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lunedì 9 gennaio 2012

Igort & Ottavia Piccolo parlano di Anna Politkovskaja

Igort è uno degli autori Italiani che più ammiro. In diverse occasioni ho avuto modo e l'onore di incontrarlo ed è sempre stata una grande emozione. Anche nelle occasioni più informali.
I suoi ultimi lavori di comics journalism sono semplicemente.. toccanti e dolenti, nel suo sguardo lucido alla Storia fatto di parole & disegni. 
La sua opera più recente, Quaderni russi - La guerra dimenticata del Caucaso (Mondadori), è incentrata su Anna Politkovskaja, giornalista e donna eccezionale, barbaramente assassinata nel 2006. 

Il 3 Novembre 2011, presso il Teatro Massimo di Cagliari, in un incontro moderato da Daniela Paba, Igort e Ottavia Piccolo hanno ricordato Anna Politkovskaja e dialogato sui Quaderni russi e sullo spettacolo teatrale della Piccolo, Donna non rieducabile, anch'esso incentrato sulla figura della coraggiosa, indimenticata e indimenticabile giornalista russa.
Nel seguito trovate i video dell'incontro. Mi scuso per la non perfetta qualità, sperando che sia comunque accettabile, ma ritengo sia un interessante documento per capire l'approccio di due autori come Igort e la Piccolo alla Politkovskaja e una testimonianza dell'impatto che la sua vicenda ha avuto su di loro, unitamente al valore - e al conseguente lascito - di una vita spesa alla ricerca della Verità. 
Buona visione. 
"Volevo sapere come era la vita di questa persona che per me è stata come un'amica molto intima. E più leggevo del suo lavoro e più venivo offeso..." (Igort)

"Tentiamo di raccontare lo sguardo di Anna attraverso immagini soltanto suscitate dalle parole. Senza alcun tipo di supporto..." (Ottavia Piccolo)

"Per me la sfida era portare en plein air il lavoro, come gli Impressionisti fecero un tempo." (Igort)

"La cosa invece che ci differenzia sul nostro lavoro è questa... che mentre, Igort ha bisogno di conoscere Anna... Anna, lei personalmente, per capirla e ridarcela [...], noi invece, nel nostro lavoro, non raccontiamo quasi mai la persona, raccontiamo le cose che lei ha visto..." (Ottavia Piccolo)

"Raccontare la violenza a teatro [...] alle volte può essere anche controproducente [...] perché sai che è finta." (Ottavia Piccolo)

"Noi non abbiamo il diritto di girare la testa dall'altra parte su una guerra che è alle porte dell'Europa [...] Anna Politkovskaja sognava di portare i responsabili di queste cose terribili, che lei documentava, davanti al tribunale dell'Aja." (Igort)

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