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mercoledì 24 gennaio 2018

Watchmen: ieri, oggi e domani

Da Watchmen: The Annotated Edition (a cura di Leslie S. Klinger, pag. 259) in riferimento al cap. VIII, tav. 11, vign. 3, dalla sceneggiatura di Alan Moore per Dave Gibbons: "Immagina che uno dei genitori della creatura sia una piovra e l'altro un disegno di Kevin O'Neill, o addirittura Kevin in persona, allora sono sicuro che ti sarai fatto un'idea... Ricorda che questa creatura è stata progettata per essere il più possibile sconvolgente e orribile sia alla vista che psicologicamente, per cui se vuoi inserire un qualche bavoso e raggrinzito orifizio dietro le fauci aperte del becco per inquietare il lettore a un livello psicosessuale di cui, probabilmente, non si accorgerà immediatamente, allora, per favore, procedi pure. Farei qualsiasi cosa per un bell'effettaccio, come ben sai."
Da una recente intervista pubblicata l'8 Gennaio scorso sul sito Inside The Rift (qui completa, in English, of course!).
Alan Moore: "[…] Visto che un numero considerevole di miei lavori è ora proprietà di editori di fumetti con deficit di carattere emotivo, intellettuale, estetico ed etico - tra questi opere come Watchmen, V for Vendetta e l’intera linea ABC tranne la Lega degli Straordinari Gentlemen – li ho tutti disconosciuti. Il vantaggio pratico è che se l’industria dell’intrattenimento americana assegna ai migliori scrittori che riesce a racimolare il compito di creare una versione a fumetti, cinematografica o televisiva diciamo, ad esempio, di Watchmen per far sì che il fan di mezza età di supereroi abbia la possibilità di capire la storia originale allora non patirò alcuna sofferenza per l’inevitabile imbarazzo e umiliazione conseguente. Oltre alla soddisfazione d’essere consapevole che non sono stato io a svendere, alla prima occasione, delle opere un tempo importanti, il principale effetto di questo mio disconoscimento è che non ho più una copia di quei fumetti in giro per casa e, spero, non dovrà più rivederli o ripensarci e questo significa anche che non c’è nulla che mi piacerebbe correggere in quei lavori, tranne, in alcuni momenti, l’impulso stesso d’averli scritti seppur, al tempo, fossi animato dai migliori propositi. […]"
Dopo aver parlato dei suoi progetti futuri (a fumetti e non), di energia, di Better Call Saul e Brian Eno, lo scrittore di Northampton conclude con un messaggio...
Alan Moore: “[…] Prenditi cura del mondo, incredibile e unico, in cui noi tutti viviamo; cerca di vivere con amore e senza paura; e chiunque abbia qualcosa a che fare con queste merdose parodie di Watchmen, anche solo come lettore, che venga trascinato per i capezzoli, urlante di dolore, all’Inferno. Pace e bene.

Si ringraziano gli amici Antonio Solinas e Omar Martini per l'assistenza e il supporto alla traduzione.

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