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mercoledì 24 settembre 2014

opinioni sul fare fumetti... [8]

In apertura di post, un'immagine tratta da un corso tenuto dal disegnatore americano Tom Scioli, noto per il suo stile fortemente Kirbiano e per la collaborazione con Joe Casey sulla serie Image Gødland.
L'immagine presenta un quadrato vuoto, il testo recita: "La vignetta. La tua migliore amica. La tua peggior nemica."
Copertina di Adam Wild N.1 (SBE), la nuova creazione di Gianfranco Manfredi.
Restando nell'ambito degli elementi fondamentali della "grammatica" del Fumetto e nello specifico dell'approccio Bonelli, il veterano Gianfranco Manfredi, tra gli sceneggiatori più noti e apprezzati dell'editore milanese, dichiarava in una recente intervista ricca di spunti: "L’impostazione tradizionale [della "gabbia" bonelliana, N.d.T] è a tre strisce, per un totale di vignette per pagina di cinque in media. Si evitano in genere sconfinamenti dal riquadro della vignetta. Si tendono ad evitare vignette non riquadrate. Si privilegia un ordine di lettura da sinistra a destra (anche dei balloon) in modo da favorire una lettura scorrevole. Alcuni autori ritengono questa impostazione un po’ troppo rigida, io la trovo molto funzionale e comoda, perché ha il pregio di far sparire la gabbia: una gabbia cui si è abituati, non è più una gabbia, mentre una gabbia in cui il lettore è costretto ad orientarsi, risulta indubbiamente più greve. La gabbia tradizionale inoltre, pur essendo stata in passato criticata perché presunta “conservatrice” è stata invece sempre più adottata con le graphic novel contemporanee, dunque anche se tradizionale era anticipatrice. Il motivo è semplice: un fumetto “narrativo” lo si legge più scorrevolmente se non si è costretti a domandarsi in corso di lettura, quale vignetta bisogna leggere prima e quale dopo;" [l'intervista completa: qui]
Copertina di Angelo Stano per il numero 337 di Dylan Dog.
E sempre in tema Bonelli, la parola a Roberto Recchioni, responsabile - nelle vesti di curatore e autore - del rilancio di Dylan Dog che entrerà nella fase "calda" col N. 337, in uscita nei prossimi giorni, con un numero "speciale" scritto dallo sceneggiatore romano e illustrato da Nicola Mari per i colori di Lorenzo De Felici. Su Vanity Fair alla domanda "Non le sono mai tremate le gambe nel prendere in mano un mito per cambiarlo?" Recchioni rispondeva: "La ragione per la quale sono stato scelto io è che sono un "irresponsabile arrogante". La cautela porta Dylan Dog a morire. Da troppi anni viene gestito in maniera cauta. Ci voleva qualcuno che si caricasse il rischio sulle spalle. Certo che sono spaventato, ma non è quel tipo di paura che ferma e impedisce di fare le cose." [l'intervista completa: qui]
Grant Morrison.
Intanto nel mondo dei comic, in una recente intervista Grant Morrison rivelava d'aver ricevuto, anche in anni recenti, dei rifiuti ad alcune sue proposte per nuove serie a fumetti. L'intervistatore replicava: "Dal punto di vista del lettore è naturalmente una cosa interessante perché spesso si sente dire 'Beh, Grant riesce a fare tutto quello che vuole perché è Grant.' Per cui l'idea che tu riceva un rifiuto sembra strana." Morrison rispondeva così: "Sai che cosa significa davvero 'Perché lui è Grant'? Significa che sono il terzo autore di comics più venduto  del mondo. Questo è un fatto oggettivo: c'è prima Stan Lee, poi c'è Alan Moore e poi ci sono io. Ecco perché pubblicano la mia roba! [risate] Perché è roba di successo e se pensi agli altri due autori: Stan è molto anziano oramai e non sta producendo granché; Alan Moore ha in pratica abbandonato il mainstream. Per cui sono rimasto solo io a fare i supereroi e a pensare alle loro storie in un certo modo. Ed ecco cosa vuol dire quando la gente dice 'Oh, Grant riesce ha fare quello che vuole' è perché la mia roba vende davvero come il pane." [l'intervista completa: qui]
Alison Bechdel. Immagine da Out Magazine.
La fumettista Alison Bechdel (i cui libri in Italia sono editi da Rizzoli) è stata insignita del prestigioso MacArthur Genius Grant, un assegno di 650 mila dollari a fondo perduto a sostegno, sostanzialmente, della sua persona, della sua vita e creatività. Inutile dire quale sia stato, nel ricevere una simile buona notizia, lo shock e l'emozione della Benchel i cui fumetti trattano spesso vicende autobiografiche ed episodi legati al mondo omosessuale, temi complessi e a volte dolenti ma capaci di arrivare al lettore con la forza di temi universali.
In un video disponibile su YouTube dichiarava: "Nei miei fumetti tutti i personaggi, anche se molto diversi tra loro, non solo altro che una versione, neppure troppo nascosta, di me stessa. [...] La gente mi chiede spesso se venga prima la scrittura o i disegni nella realizzazione delle mie storie e la risposta è che faccio le due cose insieme: scrivo al computer usando un programma di disegno, metto vignette e balloon nella tavola, prendo immagini e foto da Internet e le inserisco nella pagina come se fossero degli sketch e poi le uso come riferimento per i disegni veri e propri. [...] Ricevere la telefonata dalla MacArthur è stato come se qualcuno mi avesse colpita... credo d'essere rimasta in uno stato di shock... ricevere un simile riconoscimento sta già avendo un effetto sulla mia vita nel senso che devo fare qualcosa che dimostri che lo merito... ricevere tutta questa fiducia per il mio lavoro è un dono grandissimo... lavorerò davvero molto duramente per essere all'altezza di simili aspettative." [il video: qui]
E per chiudere restando negli States - ma con "un piede" in Italia visto che il Maestro dell'Underground sarà ospite dell'imminente Lucca Comics - ecco (sopra) una illustrazione del grande Robert Crumb con qualche consiglio per tutti quelli che fanno fumetti.

Il testo recita (liberamente tradotto e adattato):
Parlando con me stesso:
DIVENTA UN DISEGNATORE MIGLIORE

<<È una vera faticaccia!>>

Vorresti saper disegnare meglio?
Allora datti da fare!!

Le 7 regole del Bravo Disegnatore:
1. Concentrazione
2. Studio
3. Costanza
4. Spirito d'osservazione
5. Pazienza
6. Integrità
7. Disponibilità al lavoro

-> Desiderarlo non lo renderà reale!

2 commenti:

  1. Mi ha veramente fatto piacere il premio a Bechdel!
    Amo moltissimo i suoi fumetti (anzi: in genere la prima volta che li leggo mi lasciano un po' sconvolto, la seconda scatta l'amore!) e sono felice che un'autrice che si occupa di tematiche lgbt venga premiata in modo così "concreto" :)

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