Illustrazione di Alex Toth. |
Partiamo con questo casuale elenco agostano di "voci" dal Mondo del Fumetto, con un grande Maestro dei comics, dell'illustrazione e dell'animazione, un autore che ha lasciato un segno indelebile, non a caso spesso indicato dagli stessi autori e fumettisti come un riferimento e una guida ("artists' artist"): Alex Toth.
Sopra potete ammirare un suo mirabile Zorro (personaggio a cui Toth lavorò in una famosa sequenza di storie) con una preziosa annotazione che, perdendo un po' di forza rispetto alla versione originale, può essere resa in Italiano come segue: "Riduci tutto all'essenziale e tira fuori il massimo da quello che resta."
Un buon consiglio, che dite?
Copertina di Amazing Spiderman personalizzata da Frank Cho durante l'SDCC 2014. |
Restando negli Usa, qualche giorno fa si è conclusa l'annuale edizione del San Diego Comic-Con durante la quale sono stati assegnati i prestigiosi premi Eisner (vi rimando su Fumettologica per i dettagli sui vincitori: qui).
Il buon Frank Cho, acclamato autore attualmente in forza alla Marvel ma noto anche per la sua strip Liberty Meadows in un post datato 30 Luglio, con schiettezza e vis polemica, scriveva:
Il buon Frank Cho, acclamato autore attualmente in forza alla Marvel ma noto anche per la sua strip Liberty Meadows in un post datato 30 Luglio, con schiettezza e vis polemica, scriveva:
"Qualcuno mi ha chiesto se avessi intenzione di partecipare alla cerimonia degli Eisner. Mi sono messo a ridere. Gli Eisner sono una barzelletta e, al giorno d'oggi, del tutto irrilevanti. Quando un premio, per la maggior parte, snobba volontariamente le due principali case editrici, Marvel e DC, durante gli ultimi 15 e passa anni, è divertente e triste allo stesso tempo. È come se gli Oscar snobbassero volontariamente tutti i film prodotti dalle major per focalizzarsi e premiare solamente indecifrabili film d'autore o produzioni amatoriali. Il comitato che assegna gli Eisner è un fallimento e necessita d'essere completamente rivisto." [l'intero post può essere letto qui]
L'annosa questione dei premi di settore che, come sempre, non accontentano mai... nessuno!
Ma alziamo il livello. Per fare questo, riporto un passaggio da un'intervista, datata 2006, all'immenso Sergio Toppi, in cui mi sono imbattuto girovagando nella Rete.
"Ci sono sempre dei margini e dei risultati che si vorrebbe superare; cercare di farlo comporta una forte dose di severità. Magari poi non si riesce comunque a ottenere quello che si vuole, però quello che importa - almeno per me - è che ci sia una certa tendenza all'autocritica. Che non diventi distruttiva, ovviamente! [...] Prima ancora del pubblico la persona del cui consenso ci preoccupiamo di più siamo noi stessi. Si sta male all'idea di aver fatto qualcosa che non convince per cui quando si butta via un lavoro che, per qualunque motivo, non funziona, misto al dispiacere per il lavoro sprecato c'è anche un senso di sollievo. Personalmente penso che vada fatto.
Buttare via ciò che non funziona?
Sì, sì. Senza pietà. Anche se è uno dei compiti più spiacevoli di questo lavoro."
[l'intera intervista può essere letta qui]
Ah... i grandi Maestri, immortali. (Anche se Toppi non voleva che lo si chiamasse Maestro.)
L'annosa questione dei premi di settore che, come sempre, non accontentano mai... nessuno!
Illustrazione di Sergio Toppi. |
"Ci sono sempre dei margini e dei risultati che si vorrebbe superare; cercare di farlo comporta una forte dose di severità. Magari poi non si riesce comunque a ottenere quello che si vuole, però quello che importa - almeno per me - è che ci sia una certa tendenza all'autocritica. Che non diventi distruttiva, ovviamente! [...] Prima ancora del pubblico la persona del cui consenso ci preoccupiamo di più siamo noi stessi. Si sta male all'idea di aver fatto qualcosa che non convince per cui quando si butta via un lavoro che, per qualunque motivo, non funziona, misto al dispiacere per il lavoro sprecato c'è anche un senso di sollievo. Personalmente penso che vada fatto.
Buttare via ciò che non funziona?
Sì, sì. Senza pietà. Anche se è uno dei compiti più spiacevoli di questo lavoro."
[l'intera intervista può essere letta qui]
Ah... i grandi Maestri, immortali. (Anche se Toppi non voleva che lo si chiamasse Maestro.)
La birra King Kirby! |
E chiudiamo ricordando un altro Grande: Jack Kirby.
In occasione della ricorrenza del suo compleanno, il 28 Agosto prossimo, è stata creata una birra a lui dedicata: i proventi verranno devoluti alla Hero Initiative, "istituzione" che fornisce assistenza economica ad autori in difficoltà.
E visto il caldo, leviamo tutti insieme il bicchiere al cielo e... lunga vita al Re!
Avrei tanto ma tanto preferito si dedicasse una marca di arabica al King perchè avrei associato le mie due dipendenze - kaffeina e Kirby - ma pazienza.
RispondiEliminaImmagino che da qualche parte Toth e Toppi stiano confrontando le loro idee di comics: il Less Is More di Alex e la combo di illustrazione & letteratura di Sergio. Probabilmente il Fumetto Perfetto - ammesso che esista un simile animale - è ripieno del segno di Toppi nello storytelling di Toth. Non viceversa, a mio avviso.
Ricordi il n. 112 della serie di Captain America del '68 ? un
fill in nella Sterankata passata alla storia come Stanotte Muoio cucinata in fretta e furia da Lee e Kirby in cui Tony Stark ricorda le passate gesta di Steve Rogers che crede morto. Tutte dida. Pagine al massimo di quattro vignette. Uno slug fest con una splash page che anticipa il Cap agente segreto di qualche anno fa e robottone sullo sfondo gemello diverso dei Celestiali.
Stile " cubista " che il King porterà alle extreme conseguenze negli anni a venire
( Quarto Mondo, Demon, Kamandi e Omac ). Un Fumetto Perfetto come una tazza fumante presa da Starbucks a NY e sorbita mentre si trotta verso una fumetteria. 'Nuff Said.
Bello!
RispondiElimina