Ne avevo parlato qualche tempo fa e quindi forse saprete già che ho collaborato a (e direi in parte "ideato") The best of Dodgem
Logic, volume di prossima uscita per i tipi di 001 Edizioni che conterrà il meglio della rivista
Dodgem Logic, diretta da Moore e portata avanti tra il 2009 e il 2011.
Tra i contributi, da me curati, figura un interessante saggio firmato dal Bardo di Northampton che traccia una rapida panoramica sul mondo della Magia, tanto caro al Barbuto.
Il titolo originale dell'articolo è Magic, running in the gutters like lightening, e nel seguito potete leggerne un breve estratto. Traduzione da me realizzata insieme all'amica (e "comics addicted", come si definisce lei stessa sul suo bel blog) Daniela Odri Mazza (che ringrazio).
"Dal punto di vista della scienza, la coscienza è ciò che è stato chiamato "il fantasma nella macchina", uno spettro vaporoso e sfuggente che è inspiegabile e che quindi scombina la nostra comprensione, altrimenti dettagliata e abbastanza esauriente, del funzionamento delle cose. È così fastidioso questo deficit di sapere scientifico che alcune aree della scienza hanno cercato di metterci una pezza, sostenendo che la coscienza in realtà non esiste, che si tratta di una qualche allucinazione causata da ghiandole, da prodotti chimici, da qualcosa che la scienza è in grado di misurare, nonostante il fatto che questo contraddica totalmente ogni esperienza umana. Ci offre inoltre un modello per i nostri meccanismi interni che sembra limitato, impoverito e, dal punto di vista operativo, quasi del tutto inutile, soprattutto se ci troviamo di fronte a quel tipo di situazioni che ci spingono ad essere creativi. Come possiamo aspirare alle vette letterarie di Shakespeare o alla capacità di composizione musicale di J. S. Bach se tutta l’attività mentale è ridotta a mera scoreggia della ghiandola pineale? Sembrerebbe auspicabile un modello più ricco e utile di consapevolezza, magari basato su idee più flessibili a proposito di ciò che costituisce la realtà.
Ad esempio, cosa succederebbe se, invece di negare l’autenticità della coscienza solo perché al di fuori dei parametri di ciò che la scienza può discutere, prendessimo in considerazione il fatto che sia i fenomeni fisici che quelli psichici sono reali, anche se “reali” in modo diverso? Così come abbiamo accettato che, un tempo, tutte le creature pensanti erano anfibi, nel senso che hanno avuto una vita in due mondi contemporaneamente, se accettassimo che il mondo fantasma della coscienza fosse, a suo modo, altrettanto vero del mondo spietato in cui ci rompiamo le ossa, non avremmo, almeno potenzialmente, un nuovo modo di guardare alla nostra consapevolezza e, forse, un approccio diverso per interagire con le nostre stesse menti che potrebbe rivelarsi più produttivo, fecondo e, francamente, eccitante?
L'idea che esistiamo a cavallo di due mondi, uno materiale e l’altro immateriale, richiede un esame, anche se va detto che questo esame non potrà essere di natura scientifica, perché, come spiegato in precedenza, la coscienza e la scienza stanno bene insieme come il latte e l'uranio. Ci sono quindi delle prove che dimostrino che questi due piani, di cui stiamo parlando, esistono?" [Alan Moore, traduzione smoky man & Daniela Odri Mazza]
Il titolo originale dell'articolo è Magic, running in the gutters like lightening, e nel seguito potete leggerne un breve estratto. Traduzione da me realizzata insieme all'amica (e "comics addicted", come si definisce lei stessa sul suo bel blog) Daniela Odri Mazza (che ringrazio).
"Dal punto di vista della scienza, la coscienza è ciò che è stato chiamato "il fantasma nella macchina", uno spettro vaporoso e sfuggente che è inspiegabile e che quindi scombina la nostra comprensione, altrimenti dettagliata e abbastanza esauriente, del funzionamento delle cose. È così fastidioso questo deficit di sapere scientifico che alcune aree della scienza hanno cercato di metterci una pezza, sostenendo che la coscienza in realtà non esiste, che si tratta di una qualche allucinazione causata da ghiandole, da prodotti chimici, da qualcosa che la scienza è in grado di misurare, nonostante il fatto che questo contraddica totalmente ogni esperienza umana. Ci offre inoltre un modello per i nostri meccanismi interni che sembra limitato, impoverito e, dal punto di vista operativo, quasi del tutto inutile, soprattutto se ci troviamo di fronte a quel tipo di situazioni che ci spingono ad essere creativi. Come possiamo aspirare alle vette letterarie di Shakespeare o alla capacità di composizione musicale di J. S. Bach se tutta l’attività mentale è ridotta a mera scoreggia della ghiandola pineale? Sembrerebbe auspicabile un modello più ricco e utile di consapevolezza, magari basato su idee più flessibili a proposito di ciò che costituisce la realtà.
Ad esempio, cosa succederebbe se, invece di negare l’autenticità della coscienza solo perché al di fuori dei parametri di ciò che la scienza può discutere, prendessimo in considerazione il fatto che sia i fenomeni fisici che quelli psichici sono reali, anche se “reali” in modo diverso? Così come abbiamo accettato che, un tempo, tutte le creature pensanti erano anfibi, nel senso che hanno avuto una vita in due mondi contemporaneamente, se accettassimo che il mondo fantasma della coscienza fosse, a suo modo, altrettanto vero del mondo spietato in cui ci rompiamo le ossa, non avremmo, almeno potenzialmente, un nuovo modo di guardare alla nostra consapevolezza e, forse, un approccio diverso per interagire con le nostre stesse menti che potrebbe rivelarsi più produttivo, fecondo e, francamente, eccitante?
L'idea che esistiamo a cavallo di due mondi, uno materiale e l’altro immateriale, richiede un esame, anche se va detto che questo esame non potrà essere di natura scientifica, perché, come spiegato in precedenza, la coscienza e la scienza stanno bene insieme come il latte e l'uranio. Ci sono quindi delle prove che dimostrino che questi due piani, di cui stiamo parlando, esistono?" [Alan Moore, traduzione smoky man & Daniela Odri Mazza]
Mi chiedevo: ma quanto ti è nata questa tua grande passione per Moore?
RispondiEliminasp
Latte & uranio è il titolo di un saggio di Thelma The Media Witch sulla famosa Lezione di Anatomia con la quale AM ha recuperato il relitto di Swamp Thing dalle secche della precedente gestione e lo ha traghettato in direzioni nuove e Vertiginose. Non proprio una agiografia, ma nemmeno un libello. Tento la traduz di un estratto: " Per molti dei fans, Moore assomiglia al ritratto che ne fa l'amico e collega Rick Veitch in quel suo tentativo di raccontare i sogni a fumetti( ...) un fricchettone fuori tempo massimo a caccia di nuove erbe medicinali... (...) ed invece abbiamo a che fare con un artista in preda alle intuizioni quando anche in contraddizione con quanto ritiene sia il suo faro: la rivoluzione copernicana della Lezione prevede che piante contaminate dalla Solita Formula Chimica mangino i resti di Alec Holland - una coscienza che è un mostro di volizione - e vivano l'illusione di essere lo scienziato, per quanto ibridato con l'insalata (...) scienza ( l'esperimento con i vermi piatti raccontato dall' Uomo Floronico ) e qualcosa che scienza non è ( l'intima essenza di Holland che non si rassegna a non esser più) nella stessa vicenda.
RispondiEliminaThelma è naturalmente l'anagramma di Hamlet e cela, ma neanche tanto, un occultista nostrano il cui nome è l'anagramma di Amleto. A differenza di Moore, Morrison ed Ellis - to name a few - non crede a nulla di quanto non sia sperimentabile e riproducibile. Sicuramente meno naif, ma immagina cosa ne sarebbe stato del personaggio di Constantine se fosse stato un ometto grassoccio che gira x Londra con i paramenti del re Tut del Bats camp: mamma DC ne avrebbe tratto un film , claro que si, ma lo avrebbe fatto interpretare a Max Boldi. Brr.
Hey!!! I´m Wolffville from "Embryo" the spanish Moore e-zine. We´ll briefly talked before. My italian is very bad, sorry, but... I´m reading that there will be an italian edition of Dodgem Logic Moore articles?? We´ll love to know more about it, and announce it in "Embryo".
RispondiEliminaIf you´ll like to conctact us (and be so kind) with the info, my e-mail is:
stympor@hotmail.com
Thanks in advance!!
@sp
RispondiEliminaLunga storia. In giro sul web trovi qualche intervista che mi hanno fatto dove racconto qualche retroscena. Forse. LOL!
@Crepascolo
Mitico come sempre! :)
@Wolfville
I'll contact you asap!
Eccolo, uno dei motivi per cui amo e adoro Alan Moore: scardina le mie "certezze" e mi mette in discussione come nessuno era mai riuscito a fare prima.
RispondiEliminaAttendo (lo attendo molto!) il volume^^
Un carissimo saluto.
Orlando