A seguire, recupero di un'intervista - che realizzai giusto qualche annetto fa - all'eccelso J.H. WILLIAMS III, co-creatore di Promethea, originariamente apparsa a gennaio 2001 sul solito Ultrazine. Buona lettura, se vi va! :)
Nota: su Promethea segnalo l'ottimo speciale realizzato dall'amico Francesco Pelosi per Lo Spazio Bianco, qui.
Nota: su Promethea segnalo l'ottimo speciale realizzato dall'amico Francesco Pelosi per Lo Spazio Bianco, qui.
J.H. WILLIAMS III: Maestro dell'Immagine
J.H. Williams III lavora nel mondo dei comics dal 1991. Ha disegnato diversi albi per la DC come Batman, Batman Legends of the Dark Knight, Green Lantern e The Flash. Ha inoltre co-creato e co-sceneggiato per la durata dei 10 numeri della serie, Chase per la DC insieme a D. Curtis Johnson e ha realizzato uno splendido Elseworld dedicato a Superman, intitolato Son of Superman, scritto da Howard Chaykin. Attualmente sta illustrando Promethea, l'Immateriale eroina creata da Alan Moore per la sua linea ABC. Per il suo lavoro su Promethea è stato nominato nel 2000 per il premio Eisner.
A parte i fumetti, con una possibile collaborazione con la Marvel, nel futuro di JH Williams ci sarà la televisione: insieme a D. Curtis Johnson sta infatti mettendo a punto una serie a cartoni animati intitolata Jimbo and Coatboy.
Ulteriori informazioni e news su JH Williams e suoi progetti possono trovarsi sul suo sito sito, qui.
L'INIZIO DI UNA CARRIERA
ULTRAzine: Ricordi la prima volta che hai visto un fumetto?
J.H. Williams: Non sono sicuro di quando sia stata la prima volta. Quello che ricordo è che quando ero molto piccolo disegnavo albi di supereroi. Penso che lo facessi non perché fossi interessato ai fumetti ma perché i personaggi erano così colorati e mi sembravano così strani allora.
J.H. Williams: Non sono sicuro di quando sia stata la prima volta. Quello che ricordo è che quando ero molto piccolo disegnavo albi di supereroi. Penso che lo facessi non perché fossi interessato ai fumetti ma perché i personaggi erano così colorati e mi sembravano così strani allora.
Quando ha finalmente deciso che i fumetti sarebbero stati il tuo lavoro?
Veramente ho davvero deciso che avrei disegnato i fumetti quando avevo 11, 12 anni. Questo fu dovuto principalmente alla scoperta di alcuni disegni davvero fantastici nei fumetti. Ho scoperto artisti come Michael Golden e John Byrne che furono i primi disegnatori che mi fecero capire che qualcuno disegnava davvero i fumetti che leggevo. Naturalmente anche le storie di quegli albi mi avevano catturato. Perciò ho deciso che i fumetti erano quello che volevo fare e non ho mai cambiato direzione nel mio intento. Sono stato molto determinato!
Quali sono le tue influenze?
Ho molte influenze. Certi artisti mi hanno molto influenzato, così come un sacco di film.
Quali autori segui tuttora? Oppure è un fatto vero che i disegnatori di fumetti non hanno abbastanza tempo per leggere fumetti :)?
Ha ha. Qualche volta non ho davvero tempo per leggere tutto quello che vorrei ma cerco di leggere diversi generi di fumetti. Amo il fumetto. Ci sono diversi artisti e scrittori davvero notevoli in questa industria. Troppi per elencarli qui ma li ammiro lo stesso.
Hai lavorato su due icone come Batman e Superman: che cosa rappresentano per te?
Esattamente quello: sono icone e non puoi che sentire qualcosa mentre li disegni. Hanno una grande importanza storica nel mondo dei comics. Quando disegno questi personaggi il mio obiettivo è quello di abbellirli e rendere loro giustizia. Sento un senso di reverenza per questi personaggi.
Escludendo i tuoi recenti albi per la linea ABC, hai sempre lavorato all'interno del DC Universe. Ti piacerebbe andare in altri Universi o pensi che quello DC sia un posto confortevole?
Credo che la ragione per cui ho fatto la maggior parte dei miei lavori per la DC sia perché è dove ho iniziato. Ho in progetto di fare qualcosa per la Marvel in futuro. Farò anche qualcosa per la Humanoids.
Parlando di Chase, la tua creazione insieme allo scrittore D. Curtis Johnson: come ti sei sentito quando la serie è stata cancellata? Vedremo in futuro qualche nuova avventura di Chase?
Johnson e io siamo rimasti addolorati dalla chiusura di Chase ma semplicemente le vendite non c'erano. Tuttavia crediamo che la serie stesse raggiungendo un buon livello e se la DC ci avesse permesso di sviluppare ancora la storia penso che la serie avrebbe potuto sopravvivere. C'è sicuramente la possibilità che Chase ritorni e ci sono diversi progetti in piedi che coinvolgono me e Johnson.
Immagina di poter scegliere qualunque personaggio: quale sceglieresti? E perché?
Mi piacerebbe lavorare ad una storia importante su Batman un giorno. Inoltre adorerei fare qualcosa su Devil, Capitan America o Nick Fury. Non so dirti perché, sento che potrei fare qualcosa di interessante con questi personaggi.
Tavola da Promethea n.1. |
VIAGGIO NELLA MAGIA
Parliamo di Promethea. Se dovessi presentarla - in questi mesi in Italia partirà un bimestrale con tutte le serie ABC - che cosa diresti? Quale è per te l'elemento più importante di questa nuova eroina?
Credo che l'elemento più importante sia che Promethea è una serie che spazia nell'immaginazione. Anche gli elementi magici sono importanti. Questi due fattori combinati insieme rendono la storia intensa ed immaginifica. C'è un grande senso di meraviglia quando leggi Promethea. È come se agisca su te in qualche modo attraverso la lettura.
In Promethea sei accreditato come co-creatore (con Alan Moore): qual è stato il tuo contributo?
La parte principale del mio contributo è stato dal punto di vista della caratterizzazione grafica e del design. Ho anche dato qualche idea per la storia. Alan è molto disponibile per qualsiasi idea riguardante la serie.
Com'è lavorare con un Alan Moore, un autore apprezzato in tutto il mondo? Che cosa ti piace di più delle sue sceneggiature?
Amo lavorare con Alan. È davvero un sogno per me perché è il mio scrittore preferito di tutti i tempi. Quello che apprezzo di più negli scritti di Alan è il dettaglio. E questo mi ispira per essere più dettagliato e meditato mentre realizzo i disegni.
I layout e i design che hai realizzato per Promethea sono molto originali e pieni di energia: come ti vengo in mente queste visioni? Hai preso ispirazione da altri lavori? Da parte mia vedo un sacco di Art Noveau unita alle immagini lisergiche e psichedeliche dei manifesti degli anni '60-70!
Sì, tutto quello che hai citato è un'influenza ma una parte delle cose che disegno appare come per magia. Lascio andare la mia immaginazione mentre disegno. Sento che qualche volta sia meglio andare avanti con quello che ti viene in mente nel momento in cui stai disegnando la tavola. Per me è il modo migliore per lasciare che le immagini siano le più pure possibili. C'è sicuramente qualcosa di magico in tutto questo.
C'è qualche progetto speciale per Promethea? O qualcosa che tu sogni di fare con il personaggio?
Al momento no. Vogliamo solo vedere dove la serie regolare ci porterà. In un certo senso la serie e i personaggi si scrivono da soli. Perciò noi ci gustiamo il viaggio.
Se dovessi scegliere un fumetto da far leggere ad una persona che non ne ha mai letto uno e crede che siano solo roba per ragazzi, quale sarebbe la tua scelta? E perché?
Promethea. Potrebbe sembrare come se stessi tirando acqua al mio mulino ma onestamente credo che Promethea sia al di là dei tipici fumetti. Anche diversi albi europei editi dalla Humanoids o da altri editori sarebbero una buona scelta.
In questo periodo si fa un gran parlare del Web come una nuova frontiera per il fumetto. Qual è la tua opinione?
Sono d'accordo sul fatto che il Web potrebbe essere una grande, nuova frontiera per il fumetto. Ha davvero il potenziale di raggiungere un pubblico molto grande. Ma questo solo se immagini un modo per nuove persone di scegliere i fumetti. Il Web non porterà magicamente qualcuno che non ha mai letto fumetti a andare sulla rete e cercarli. Perciò c'è ancora molto da risolvere. Ma il Web ha la potenzialità per nuove forme di fumetto. E questo è eccitante. Comunque niente potrà sostituire la sensazione fisica di tenere tra le mani un fumetto e leggerlo.
Una delle idee più affascinanti esposte da Scott McCloud è la possibilità sul Web di usare una tavola virtualmente infinita in cui l'artista può creare libero dalle limitazioni della pagina. Pensi che potrebbe essere interessante creare fumetti specificatamente per il Web?
Sì. Ma penso anche che le limitazioni della pagina possano ispirare un artista ad essere più innovativo, spingerlo a tirare fuori nuovi modi per raccontare per immagini. C'è molto da esplorare sia usando il computer sia restando sulla pagina. Dipende da quali sono le preferenze o gli interessi personali.
I fumetti sul Web potrebbero far migliorare il linguaggio fumettistico e creare nuove forme di racconto per immagini?
Sì, n un alcuni casi è vero. Ma penso che il Web alla fine si volgerà verso l'animazione piuttosto che al fumetto perché è il successivo passo logico. Perciò se stai lavorando con un medium digitale come i computer e il Web, la gente coinvolta finirà col fare animazioni per la semplice ragione che ora possono farle abbastanza facilmente.
Che ne pensi dei cartoni on line - come i nuovi personaggi di Stan Lee o le serie animate su icebox.com che coinvolgono autori come Warren Ellis e Rick Veitch? Sono in qualche modo legate col fumetto o sono semplici animazioni per il Web?
Al momento con ho ancora dato uno sguardo attento a quello che stanno facendo. Da quello che ho capito, Stan Lee Media sta facendo animazioni con Flash. Ad ogni modo, credo che siano più interessati all'animazione che al fumetto. Mi sembra che quello che vogliono sia suscitare interesse nella gente per i loro personaggi e stanno usando la tecnologia per farlo invece che la carta stampata. E questo va bene se è questo che vogliono fare. Ancora, dipende dalle preferenze personali.
Tavola da Promethea n.2. |
Le persone al di fuori di quelle che leggono fumetti pensano ancora che i fumetti sono solo cose per ragazzi. Non so davvero come si possa cambiare questa percezione se non che alcuni dei fumetti più sofisticati vengano trasposti in qualche altro media come ad esempio film. Per esempio Ghostworld di Daniel Clowes è diventato un film. Penso che questa sia una buona cosa fintanto che chi vedrà il film venga chiaramente informato della originaria versione a fumetti, in modo da venire interessato all'originale e da trovarci qualcosa di valore.
Qual è la tua idea per migliorare il mercato dei fumetti e fuggire dalla crisi?
La pubblicità. In media in un qualunque fumetto trovi pubblicità per altri prodotti. Lo stesso potrebbe essere fatto per i fumetti in riviste al di fuori dell'industria fumettistica come quelle musicali, d'intrattenimento e al limite anche in televisione. Questo sarebbe costoso fatto in modo giusto ma se ci fosse un costante richiamo dell'esistenza del fumetto nel pubblico generico, penso che la cosa pagherebbe sulla lunga distanza.
Qual è per te il fumetto perfetto?
Un fumetto che avesse visibilità mondiale e venisse pubblicato per il resto della mia vita.
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