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Spettacolare illustrazione "autobiografica" realizzata da Kubert |
Il 12 Agosto scorso,
JOE KUBERT, un Grande del Fumetto ci ha lasciato e l'infinito reame dell'Immaginazione è diventato meno luminoso e scintillante.
Navigando sul Web troverete moltissimi commenti e contributi dedicati a questo autentico Gigante della Nona Arte; tra questi segnalo, soltanto per indicare una possibile traiettoria, quelli di
Luca Boschi,
Tom Spurgeon e
Stephen Bissette, allievo di Kubert nel primo corso della
leggendaria Scuola che porta il nome dell'Artista americano. E soprattutto, l'eccellente blog
Kubert never dies.
E sì, lo so, io arrivo in "ritardo" ma... non è mai tardi per scrivere e parlare di un Gigante, no? C'è tutta l'Eternità. E, parlando di tempo, ecco che "rovistando" nella mia casella di posta elettronica ho ritrovato una manciata di email, di cui ammetto d'essermi colpevolmente dimenticato, che scambiai col Grande Joe tra il 2000 e il 2001.
Con una sfacciataggine che rileggendo il testo, anche in questo esatto momento, mi fa arrossire d'imbarazzo, il 21 Settembre del 2000 mandai a Kubert una mail (dopo aver recuperato, non ricordo come, il suo indirizzo), chiedendogli, senza grandi giri di parole, se fosse interessato a contribuire allo
speciale dedicato ad Alan Moore (ovviamente!) che stavo allora allestendo per
Ultrazine.org. Non mi aspettavo alcuna risposta: era una richiesta che avevo fatto ad altri autori in precedenza e non tutti avevano replicato. Invece, qualche giorno dopo, il 23 Settembre, mi arrivò la risposta di Kubert che con gran classe declinava l'invito: "
Thank you for your kind words. I'm sorry, but my busy schedule prevents me from doing the contribution that you request. Best of luck with all your projects. They sound great!".
Joe Kubert mi aveva risposto! Dico...
JOE KUBERT!!! Forse il mio "io" del 2000 non era rimasto impressionato... ma ora rileggendo quelle parole mi... emoziono, è inevitabile.
Non pago, replicai (!) il 24 Settembre: "gentilmente" chiesi se davvero non potesse inviarmi neppure qualche riga su Moore, spostando però subito il discorso sul
Texone (che al tempo si diceva di prossima pubblicazione) e porgendo "ruffiani" complimenti ai suoi figli, Adam e Andy, che avevano seguito le orme del padre. Kubert il 28 rispose dicendomi che il lavoro sul Ranger di Casa Bonelli era finito e ringraziandomi per le mie parole: "
TEX was finished last month, all 224 pages! We do not have a publication date at this time. We also will relay your message to Adam and Andy. We appreciate your kind words."
Il 29 mandai una mail informandolo che, da quello che si sapeva, il Texone sarebbe uscito probabilmente nell'estate seguente e conclusi affermando scherzoso che avrei continuato a "pensare positivo" circa la possibilità, che prima o poi, potesse mandarmi qualcosa per lo speciale su Moore. Il 4 Ottobre il Grande Joe mi confortò dicendomi che quello era il giusto atteggiamento da tenere: "
It's a good idea to keep thinking positive! Ciao!"
Passò qualche tempo, probabilmente ci scambiammo qualche altra mail di cortesia (forse gli auguri di Natale e Anno Nuovo, ma non sono sicuro) e nel Giugno 2001 il Texone, finalmente, uscì. Il 26 Giugno avendo apprezzato il volume e colpito da un violentissimo attacco di sfacciataggine e/o ottimismo scrissi a Kubert complimentandomi per il suo lavoro sul volume e, "pensando positivo", allegai una manciata di domande sulla lavorazione dell'opera. Ehmm... devo candidamente ammettere che l'Inglese che usai non era certo perfetto.
Nonostante questo... il 27 Giugno 2001 ricevetti le "sintetiche" risposte. Che potete leggere nel seguito (e pubblicate
originariamente su Ultrazine). Potevo dire d'aver... "intervistato"
JOE KUBERT!
Grazie e ancora grazie Mr. Kubert per l'inestinguibile Magia delle tue creazioni. E... per aver sopportato un Italiano così sfacciato!
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Copertina de Il cavaliere Solitario. Disegni di Joe Kubert, storia di Claudio Nizzi |
Come si è sentito lavorando su Tex?
Joe Kubert: Mi sono divertito molto. Ed erano un mucchio di pagine!
Qual è la caratteristica che ha maggiormente gradito nel ranger?
Era il genere di storia western che preferisco. Nizzi è uno scrittore eccellente.
Ha realizzato un "mostro" di più di 200 pagine in circa sette anni. In questo lungo tempo quando è stato il momento più difficile?
È stato difficile far rientrare questo lavoro tra i miei impegni. Nello stesso periodo ho lavorato ad altri progetti, tutto questo in aggiunta al mio ruolo di insegnante e ai corsi per corrispondenza.
Lei ha un approccio molto cinematografico, quale attore pensa sarebbe perfetto per interpretare il ruolo di Tex?
Clint Eastwood - John Wayne - Randolph Scott.
Come è stato il suo rapporto con Claudio Nizzi? Ha lavorato su una sceneggiatura dettagliata o su uno script generico tipo Marvel?
È stato un piacere lavorare sulla sceneggiatura di Claudio. È un grande scrittore. E la sua era una sceneggiatura dettagliata.
Quando ha concluso il lavoro, qual è stato il suo primo pensiero?
Ero felice di aver finalmente finito!
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Una splendida tavola da Il cavaliere solitario |
E meno male che c'è Kubert. E ci sarà sempre.
Ancora grazie GRANDE JOE!