aaapop.com.
FUMETTI DA PAZZI
Madman Comics N. 1 (1994, Dark Horse Comics). |
Mike Allred: Si. Sono stato reporter per la AFRTS [American Forces Radio & Television Service, il servizio radio-televisivo delle Forze Armate americane, N.d.T.] attraverso l’Air Force. Avevamo base a Ramstein in Germania ma venivamo inviati in tutto il continente per raccogliere storie d’interesse per gli americani che vivevano in Europa mentre la CNN copriva la maggior parte delle notizie di cronaca. Il mio primo incarico fu quello di raccontare il disastro aereo di due jet italiani che si scontrarono a mezz’aria durante un’esibizione e precipitarono sulla folla. [Allude al disastro del 1991 che decimò le Frecce Tricolori e causò decine di morti tra il pubblico.]
Quali sono le tue influenze fumettistiche? E che cosa questi artisti o fumetti ti hanno insegnato?
Si arriva ad un punto in cui praticamente tutto può essere un’influenza … le mie più forti influenze coscienti sono Jack Kirby, Alex Toth, i fratelli Hernadez, Bruno Premiani, Ives Challand, Will Eisner e Harvey Kurtzman (e i fumetti della EC COMICS).
Quando hai creato Madman? Da dove hai preso l’idea originale? So che inizialmente volevi chiamarlo The Spook.
Ho creato Frank Einstein sulle pagine di Grafik Muzik e poi nel 1992, ricercando il successo commerciale con un atto disperato ho deciso di mettergli un costume. Mi piaceva il nome The Spook per l’omaggio a The Spirit ma scoprimmo presto che era già coperto da copyright. Al tempo, stavo leggendo Il giovane Holden e il protagonista, Holden Caulfield utilizza la parola "madman" praticamente dovunque. Ho pensato che era un nome perfetto e … VOILÀ.
Madman è uno dei più originali e riconoscibili personaggi dei fumetti. Il suo vero nome - Frank Einstein – è davvero azzeccato ed un esempio perfetto di "pop": l’unione tra Frank Sinatra e Albert Einstein, più l’ovvio richiamo al classico mostro di Mary Shelley. Che cosa significa per te cultura "pop" e in che modo confluisce nel tuo modo di raccontare?
Significa praticamente TUTTO per me. Al di là delle cose ovvie dell’esistenza umana e della spiritualità, la mia vita è stata inondata dalla cultura "pop" dai giocattoli, alle riviste sui mostri, dalla musica al cinema. Da qui si è semplicemente trasferita nei miei processi creativi in modo molto naturale.
Madman: The Oddity Odyssey. |
Penso di sì. Io ci provo.
Guardando i tuoi lavori, è naturale pensare a Roy Lichtenstein e alla Pop Art in generale. È uno strano e intrigante corto circuito. Fumetto e Arte. In una miniserie di Madman hai inserito il pittore Escher. Quali sono le tue influenze nel campo dell’Arte?
Ancora, qualsiasi cosa con cui venga in contatto ma Magritte e Warhol dovrebbero andare molto vicini alla cima della lista.
Può il Fumetto essere Arte?
Lo è.
Quando lavori su Madman scrivi prima un soggetto, una sceneggiatura dettagliata o parti subito facendo i "thumbnail" e mettendo direttamente le tue idee su carta? Quanto impieghi a fare una tavola?
Lavoro partendo da una traccia sempre in espansione che diventa una sceneggiatura completa quando fisso ogni numero della serie. Poi faccio i thumbnail, il layout della tavola, poi il lettering, le matite e poi inchiostro. Penso di riuscire a fare in media due pagine al giorno quando devo fare le matite e inchiostrare.
Madman/The Jam N. 1 (1998, Dark Horse Comics). |
Generalmente fa tutto da sola. Ho qualche problema nel distinguere alcuni colori, ma lei ha un meraviglioso senso del colore. Qualche volta ho delle idee precise su un colore o in rare occasioni le chiedo di cambiare qualcosa. Ma lei è la migliore e lavora al meglio quando viene lasciata alle proprie fantasie.
Una curiosità, in Madman: The Oddity Odyssey ho amato quel tocco di grigio che amplificava l’atmosfera da B-movie … naturalmente i colori "pop" di Laura sono splendidi e un elemento essenziale di Madman … ma, credi che sarà possibile vedere ancora una storia come quella?
È possibile. La ragione principale per cui fu realizzata in quel modo è perché era più economico. Così o in bianco e nero. Quando Madman divenne un successo ci fu possibile usare il colore.
Dopo Madman hai espanso il suo e il tuo universo creando The Atomics – ossia Madman e I "super" street beatniks – e la tua casa editrice, AAA Pop. Puoi presentarci gli Atomics?
Volevo solo avere altri personaggi colorati nel mondo di Frank, perciò come prima ho semplicemente messo dei costumi ai miei beatniks mutanti.
Ora che stai lavorando su personaggi "Meravigliosi", possiamo aspettarci altri albi degli Atomics nel prossimo futuro?
L’idea era quella di concludere gli Atomics con il numero 16 e poi di passare ad una testata mensile di Madman. Con l’opportunità di fare X-Force abbiamo dovuto comprimere il finale di Atomics con il numero 15 e di rinviare la serie di Madman indefinitamente.
EVENTI MUTANTI
X-Force N. 116 (1991, Marvel). |
E ancora, "Devi credere che se [un fumetto] è buono, se è davvero buono, allora venderà. La nostra industria si avviterà su se stessa e morirà se non promuoviamo, supportiamo e incoraggiamo l’interesse, la varietà e, cosa più importante, la qualità."
Oggi qual è la tua opinione sul mondo dei fan, sulla qualità dei fumetti e sul mercato? Pensi che film ispirati ai fumetti come Xmen e gli imminenti Ghost World, Spiderman e From Hell diano al medium fumettistico una nuova visibilità presso il grande pubblico e possano attrarre nuovi lettori?
La realtà è che hanno poco o nessun effetto nel portare al Fumetto nuovi lettori. Ma portano consapevolezza… se non altro dicono al mondo che il Fumetto come forma artistica esiste ancora. Questa consapevolezza è in grado di attrarre i curiosi molto più di un buon film basato sui fumetti. Ma se poi questi curiosi non vengono condotti verso lavori di qualità … ciao ciao!
Nello stesso articolo, dicevi: "Non sono contro i supereroi, sono contro i fumetti di merda! […] Perché continuiamo a trascinarci dietro il cadavere del genere supereroistico?". E ora fai X-Force. Ah, sicuro è una X-Force completamente nuova, ma è sempre lo stesso fumetto creato da Rob Liefeld. Mio Dio, Mike Allred e Peter "Shade" Milligan che giocano con la testata creata da Rob Liefeld: da non credere! Che cosa è successo? Con Joe Quesada come Boss, è davvero una Nuova Marvel? Qual è la cosa più eccitante di essere uno che tira i fili delle "marionette" mutanti?
Non mi importa del genere piuttosto è importante la qualità. Un albo potrebbe anche parlare di agenti assicurativi se fosse interessante e ben fatto. Un fatto è certo: l’industria continua ad essere sostenuta dai fumetti di supereroi. Probabilmente lo sarà sempre. E i costumi sono fatti per personaggi colorati, anche se magari è solo una cosa di superficie. Quando scrissi quell’articolo ero ottimista sul fatto che generi diversi avrebbero avuto successo nell’industria fumettistica. Non è ancora accaduto. The Atomics sono stati un esperimento per vedere se i supereroi potevano vendere bene anche se fatti da una casa editrice indipendente. È quello che è accaduto. Sebbene sia molto orgoglioso di Red Rocket 7, non è stato un successo commerciale. Abbiamo appena raggiunto il punto di pareggio. Un progetto troppo costoso, troppo anomalo.
Con X-Force sono stato in grado di esaudire un mio sogno da bambino, creare i miei X-Men. Con Joe Q., rinasce il leggendario (se non romanzesco) Marvel Bullpen. Con la libertà creativa e il supporto … e la mutua ammirazione tra i vari artisti è stata pura e semplice gioia creativa. E le storie di Peter Milligan sono geniali! C’è una nuova eccitazione e ottimismo. Tutto questo farà migliorare il Fumetto? Non so, ma di certo non può far male.
Pensi che Alan Moore dica un’orribile verità quando afferma che è impossibile nel mercato USA fare qualcosa di diverso dei supereroi per raggiungere il grande pubblico? Che bisogna presentare il tuo personaggio come un supereroe, anche se magari è solo una questione di un costume e un mantello, e poi si può sovrapporre qualcos’altro – come nel suo Promethea – ma al primo impatto deve sembrare un supereroe?
Penso che sia un freddo dato di fatto. Guarda le classifiche di vendita degli ultimi 20 anni (o degli ultimi 60, fa lo stesso). Nella Top 100, con l’eccezione di proprietà su licenza come Buffy o Star Wars è quasi tutto esclusivamente supereroi (e poi Buffy e Star Wars non sono anch’essi supereroi?).
X-Force N. 117 (1991, Marvel). |
Su X-Force, Vince Brusio ha scritto sul Previews: "Sono sempre stato un lettore di fumetti che preferiva letture alternative ai titoli mainstream. Ma con l’uscita di X-Force, sono diventato un nuovo convertito." Può X-Force diventare l’anello mancante tra mainstream e fumetto alternativo? Ah, AMO quello che tu e Peter state facendo sulla X-testata!
Grazie! Ho sempre pensato che questa divisione fosse ridicola. Noi (fan dei fumetti) abbiamo molto più in comune per via dell’amore per questa forma artistica di persone che non sono mai entrate in contatto con essa. Che mi possa piacere Eightball quanto New X-Men o vice versa, non dovrebbe essere uno shock per chiunque ami i buoni fumetti. La penso nello stesso modo per i film. Guardo praticamente di tutto. Amo i bei film. Detesto quelli pessimi. Un buon film d’azione è meglio di uno scadente film d’autore e un buon film d’autore è meglio di uno scadente film d’azione.
Quale personaggio di X-Force preferisci disegnare? Perché?
Edie. Perché è così impertinente. Davvero impertinente. Impertinente! Impertinente!
Facciamo un gioco. Elenco una lista di nomi di scrittori di fumetti con cui hai lavorato come disegnatore. Qual è la loro migliore qualità?
Brian Michael Bendis: La sua scintillante pelata.
Peter Milligan: Il suo accento.
Kevin Smith: Sua sorella.
Neil Gaiman: Il suo profumo.
Mike Allred (!): I suoi piedi.
Con quali autori ti piacerebbe collaborare?
Quelli con cui sto lavorando.
Che fumetti leggi attualmente?
Molti.
Ha giocato per un breve periodo con due delle principali icone fumettistiche: Spiderman e Superman. Che cosa ti piace di loro?
Il loro aspetto iconografico.
Superman/Madman: Hullabaloo! |
Ricordo un progetto su Batman analogo a Superman/Madman: Hullabaloo! Se ricordo bene doveva chiamarsi Batman a go-go. Quando lo vedremo? Puoi anticiparci qualcosa sulla storia?
La DC non ha portato avanti la cosa. E ultimamente io non ho avuto il tempo di spingere l’idea. Di sicuro mi piacerebbe farlo prima o poi. Fino ad allora … shhhh.
Hai scritto Crash Metro (disegni di Martin Ontiveros, edito da Oni Press), la prima cosa che hai fatto che è stata disegnata da altri. Come è stato vedere una tua idea realizzata su carta da un altro? Ripeterai l’esperienza?
È una cosa che ho amato! E mi piacerebbe ripeterla di nuovo!
In questi anni il mercato fumettistico mondiale è stato colpito dall’invasione dei manga. Che ne pensi? Ti piacciono? Pensi che mostrino un nuovo modo di raccontare che bisognerebbe imparare ed assimilare? Ci sono un sacco di autori american manga di successo, penso a Madureira, ad Adam Warren …
Mi piacciono alcune cose. Adoro l’approccio grafico. E … Adam Warren è un artista INCREDIBILE.
In più, stai inchiostrando la nuova serie di Catwoman (disegni di Darwyn Cooke, storia di Ed Brubaker). In "Chasing Amy" di Kevin Smith un fan dice che un inchiostratore è solo un "ricalcatore". Che ne pensi? Qual è il tuo approccio? Ti piace?
Inchiostrare è la panna sulla torta e i colori sono le candeline. Amo questo progetto e sono eccitato di lavorare con Ed, Darwyn e il mio vecchio letterista Sean Konot. È un gran divertimento.
MUSICA ATOMICA
È certo che Mike Allred ami la musica. Quando hai avuto l’idea di fare Red Rocket 7? È stato un modo fantastico di raccontare la storia della musica pop contemporanea. Ed è splendido vedere i tuoi ritratti di tutti quei musicisti, dai Led Zeppelin ai Devo, dai Beatles a Bjork!
Grazie! È tutto nato da un’improvvisa ispirazione seguita al logoramento dei rapporti con la Dark Horse per Madman. Ne sono stato ossessionato e non riuscivo fare nient’altro finché non l’ho concluso.
Red Rocket 7 è il lavoro di cui sei più fiero?
Ad essere onesti, al momento, X-Force è il lavoro di cui sono più fiero. Ma lo è sempre il lavoro a cui sto lavorando in quel momento. X-Force e i futuri numeri di Madman sono le storie che più mi attirano. Credo che dovrei dire che Madman è quello di cui più sono orgoglioso.
Quando uscì Red Rocket 7, uscì anche un CD musicale, The Gear: Son of Red Rocket 7, dove Mr. Red Allrod (!) cantava e suonava le chitarre. La tua musica è un po’ low fi con un tocco di psichedelia e un sapore di rock anni ’70. Mi piace! Che genere di musica preferisci?
Rock anni ’70, low fi e psichedelico.
[The Gear: Son of Red Rocket 7 su Spotify: QUI]
Puoi dirci la tua Top Ten?Oggi? [l’intervista è stata fatta l’11 Agosto]
1- Moonage daydream - David Bowie
2- Street Fighting Man - The Rolling Stones
3- In My Life - The Beatles
4- Auf Weidersehen - Cheap Trick
5- Lady Grinning Soul - David Bowie
6- Jigsaw Puzzle - The Rolling Stones
7- Just Try - Dandy Warhols
8- Red Eyes and Tears - Black Rebel Motorcycle Club
9- Super-Sonic - Brian Jonestown Massacre
10- She's a Lady - Tom Jones
Domani potrebbe essere completamente diversa.
Quando un nuovo CD? Quando un tour?
Forse farò un nuovo CD entro i prossimi due anni. Un tour? Mai. Raramente mi allontano da casa mia. Sono felice di stare nella mia Cittadella. [Questo è il modo in cui Mike e Laura chiamano la loro casa ad Eugene, Oregon.]
HOLLYWOOD, I AM ARRIVING!
Astroesque. |
Ancora rinviato. Per il momento è previsto un sequel di Spy Kids, con un cammeo di mia figlia Kelby. Riguardo le mie preferenze per il cast, cambiano di continuo come le mie canzoni preferite.
Hai letto Fortune and Glory di Bendis sulla sua esperienza ad Hollywood? Secondo te dice la verità?
Assolutamente sì!
Hai anche fatto il regista in film indipendenti a basso budget. Mi ricordo un titolo, Astroesque. Davvero un gran bel titolo. Di che cosa si trattava? Che tipo di film ti piacciono?
[Astroesque] parlava della fine spirituale del mondo. Con in più un pizzico d’azione.
Come ho detto prima, mi piacciono i buoni film.
Qualcuno pensa che i fumetti siano simili al cinema, ma io credo che siano più vicini alla letteratura, raccontando storie attraverso immagini. Che ne pensi?
Qui devo dissentire. Sono stato attratto dalla possibilità di fare fumetti perché era come il cinema dei poveri. Puoi raccontare una buona storia a fumetti usando solo immagini. Non sarebbe un fumetto senza immagini. Lo stesso può dirsi per il cinema.
Se dovessi scegliere: fumetti, cinema o musica?
Ora che li ho fatto tutti e tre, ho scelto, ed è stata una scelta facile. Spero di fare altre cose con il cinema e la musica, ma si piazzano secondi, e ben lontani, dal fumetto
Intervista originariamente pubblicata su Ultrazine.org nel Settembre 2001.