lunedì 25 maggio 2015

Lovecraft vive!

HPL al lavoro. Disegni di Luca Paciolus.
Quest'anno ricorre il 125esimo anniversario della nascita di Howard Phillips Lovecraft, autentico Gigante dell'Immaginario che non necessita, ovviamente, di grandi presentazioni e il cui impatto continua ad essere straordinario (non a caso, restando in campo fumettistico, Alan Moore ha in uscita una nuova maxi-serie incentrata proprio sullo scrittore di Providence).

Diversi anni fa, era il lontano 2007 (!) e quindi la memoria vacilla, l'amico Antonio Solinas mi coinvolse in un progetto che prevedeva la realizzazione di mini-biografie in due tavole di personaggi noti o bizzarri o degni d'essere raccontati (tramite magari un episodio della loro vita particolarmente "esemplificativo"). Alla fine il progetto, nella sua interezza, non si concretizzò ma alcuni frammenti emersero di qua e di là. Uno di questi fu proprio la mini-bio di HPL (definizione, esagerata quella di "biografia" ovviamente)  che apparve nel 2010 su un bel libro edito da Dagon Press a cui collaborai (probabilmente potreste riuscire a recuperarne ancora una copia: provate con i contatti indicati qui).

Nel seguito potete vedere e leggere la short - da me scritta - illustrata magistralmente dal talentuoso amico Luca Paciolus: la propongo con le due pagine appaiate, come ideata e pubblicata nel volume. Probabilmente il lettering che simula la scrittura manuale non è il massimo della leggibilità ma l'intento originale era quello di evocare la grafia di Lovecraft, come se ci trovassimo di fronte ad un suo manoscritto: per una migliore visione, scaricate l'immagine e apprezzate i dettagli e la perizia dei disegni di Paciolus.
Parole: HPL. Storia: smoky man. Disegni: Luca Paciolus. Lettering: Roberto Ledda.
Rovistando nell'hard-disk mi sono anche imbattuto in diverso materiale preparatorio, realizzato da Paciolus, che propongo (o ripropongo; forse qualcosa l'avevo già mostrato, ehmmm... anni fa) nel seguito.
 
 
 
Schizzi e materiale preparatorio realizzati da Luca Paciolus.
Sempre nel mio "viaggio indietro nel tempo" nelle cartelle del mio pc, ecco spuntare anche la proposta di grafica di copertina (alla fine l'editore optò per una soluzione differente) da parte dello straordinario Francesco Francavilla che generosamente aderì alla mia richiesta di realizzare una illustrazione da usare come copertina per il libro: ai tempi Francavilla era un nome ancora non tanto noto in Italia ma di lì a poco avrebbe conquistato tutti, non solo gli appassionati di comics americani, grazie al suo segno intenso e dai forti richiami "pulp".
Proposte di grafica di copertina realizzate da Francesco Francavilla.
L'llustrazione di Francesco Francavilla utilizzata come copertina.
E siccome HPL resta (e resterà) sempre un mio "pallino" (come si sarà notato), in tempi recenti ho proposto un paio di idee per un volume celebrativo sul Solitario di Providence: per il momento non se n'è fatto nulla ma, come direbbe un "saggio"... mai dire mai.

See you soon, alligators!

giovedì 21 maggio 2015

recensioni in 4 parole [32]

Vampirizzando la Storia: sanguina.
Un ritorno con furore.
Adolescenti e spietati robot.
Nei libri i demoni.
*********
Abbiamo detto 4 parole su:
Battaglia N.1 - La figlia del capo
Soggetto: Roberto Recchioni
Sceneggiatura: Michele Monteleone
Disegni: Fabrizio Des Dorides
Supervisione: Roberto Recchioni, Leomacs
Copertina: Leomacs
Editore: Editoriale Cosmo
Formato: brossurato, 128 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 2,90
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI 

Iron Fist L'Arma Vivente N.1
di Kaare Andrews (disegni, disegni, colori)
Editore: Panini Comics
Formato: brossurato, 48 pagine, colore
Prezzo: € 3
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI
Soggetto, sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Paolo Bacilieri, Werther Dell'Edera
Colori: Stefania Aquaro e Alessia Pastorello
Copertina: Emiliano Mammucari
Editore: Sergio Bonelli Editore
Formato: brossurato, 98 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 3,20
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

Ex Tenebris
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Christopher Possenti
Copertina: Aldo Di Gennaro
Editore: Sergio Bonelli Editore; Collana: Le Storie N.32
Formato: brossurato, 114 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 3,80
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI 

venerdì 8 maggio 2015

recensioni in 4 parole [31]

Il western che conquista.
A spasso nel Tempo.
Via... curre curre guagliò!
Glu glu dell'orrore.
*********
Abbiamo detto 4 parole su:
Il prezzo dell'onore
Soggetto e sceneggiatura: Fabrizio Accatino
Disegni: Paolo Bacilieri
Copertina: Aldo Di Gennaro
Editore: Sergio Bonelli Editore; Collana: Le Storie N.31
Formato: brossurato, 114 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 3,80
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI 

Chrononauts N.1 (in Inglese) 
di Mark Millar (testi) e Sean Gordon Murphy (disegni)
Editore: Image Comics
Formato: spillato, 32 pagine, colore
Prezzo: $ 3.50 (USD)
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI 

MPH N.1-5 (in Inglese)
di Mark Millar (testi) e Duncan Fegredo (disegni)
Editore: Image Comics
Formato: spillato, colore (disponibile anche in volume)
Prezzo: $ 2.99 (USD), $ 4.99 (USD) in N.5
Anno di pubblicazione: 2014-2015
Per qualche parola in più: QUI (in Inglese)
Soggetto, sceneggiatura: Gigi Simeoni
Copertina: Angelo Stano
Editore: Sergio Bonelli Editore
Formato: brossurato, 98 pagine, bianco e nero
Prezzo: € 3,20
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

martedì 5 maggio 2015

Alan Moore, Providence e H.P. Lovecraft

A Maggio è prevista l'uscita americana, per Avatar Press, di Providence N.1, maxi-serie in dodici albi, scritta da Alan Moore per i disegni di Jacen Burrows che segna la parola definitiva dello scrittore di Watchmen e V for Vendetta sull'opera e la vita di Howard Phillips Lovecraft.

Per maggiori informazioni sulla serie segnalo alcuni articoli apparsi su Fumettologica: qui.

Nel seguito potete leggere la traduzione dell'introduzione a Providence scritta da Moore e apparsa sulle pagine digitali e cartacee del Previews. L'articolo può essere letto in originale qui.
Circa vent’anni fa mi fu chiesto di proporre delle storie, ambientate ai giorni nostri, ispirate alle opere di H.P. Lovecraft per un antologico in prosa; così iniziai a lavorare su un’opera sperimentale basata su Fungi from Yuggoth, il suo ciclo di sonetti.

Intitolata Yuggoth Cultures, la mia iniziale e nebulosa idea era di trattare ciascun sonetto come una spora fungina lasciata su una piastra di Petri, prendendone il titolo o l’immaginario e vedendo che cosa si sarebbe sviluppato di utile.

Circa a metà di questa impresa, però, a causa dello smarrimento in un taxi dell’unica copia esistente di gran parte del lavoro, si decise che uno dei pochi testi sopravvissuti, un racconto completo ispirato dal sonetto The Courtyard [in italiano Il Cortile, N.d.T.] e intitolato allo stesso modo, sarebbe stato abbastanza per portare a termine il mio incarico. Si trattava, pensai, di un approccio piuttosto inedito alla scrittura di fiction basata sulle opere di Lovecraft, cercando di evitare i monotoni pastiche e i cliché che avevano caratterizzato molti lavori di quel genere, ambientando la storia in quello che al tempo era il fantascientifico panorama dell’America in un immaginario XXI Secolo mentre attraverso il razzismo, la misoginia e l’anti-semitismo del protagonista e voce narrante, l’agente dell’FBI Aldo Sax, la storia era, in un certo qual modo, capace di porre un accento critico alle medesime tendenze di Lovecraft come individuo.

Trovavo che il mondo evocato nella storia fosse così interessante che avrei potuto farvi ritorno prima o poi, e questo desiderio fu soltanto rafforzato dall’adattamento a fumetti del racconto realizzato dall’impeccabile Antony Johnston e dallo straordinario Jacen Burrows, pubblicato dalla Avatar.

Questo mi portò al lavorare con Jacen al seguito a fumetti del racconto originale, esplorando alcune delle sue implicazioni… soprattutto quelle poste dalla figura nascosta da una coperta mostrata in The Courtyard in una presunta fotografia di J. Edgar Hoover... nel lavoro pubblicato nel 2011 e intitolato Neonomicon.

Soddisfatto di come il fumetto si fosse evoluto rispetto allo scopo iniziale di The Courtyard nel suo tentativo di creare una moderna e innovativa forma di horror Lovecraftiano, mi resi inoltre conto che la storia, lasciando intendere che le opere di Lovecraft fossero state in qualche modo ispirate alla sua conoscenza di fenomeni reali, poneva molte più domande di quelle a cui dava risposta. Stante questa nuova prospettiva, esattamente in che modo il testardo razionalista del Rhode Island avrebbe ricevuto l’ispirazione per i suoi racconti?

Questo è il percorso che mi ha condotto, inevitabilmente, a questo nuovo lungo racconto che è, sotto molti punti di vista, il culmine di un processo iniziato lo scorso secolo con Yuggoth Cultures, l’imminente Providence, ancora una volta con Jacen Burrows che ha realizzato quello che deve essere il suo lavoro più sbalorditivo in una carriera, finora, esemplare. Credo che sia giusto dire che quello che abbiamo portato a termine è forse il più ponderato e ambizioso approccio a fumetti sia al Lovecraft scrittore che all’uomo che sia mai stato tentato e se funzionerà, per come è stato pensato, dovrebbe riuscire a centrare diversi obiettivi: sto cercando di applicare alcuni dei principi che mi hanno portato a re-inventare altri generi all’horror Lovecraftiano, nel farlo stiamo posizionando, si spera per il meglio, i peculiari e bizzarri personaggi della fiction di Lovecraft in un mondo che sia assolutamente credibile e immersivo, secondo le nostre capacità di evocarlo.  

Stiamo inoltre tentando di collegare i diversi personaggi e concetti presenti nelle storie originali in una maniera che sia più coerente e convincente rispetto al trattamento standard del “Ciclo di Cthulhu” e, si spera, sia più vicino al tipo di collegamenti che lo stesso HPL potrebbe aver immaginato sebbene li abbia espressi in modo differente e attraverso un mezzo espressivo diverso. Inoltre, ovviamente, c’è la nostra versione di Lovecraft medesimo.

Al contempo sequel e prequel di The Courtyard e di Neonomicon, la storia ha richiesto che approcciassimo il visionario/materialista di Providence come un personaggio e che, sebbene si trattasse di fiction, il nostro ritratto fosse il più autentico possibile rispetto alla vita di Lovecraft e alle sue opinioni. A tal fine, Providence è un tentativo di coniugare la storia personale di Lovecraft con un mosaico delle sue opere letterarie, inserendo l’uomo e i suoi mostri nel contento di un’America persuasivamente reale durante l’anno chiave del 1919: prima del Proibizionismo e di Weird Tales, prima del Suffragio femminile o del matrimonio con Sonia, prima dello sciopero della Polizia di Boston e di Cthulhu.
È la storia della nascita dell’America moderna, e della nascita del moderno horror Americano. Inoltre è mia personale opinione che si tratti, finora, del più spettacolare sviluppo del nostro campione fungino originale e aspetto con interesse la reazione sia dei lettori di Lovecraft che della critica. E soprattutto è un riesame di Lovecraft, non come icona dell’horror del passato, ma del suo futuro. Potrebbe darsi che le stelle siano finalmente nel giusto allineamento.

Alan Moore