Pagine

lunedì 30 settembre 2013

Crepax e Hitchcock (erano) a Milano

Qualche settimana fa, di passaggio a Milano, ho avuto modo e piacere di vedere due splendide  mostre (ricche di materiali e con un ottimo allestimento) dedicate a due Giganti dell'Immaginario contemporaneo: GUIDO CREPAX e ALFRED HITCHCOCK.

Entrambe allestite a Palazzo  Reale, le mostre si sono concluse, purtroppo, qualche giorno fa (quella  mostra dedicata al creatore di Valentina era visitabile fino al 15 settembre, mentre quella sul geniale cineasta inglese fino al 22 settembre). 
Con colpevole ritardo, consegno a questo blog un parziale resoconto fotografico. Spero non me ne vogliate.


Ed ora... buona visione!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 23 settembre 2013

Magic Moore

Ne avevo parlato qualche tempo fa e quindi forse saprete già che ho collaborato a (e direi in parte "ideato") The best of Dodgem Logic, volume di prossima uscita per i tipi di 001 Edizioni che conterrà il meglio della rivista Dodgem Logic, diretta da Moore e portata avanti tra il 2009 e il 2011.

Tra i contributi, da me curati, figura un interessante saggio firmato dal Bardo di Northampton che traccia una rapida panoramica sul mondo della Magia, tanto caro al Barbuto.
Il titolo originale dell'articolo è Magic, running in the gutters like lightening, e nel seguito potete leggerne un breve estratto. Traduzione da me realizzata insieme all'amica (e "comics addicted", come si definisce lei stessa sul suo bel blog) Daniela Odri Mazza (che ringrazio).

"Dal punto di vista della scienza, la coscienza è ciò che è stato chiamato "il fantasma nella macchina", uno spettro vaporoso e sfuggente che è inspiegabile e che quindi scombina la nostra comprensione, altrimenti dettagliata e abbastanza esauriente, del funzionamento delle cose. È così fastidioso questo deficit di sapere scientifico che alcune aree della scienza hanno cercato di metterci una pezza, sostenendo che la coscienza in realtà non esiste, che si tratta di una qualche allucinazione causata da ghiandole, da prodotti chimici, da qualcosa che la scienza è in grado di misurare, nonostante il fatto che questo contraddica totalmente ogni esperienza umana. Ci offre inoltre un modello per i nostri meccanismi interni che sembra limitato, impoverito e, dal punto di vista operativo, quasi del tutto inutile, soprattutto se ci troviamo di fronte a quel tipo di situazioni che ci spingono ad essere creativi. Come possiamo aspirare alle vette letterarie di Shakespeare o alla capacità di composizione musicale di J. S. Bach se tutta l’attività mentale è ridotta a mera scoreggia della ghiandola pineale? Sembrerebbe auspicabile un modello più ricco e utile di consapevolezza, magari basato su idee più flessibili a proposito di ciò che costituisce la realtà.

Ad esempio, cosa succederebbe se, invece di negare l’autenticità della coscienza solo perché al di fuori dei parametri di ciò che la scienza può discutere, prendessimo in considerazione il fatto che sia i fenomeni fisici che quelli psichici sono reali, anche se “reali” in modo diverso? Così come abbiamo accettato che, un tempo, tutte le creature pensanti erano anfibi, nel senso che hanno avuto una vita in due mondi contemporaneamente, se accettassimo che il mondo fantasma della coscienza fosse, a suo modo, altrettanto vero del mondo spietato in cui ci rompiamo le ossa, non avremmo, almeno potenzialmente, un nuovo modo di guardare alla nostra consapevolezza e, forse, un approccio diverso per interagire con le nostre stesse menti che potrebbe rivelarsi più produttivo, fecondo e, francamente, eccitante?

L'idea che esistiamo a cavallo di due mondi, uno materiale e l’altro immateriale, richiede un esame, anche se va detto che questo esame non potrà essere di natura scientifica, perché, come spiegato in precedenza, la coscienza e la scienza stanno bene insieme come il latte e l'uranio. Ci sono quindi delle prove che dimostrino che questi due piani, di cui stiamo parlando, esistono?
" [Alan Moore, traduzione smoky man & Daniela Odri Mazza]

venerdì 20 settembre 2013

Missione Edimburgo [4]: la città, amenità varie e ancora... fumetti!!!

Un fortunoso e fortunato scatto "rubato" allo Stripped.
Edimburgo. Non solo fumetti, non solo Stripped ed International Book Festival ma anche (e sopratutto)... una città che, in Agosto, letteralmente "esplode" d'eventi, di Arte in tutte le sue declinazioni, di gente gioiosa e colorata che riempie le strade in giornate luminose (siamo stati fortunati, eh?), per nulla scozzesi (per come noi s'immaginava la brumosa Scozia!). 
Nel seguito un "randomico" reportage fotografico che non rende giustizia delle splendide giornate trascorse.

Per chi si fosse perso i precedenti post, ricordo:
Welcome to... Scotland!!!
Patti chiari... amicizia lunga!
Gnam!
Vedute...
Cani... in cucina!
Le splendide edizioni della Folio Society.
Facce da Fringe!
Simpatici Predatori.
Mucche da Muro!
Scottish National Gallery of Modern Art: lo studio di Eduardo Paolozzi.
Scottish National Gallery of Modern Art: Picasso e Dalì, scusate se è poco.
Reperto da collezione "surrealista".
Splendide streghe!
Nelle viscere di Edimburgo si nascondo orribili segreti!!!
Come firma Chris Ware?
Supereroi di pezza!
Dr. Who chiiiiiiiii???
Cielo scozzese.
Discussioni sul tempo che fu...
Il Verde...
Vi osservano... sempre!
Deadhead Comics: entrate a vostro rischio e pericolo! Ha ha haaa!
Fumetti preziosi. Dagli anni '80!
Ciboooooooooooooooo!!!
Chissà, magari il prossimo anno si torna. Chissà...