Quest'anno ricorre il 125esimo anniversario della nascita di
Howard Phillips Lovecraft, autentico Gigante dell'Immaginario che non necessita, ovviamente, di grandi presentazioni e il cui impatto continua ad essere straordinario (non a caso, restando in campo fumettistico, Alan Moore ha in uscita una nuova
maxi-serie incentrata proprio sullo scrittore di Providence).
Diversi anni fa, era il
lontano 2007 (!) e quindi
la memoria vacilla, l'amico Antonio Solinas mi coinvolse in un progetto che prevedeva la realizzazione di mini-biografie in due tavole di personaggi noti o bizzarri o degni d'essere raccontati (tramite magari un episodio della loro vita particolarmente "esemplificativo"). Alla fine il progetto, nella sua interezza, non si concretizzò ma alcuni frammenti emersero di qua e di là. Uno di questi fu proprio
la mini-bio di HPL (definizione, esagerata quella di "biografia" ovviamente) che apparve
nel 2010 su un bel libro edito da Dagon Press a cui collaborai (probabilmente potreste riuscire a recuperarne ancora una copia: provate con i contatti indicati
qui).
Nel seguito potete vedere e leggere la short - da me scritta - illustrata magistralmente dal talentuoso amico
Luca Paciolus: la propongo con le due pagine appaiate, come ideata e pubblicata nel volume. Probabilmente il lettering che simula la scrittura manuale non è il massimo della leggibilità ma l'intento originale era quello di evocare la grafia di Lovecraft, come se ci trovassimo di fronte ad un suo manoscritto: per una migliore visione, scaricate l'immagine e apprezzate i dettagli e la perizia dei disegni di
Paciolus.
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Parole: HPL. Storia: smoky man. Disegni: Luca Paciolus. Lettering: Roberto Ledda. |
Rovistando nell'hard-disk mi sono anche imbattuto in diverso materiale preparatorio, realizzato da
Paciolus, che propongo (o ripropongo; forse qualcosa l'avevo già mostrato, ehmmm... anni fa) nel seguito.
Sempre nel mio "viaggio indietro nel tempo" nelle cartelle del mio pc, ecco spuntare anche la proposta di grafica di copertina (alla fine l'editore optò per una soluzione differente) da parte dello straordinario
Francesco Francavilla che generosamente aderì alla mia richiesta di realizzare una illustrazione da usare come copertina per il libro: ai tempi
Francavilla era un nome ancora non tanto noto in Italia ma di lì a poco avrebbe conquistato tutti, non solo gli appassionati di comics americani, grazie al suo segno intenso e dai forti richiami "pulp".
E siccome HPL resta (e resterà) sempre un mio "pallino" (come si sarà notato), in tempi recenti ho proposto un paio di idee per un volume celebrativo sul Solitario di Providence: per il momento non se n'è fatto nulla ma, come direbbe un "saggio"... mai dire mai.
See you soon, alligators!
Immagino che quanto scriverò ti farà quasi inghiottire il cigarillo con cui accompagni il tuo english breakfast e mi pare di vedere la cenere a pioggia sul bacon, ma è evidente - per chi ha info ai più non note - che il signor Paciolus ha riciclato tavole che aveva studiato x un progetto mai sviluppatosi: "quel" HP chino sulla sua scrivania è evidentemente un Enrico Berlinguer stilizzato.
RispondiEliminaI fatti in sintesi: Dan Maramotti aveva scritto la sinossi di uno one shot che avrebbe dovuto finire su Linus nel periodo di Rocky Rude, ma non aveva il tempo di disegnarlo e decise di passare la palla a LP che, entusiasta, si mise immediatamente al lavoro.
La storia parte con un demone paradimensionale che usa Bob Benigni come veicolo x visitare la Realtà Prima dove gli Espers di una divisione vagamente maratoneica della CIA ( We provide diceva il sadico Bill Devane, il Joker che nemmeno Morrison era riuscito a teorizzare ) ne fanno un killer silente x stecchire un politico italiano che minaccia lo statu quo antea e delicati equilibri ( sono gli anni del compromesso storico e della intervista ad Evangelisti da parte di Guzzanti sr x il neonato tabloid Repubblica ndr ). Bob il Piccolo Diavolo prende in braccio il segretario del PCI e sta x spezzargli la schiena come anni dopo Bane farà con Bats, ma da un varco si fionda su di un tetto vicino un cronoincursore dal futuro che sparà una pallottola magica ripiena di versi danteschi tra gli occhetti del comico. The Killing Joke, con tante scuse al Bardo Barbuto . BB ( nel senso di Bob e non del Bardo ndr ) si coccola il suo leader. Decenni dopo, l'attore e regista sarà un innocuo, stabilizzato protagonista di reading televisivi con uno share che nemmeno Lascia o Raddoppia quando il canale era uno solo. Linus era in una delle sue tante transizioni ed il direttore decise che non era il caso di proporre " una vicenda che si parla addosso , strizzando l'occhio solo ai secchioncelli che ai tempi che furono lo Zanardi di Paz stecchiva senza pensarci " e continuò con Life in Hell e qualche comica muta di Mario Addis. LP non la prese benissimo - è un cartoonist, ma soprattutto un mago di scala alanmoore - e si chiuse nel suo sancta sanctorum con tanto incenso, un paio di grimori ed i primi numeri del mensile con la saga della curva di Lesmo. Sarà un caso, ma ogni tanto Linus corre il rischio di chiudere e si è pure fermato per qualche mese l'anno scorso. Buona parte della storia è stata persa in un taxi ( che posso dire ? ci ho provato ) e le tavole superstiti sono finite dove sai...
@Crepascolo
RispondiEliminaHurm... è andata esattamente così, Crepascolo. Ci hai beccati! :D