Qualche settimana fa sul valido sito Conversazioni sul Fumetto è apparsa una mia traduzione di un articolo di Todd Klein sul lettering per League of Extraordinary Gentlemen (Vol III): Century #2 - 1969 (in uscita quest’estate per Top Shelf & Knockabout).
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martedì 22 febbraio 2011
domenica 20 febbraio 2011
Redlights
It's hard to remember
What we did last November
It's hard to forget
What we haven't done yet
It's easy to let go
Of everything you know
And say goodbye
To all those guys
What we did last November
It's hard to forget
What we haven't done yet
It's easy to let go
Of everything you know
And say goodbye
To all those guys
giovedì 17 febbraio 2011
un altro salto nel Pandemonium... e poi basta!
Il precedente post sembra abbia suscitato qualche reazione. Alessandro Bottero, addetto ai lavori di lunga esperienza e persona con cui in passato ho condiviso qualche piacevole momento durante fiere e convention in giro per l’Italia, scrive "un corsivo" su Fumetto d’Autore citandomi con parole lusinghiere (Smoky Man, traduttore e critico la cui competenza e bravura sono da tutti riconosciute (perché sono concrete, e questo è vero)) e per questo lo ringrazio.
Poi pone (MI pone. MI pone?), sin dal titolo, confondendo probabilmente il mio post, una domanda "provocatoria": Traduzioni Planeta: chi è che massacra cosa, Smoky Man?
Dico confondendo perché mai ho parlato di “massacrare” alcunché. E la domanda sembra invece far intendere questo. In realtà il verbo “massacrare” lo usa Bottero, in prima istanza, scrivendo "Un professionista vede massacrato il proprio lavoro, e reagisce in modo netto e chiaro" per poi legarlo a un commento ad un mio intervento, sulla vicenda, apparso sul forum di Comicus. Non certo parole mie quindi.
Semplicemente alla luce della mia esperienza di traduttore per Bao quale service di Planeta, giudicando il risultato finale, ossia i volumi pubblicati HB di Peter Milligan N.3 e Pandemonium (come spiegato, lettura interrotta su una tavola con due didascalie identiche) ho ritenuto di interrompere qualsiasi possibile futura collaborazione (inerente traduzioni per Planeta). Magari non avrei avuto altra occasione, ma ho preferito comunicare questa mia decisione al mio interlocutore, ossia Bao.
Stando al solo volume di Milligan, come già detto qui e rilevato con matematica lucidità nella segnalazione di Fumo di China, il problema è il numero esorbitante di errori nella resa del lettering (parole tutte attaccate, sillabazione random, etc…) fatto che non ha alcuna attinenza con il lavoro di traduzione.
Il traduttore consegna un file Word o in formato similare. Punto. Non fa il lettering, non supervisiona alcunché. Il traduttore non supervisiona la propria traduzione (ci mancherebbe!) né la resa del lettering di questa sulla tavola. Ovviamente il lettering parte (o dovrebbe partire) se e solo se la traduzione, da chi supervisiona, è ritenuta idonea. Poi sulla pagina letterata si farà (si dovrebbe fare) un ulteriore fase (o fasi) di revisione.
Ripeto che a mio modesto parere la qualità di un libro è responsabilità finale dell’editore qualunque sia la catena di lavorazione seguita. E l’editore su tale catena deve (dovrebbe) esercitare un controllo.
Nessun editore di fumetti (e non solo) dovrebbe permettere, a mio modesto avviso, che arrivi sugli scaffali un volume come l’HB di Milligan N.3. Se la traduzione non fosse stata all’altezza un editore con un controllo di qualità interno e un sistema di revisione funzionante non l’avrebbe accettata. Ancora, se la traduzione è accettata (perchè ritenuta valida), un editore dovrebbe controllare la fase di lettering in modo che il risultato finale sia ottimale. Non stampando un tomo, citando ancora Fumo di China, con una media di 1,52 errori per pagina!
Questo post è l’ultimo da parte mia sulla questione.
Credo che Bottero, stante la sua lunga esperienza anche da editore, sia perfettamente a conoscenza dei meccanismi sopra esposti. E di quale lavoro lui faccia per produrre dei libri non gravati da 1,52 errori a pagina!
Chi è che massacra cosa?
Vamos a la playa, amigos! ;)
Poi pone (MI pone. MI pone?), sin dal titolo, confondendo probabilmente il mio post, una domanda "provocatoria": Traduzioni Planeta: chi è che massacra cosa, Smoky Man?
Dico confondendo perché mai ho parlato di “massacrare” alcunché. E la domanda sembra invece far intendere questo. In realtà il verbo “massacrare” lo usa Bottero, in prima istanza, scrivendo "Un professionista vede massacrato il proprio lavoro, e reagisce in modo netto e chiaro" per poi legarlo a un commento ad un mio intervento, sulla vicenda, apparso sul forum di Comicus. Non certo parole mie quindi.
Semplicemente alla luce della mia esperienza di traduttore per Bao quale service di Planeta, giudicando il risultato finale, ossia i volumi pubblicati HB di Peter Milligan N.3 e Pandemonium (come spiegato, lettura interrotta su una tavola con due didascalie identiche) ho ritenuto di interrompere qualsiasi possibile futura collaborazione (inerente traduzioni per Planeta). Magari non avrei avuto altra occasione, ma ho preferito comunicare questa mia decisione al mio interlocutore, ossia Bao.
Stando al solo volume di Milligan, come già detto qui e rilevato con matematica lucidità nella segnalazione di Fumo di China, il problema è il numero esorbitante di errori nella resa del lettering (parole tutte attaccate, sillabazione random, etc…) fatto che non ha alcuna attinenza con il lavoro di traduzione.
Il traduttore consegna un file Word o in formato similare. Punto. Non fa il lettering, non supervisiona alcunché. Il traduttore non supervisiona la propria traduzione (ci mancherebbe!) né la resa del lettering di questa sulla tavola. Ovviamente il lettering parte (o dovrebbe partire) se e solo se la traduzione, da chi supervisiona, è ritenuta idonea. Poi sulla pagina letterata si farà (si dovrebbe fare) un ulteriore fase (o fasi) di revisione.
Ripeto che a mio modesto parere la qualità di un libro è responsabilità finale dell’editore qualunque sia la catena di lavorazione seguita. E l’editore su tale catena deve (dovrebbe) esercitare un controllo.
Nessun editore di fumetti (e non solo) dovrebbe permettere, a mio modesto avviso, che arrivi sugli scaffali un volume come l’HB di Milligan N.3. Se la traduzione non fosse stata all’altezza un editore con un controllo di qualità interno e un sistema di revisione funzionante non l’avrebbe accettata. Ancora, se la traduzione è accettata (perchè ritenuta valida), un editore dovrebbe controllare la fase di lettering in modo che il risultato finale sia ottimale. Non stampando un tomo, citando ancora Fumo di China, con una media di 1,52 errori per pagina!
Questo post è l’ultimo da parte mia sulla questione.
Credo che Bottero, stante la sua lunga esperienza anche da editore, sia perfettamente a conoscenza dei meccanismi sopra esposti. E di quale lavoro lui faccia per produrre dei libri non gravati da 1,52 errori a pagina!
Chi è che massacra cosa?
Vamos a la playa, amigos! ;)
Pandemonium: ovvero, c'è vita su Planeta?
Non c'è dubbio che la questione, da diverso tempo, sia al centro di un ampio e rovente dibattito. Si parla dei volumi Planeta DeAgostini, in più di un'occasione "macchiati" da una cura editoriale non all'altezza. Gli ultimi sviluppi si possono seguire, tra gli altri, sul forum di Comicus, Harrydice e House of Mistery.
Come "parte in causa" - avendo tradotto Hellblazer di Peter Milligan N.3, anche se non accreditato per errore (uno dei tanti nel volume), e Pandemonium (di cui sono arrivato nella rilettura non oltre la tavola in cui compaiono due didascalie identiche!) - penso che sia oggettivo che quei volumi e diversi altri editi da Planeta siano impresentabili e indifendibili. In special modo l'HB di Milligan, limitandomi a quelli su cui ho lavorato, meno Pandemonium (anche se come detto sopra, mi son fermato e non ho concluso la lettura, mea culpa...) ma l'HB di Milligan era davvero apocalittico. Mantenersi a quel livello sarebbe stato davvero un'impresa da Guinness.
▲ da "Fumo di China" N. 189 (un grazie a Micene12 per la scansione)
Le rimostranze dei lettori che pagano per quei prodotti (e anche io, ho pagato per quei volumi!) sono più che legittime.
La mia umile opinione è che il prodotto finale è il fumetto pubblicato e di questo è responsabile l'editore che deve vigilare, o dovrebbe, sull'intero processo, qualunque sia la "catena" di lavorazione.
La mia umile opinione è che il prodotto finale è il fumetto pubblicato e di questo è responsabile l'editore che deve vigilare, o dovrebbe, sull'intero processo, qualunque sia la "catena" di lavorazione.
Non credo ci siano grandi segreti da custodire...
Ho tradotto (i testi del fumetto) e consegnato le due traduzioni a Giugno e Luglio 2010 su incarico di Bao, da qualche mese il nuovo service di traduzioni per la Planeta DeAgostini, e i volumi sono usciti a Dicembre 2010 e Gennaio 2011. Tempi di consegna della traduzione: 2, 3 settimane circa. Ho fatto presente che si trattava di autori e testi complessi, ma ero "tranquillo" potendo contare sulla supervisione di una persona valida, competente ed entusiasta come Michele Foschini, e gli accordi tra noi erano in tal senso. Si è quindi lavorato in grande sintonia.
La supervisione dei testi è sempre necessaria, sempre. Specie in un processo come quello legato ai fumetti, in cui la valutazione finale è, comunque, da farsi sulla pagina letterata.
Gli errori di traduzione possono accadere ma refusi, parole attaccate, sillabazione random sono assolutamente intollerabili nelle quantità Planeta dei volumi in questione.
Dalle mie informazioni, relativamente all'HB di Peter Milligan (disegni del duo Camuncoli & Landini e di Bisley), Bao ha supervisionato l'impaginato, letterato in Spagna. Ma "magicamente" in stampa è andato il file pre-revisione disseminato di tutti gli errori che ben conosciamo, che erano stati invece emendati nella fase di revisione.
Originariamente ero stato "allettato" dall'entusiamo e dalla proposta di Michele Foschini, persona che stimavo e che continuo a stimare, e perchè si trattava di autori che conoscevo di persona e di titoli/personaggi che seguivo con grande interesse. Tra l'altro con Milligan ero stato a Terni e in quell'occasione mi aveva regalato la sceneggiatura del numero di Hellblazer di Bisley, "No future", che poi, guarda caso avrei tradotto: mi sembrava un bel segno, no?
Per Pandemonium (scritto da un ispirato Jamie Delano e illustrato da un incisivo Jock), che è stato davvero complesso da tradurre (con la collaborazione di Daniele Tomasi) per la difficoltà intrinseca del testo e per i tempi di consegna stretti, non ho avuto notizie. Dopo aver "letto" il volume ho inviato una mail a Gennaio 2011 a Bao: "Da parte mia, in tutta franchezza, ritengo chiusa qualsiasi futura possibilità di collaborazione - se mai ci fosse stata l'intenzione da parte "spagnola"- con Planeta stante questi risultati."
Ho tradotto (i testi del fumetto) e consegnato le due traduzioni a Giugno e Luglio 2010 su incarico di Bao, da qualche mese il nuovo service di traduzioni per la Planeta DeAgostini, e i volumi sono usciti a Dicembre 2010 e Gennaio 2011. Tempi di consegna della traduzione: 2, 3 settimane circa. Ho fatto presente che si trattava di autori e testi complessi, ma ero "tranquillo" potendo contare sulla supervisione di una persona valida, competente ed entusiasta come Michele Foschini, e gli accordi tra noi erano in tal senso. Si è quindi lavorato in grande sintonia.
La supervisione dei testi è sempre necessaria, sempre. Specie in un processo come quello legato ai fumetti, in cui la valutazione finale è, comunque, da farsi sulla pagina letterata.
Gli errori di traduzione possono accadere ma refusi, parole attaccate, sillabazione random sono assolutamente intollerabili nelle quantità Planeta dei volumi in questione.
Dalle mie informazioni, relativamente all'HB di Peter Milligan (disegni del duo Camuncoli & Landini e di Bisley), Bao ha supervisionato l'impaginato, letterato in Spagna. Ma "magicamente" in stampa è andato il file pre-revisione disseminato di tutti gli errori che ben conosciamo, che erano stati invece emendati nella fase di revisione.
Originariamente ero stato "allettato" dall'entusiamo e dalla proposta di Michele Foschini, persona che stimavo e che continuo a stimare, e perchè si trattava di autori che conoscevo di persona e di titoli/personaggi che seguivo con grande interesse. Tra l'altro con Milligan ero stato a Terni e in quell'occasione mi aveva regalato la sceneggiatura del numero di Hellblazer di Bisley, "No future", che poi, guarda caso avrei tradotto: mi sembrava un bel segno, no?
Per Pandemonium (scritto da un ispirato Jamie Delano e illustrato da un incisivo Jock), che è stato davvero complesso da tradurre (con la collaborazione di Daniele Tomasi) per la difficoltà intrinseca del testo e per i tempi di consegna stretti, non ho avuto notizie. Dopo aver "letto" il volume ho inviato una mail a Gennaio 2011 a Bao: "Da parte mia, in tutta franchezza, ritengo chiusa qualsiasi futura possibilità di collaborazione - se mai ci fosse stata l'intenzione da parte "spagnola"- con Planeta stante questi risultati."
Due volumi così sono troppi pure per un'entità fumosa come me!
Per sgombrare il campo da qualsiasi illazione: questi lavori sono stati pagati, regolarmente.
Per sgombrare il campo da qualsiasi illazione: questi lavori sono stati pagati, regolarmente.
Bye-bye Planeta! Vamos a la playa...
PS.1: relativamente alla pagina di Pandemonium con le due didascalie identiche, la seconda avrebbe dovuto recitare: "Sono ubriaco. Dovrei dormire. Ma resto sveglio, il cuore febbricitante sorpreso in palpitazioni sincopate."
PS.2: Per risollevare un po' lo spirito consiglio un salto sul blog della Vertigo in cui Jock racconta il making-of della copertina di Pandemonium.
PS.3: Tornando al volume di Milligan, segnalo che i credits a pagina 32, 51 e 71 sono clonati da quelli di pagina 9. Ma sono sbagliati, in quanto mancano dell'indicazione corretta, come da edizione originale (e presente nella mia traduzione), dell'assistente editor Angela Rufino, subentrata al posto di Brandon Montclare. Inoltre negli albi originali, Camuncoli e Landini sono accreditati, come nell'immagine, per "layouts" e "finishes", rispettivamente. Con l'approvazione degli autori coinvolti, si era proposto come traduzione: "GIUSEPPE CAMUNCOLI layout STEFANO LANDINI rifiniture". Ovviamente tutto questo è andato, misteriosamente, perduto nel volume poi stampato.