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giovedì 26 novembre 2015

Thought Bubble 2015: reportage d'Albione

Nelle stesse date dello scorso anno, si è svolto a Leeds, UK, il Thought Bubble Festival.
Anche stavolta l'evento fumettistico si è concentrato nei giorni 14 e 15 Novembre e, come per il 2014, nel seguito potete leggere il reportage dell'amico ed inviato d'eccezione... Antonio Solinas!
Buona lettura e... buona visione! (E grazie Antonio!)
Qualcuno ha detto "cavallo"?
È il secondo anno che vado a Leeds per assistere al Thought Bubble, ormai da qualche anno considerata la manifestazione fumettistica “pura” più importante del Regno Unito. E a ragione: la fiera dello Yorkshire punta tutto sul fumetto, eliminando ogni associazione forzata con altre branche dell’entertainment, e la scelta si sta rivelando vincente, come testimonia la costante crescita di pubblico nel corso degli anni e l’espansione fisica dei luoghi della fiera. Del resto, la qualità degli ospiti presenti parla da sola: a parte molta della “crema” del fumetto UK, il TBF sembra aver forgiato un solidissimo legame con la Image, ospitando alcuni dei più interessanti autori d’oltreoceano del momento.
Il festival ruota attorno a una serie di eventi che si svolgono durante tutto il mese di novembre, ma la mostra mercato è stata aperta durante il fine settimana del 14-15 novembre con una serie di talk che, come ogni anno, complice la ressa del pubblico, mi sono perso interamente. Peccato perché sulla carta alcuni erano molto interessanti, ma la prospettiva di fare lunghe file non mi attrae più. "Life is too short" (come diceva il maestro di vita Todd Shaw)!

Anche quest’anno la location è stata la stessa, i Leeds Dock, nei pressi del fiume, e si sviluppata in tre ambienti principali: il Marquee, una tensostruttura che conteneva grossa parte degli ospiti americani, la sala New Dock Hall in cui erano ospitati alcuni autori ed editori in massima parte britannici e la sala Royal Armories Hall, accanto all’interessante museo delle armi, che era dedicata soprattutto alla small press.
Una caratteristica molto interessante della fiera è che riesce a bilanciare in maniera perfetta le varie anime del “consumo” fumettistico da parte dei fan: infatti, all’aspetto “collezionistico” legato alle firme e alle commission, che riguarda soprattutto gli autori americani, impiegati in batteria ad accontentare i fan con disegni a pagamento e dediche, si affianca quello più informale dell’incontro fra autori e appassionati, che hanno la possibilità di chiacchierare con i propri beniamini in luoghi più rilassati.

Ma Leeds è anche il posto dove “le cose succedono”, evidentemente. Ciò sembra confermato dalla visita di Shelly Bond, boss della Vertigo, vista da lontano in un elegante completino mod a pallini neri che fa pendant col caschetto (negli anni scorsi, in pratica fino al 2010, era stata Bristol a essere il tradizionale feudo della DC nel Regno Unito).

Ma le fiere, almeno per me, sono fatte soprattutto delle persone che le frequentano, e quindi vado a elencare quello che ho trovato più interessante quest’anno:
1) David Aja assediato dai fan per due giorni di fila (ci ho scambiato due parole mentre cercava dei regalini per i figli piccoli);
2) Rick Remender inavvicinabile, con file spaventose (il più gettonato in assoluto, quest’anno);
3) il simpatico Wes Craig, disegnatore del “mio” Deadly Class (messaggio pubblicitario: se non lo avete ancora letto, l’edizione italiana è in ristampa e merita);
4) Sean Phillips e Ducan Fegredo, sempre più in simbiosi e rilassati dopo aver evidentemente incassato bene al tavolo, quest’anno;
5) l’elegante Rian Hughes e una discussione su Serge Clerc e sul fumetto europeo;
6) gli affabili Peter Doherty (grande disegnatore e colorista), Rob Williams, Frazer Irving e Si Spurrier e signora;
7) Chris Weston e la sua maglietta di The Filth, l’unico acquisto che mi sono permesso quest’anno;
8) il bravissimo JAKe, che mi presenta sempre come “questo è il tizio che mi segnala sempre la roba rap migliore”;
9) il rapper DMC, con cui abbiamo discusso di batterie elettroniche (“all our beats were made on the DMX, that drum machine went hard!”) e di Larry Smith, uno dei più sottovalutati produttori di sempre, autore di album storici dei Run DMC e dei Whodini;
10) Jason Latour, con cui è solo rimandata una discussione sul Memphis rap e su Ric Flair (per i fumetti abbiamo dato);
12) il nostro Antonio Fuso e il gentleman Matteo Scalera, che ha portato nel Regno Unito i precetti del Gentlemen’s Club;
13) dulcis in fundo, la gang con cui ho passato la maggior parte del tempo quest’anno, cioè Jay Gunn (autore dell’ottimo Surface Tension) e signora, Dave Taylor (al momento al lavoro su Nowhere Men della Image), l’amico Mark (che il padrone di casa smoky man ben conosce) e Leomacs e signora in trasferta.

Il tempo atmosferico non era dei migliori, ma il calore umano ha ampiamente compensato.
Al prossimo anno!
[il reportage del 2014: qui]
Alex Paknadel vigila.
Ben Templesmith sforna piccoli capolavori.
D'Israeli dispensa saggezza.
Il magico Farel Dalrymple.
David Aja firma e disegna.
Ducan Fegredo saluta.
Emma Rios disegna mentre la... Dottoressa Strange esamina le tavole!
Folla ma con misura, direi.
Un hipster impegnato in discussioni di... spessore!
Jerome Opeña: ad un fan non si dice mai di no!
Rick Remender impegnatissimo.
Matteo Scalera concentrato sul da farsi.
Il sempre ottimo Sean Phillips.
Wes Craig: è tempo di sketch!
Cosplayers go home!!!

lunedì 23 novembre 2015

recensioni in 4 parole [36]

L'Arte: magnifica ossessione.
Quando vivere è pulp.
Come si diventa grandi.
Deathco N. 1
Barocca, insulsa carnevalata nonsense.
*********
Abbiamo detto 4 parole su:
di Manuele Fior
Editore: Coconino Press
Formato: brossurato, 72 pagine, colore
Prezzo: € 16
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

di Lorenzo Palloni
Editore: Mammaiuto
Formato: webcomics
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

di Elettra Stamboulis (testi) e Gianluca Costantini (disegni)
Editore: BeccoGiallo
Formato: brossurato, 208 pagine, colore
Prezzo: €17,50
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

di Atsushi Kaneko
Editore: Star Comics
Formato: brossurato, 192 pagine, b\n (inserto colore)
Prezzo: €5.50
Anno di pubblicazione: 2015
Per qualche parola in più: QUI

mercoledì 18 novembre 2015

quando Gabos incontra il Magus

Alan Moore ritratto da Otto Gabos.
Sopra potete ammirare un enigmatico e misterioso ritratto di Alan Moore ad opera di OTTO GABOS, tra i più apprezzati e prolifici autori italiani di Fumetto. 

Gabos, un amico di vecchia data che sentitamente ringrazio, si è così (last minute) unito, in veste di special guest, alla festa di compleanno - organizzata insieme agli autori di Mammaiuto - per il 62esimo compleanno dell'autore di V for Vendetta e Watchmen!

In alto i calici allora e... BUON COMPLEANNO, Magus!

Buon 62, Alan! (da Mammaiuto & smoky)

Alan Moore ritratto da Lorenzo Palloni.
Oggi ALAN MOORE compie 62 anni... e per augurare buon compleanno al Bardo di Northampton stavolta si fanno le cose in grande, grazie al coinvolgimento degli amici di MAMMAIUTO che generosamente si sono offerti per organizzare... la "festa" a sorpresa!

Breve e doverosa parentesi: MAMMAIUTO è una delle realtà più interessanti emersa in questi ultimi anni nel panorama fumettistico italiano, una realtà da seguire senza se e senza ma, sul loro sito (in prima battuta) e attraverso le loro pubblicazioni! 
"Mammaiuto è un’associazione formata da un collettivo di autori. Il nostro primo scopo è fare fumetti per il piacere di farli. Il secondo è raggiungere i lettori direttamente, eliminando la presenza di intermediari: tutte le storie, le illustrazioni e le strisce che produciamo sono sempre disponibili gratuitamente on line. Le attività di vendita che intraprendiamo sono finalizzate a dare agli autori il massimo compenso possibile per il loro lavoro, e a pagare le spese vive dell’associazione. Cerchiamo di prendere ogni decisione con un processo di democrazia deliberativa e gestiamo le attività in un’ottica di completa trasparenza."

Tornando a Moore, in apertura e nel seguito potete così ammirare alcuni ritratti del nostro amato  Mago Barbuto realizzati per l'occasione dai "Mammaiuti" (che "fumosamente" e calorosamente ringrazio!). 

Buona visione e ancora... BUON COMPLEANNO, Magus!
Alan Moore ritratto da Giorgio Trinchero.
Alan Moore ritratto da Claudia "Nuke" Razzoli.
Alan Moore ritratto da Laura "La Came" Camelli.
Alan Moore ritratto da Samuel Daveti.

martedì 17 novembre 2015

Alan Moore e la saggezza su Twitter

Alan Moore "parla" su Twitter.
Moment of Moore, già sito dedicato allo scrittore di Northampton, ha diffuso ieri sul proprio account Twitter un messaggio di Alan Moore, il suo primo tweet: è autentico (qui l'originale).

Questa è la Vita Eterna, proprio qui. Siate appagati, siate felici, siate gentili, amatevi e non fate mai qualcosa di cui poi vi pentirete per sempre.
[Alan Moore]

lunedì 9 novembre 2015

Lucca 2015 e... l'amore!

Manifesto dell'edizione 2015 di Lucca, opera di Karl Kopinski.
Dopo il reportage da Angoulême e quello dell'ARF, il buon amico ANDREA PAU chiude l'annata calando il tris e regalandoci un bel resoconto della sua Lucca, edizione 2015 (29 Ottobre - 1 Novembre).

Andrea Pau è autore della serie di romanzi Rugby Rebels (Einaudi Ragazzi); insieme a Jean Claudio Vinci ha creato il fumetto Radio Punx, leggibile anche su Verticalismi.

Un corposo grazie fumoso ad Andrea per... la disponibilità e l'ottimo lavoro!
L'AMORE AI TEMPI DI LUCCA COMICS
un reportage di Andrea Pau 

Gianfranco Manfredi sul suo Facebook diceva di aver letto i reportage di un sacco di persone su questa Lucca Comics e nemmeno uno che raccontasse di aver scopato, durante la fiera.
Beh.
Saltiamo i particolari scabrosi, così potrete godervi la giornata tipo del visitatore di Lucca Comics (sarò breve, come disse Pipino).

LA MATTINA
Se non avete una casa dentro le Mura, e venite da Monte San Quirico, è d’obbligo far colazione da Marinella. Mentre risucchiate un tè caldo e vi mangiate una pasterella (ricordatevi che da queste parti si chiamano, inevitabilmente, ‘pezzi dolci’), potete leggere i gioviali articoli della stampa locale. Il primo giorno titolavano ‘L’invasione del popolo dei comics’, il venerdì come vedete nella foto.
Per il sabato probabilmente avranno scritto qualcosa di misurato tipo “L’assalto dei fumettisti”, “Il flagello degli inchiostratori”, “La peste bubbonica dei nerd”.
Dopo aver trovato fortunosamente parcheggio in un campo di girasoli, oltrepassate le Mura ed ecco la prima buona notizia di Lucca 2015: LA FIERA È VIVIBILE, ALLELUJA! So che pare incredibile, ma invece di restare incasellati per otto ore tra un Naruto e un disegnatore dotato di cartella A2, quest’anno potete persino arrivare da un punto A a un punto B senza dover scomodare un’ambulanza.
Sono miglioramenti sostanziali rispetto all’edizione di un anno fa, e bisogna fare i complimenti a chi ha cercato nuove soluzioni (il tetto massimo di biglietti? Diversa dislocazione dei padiglioni? Irripetibili preghiere a Shub Niggurath?).

Arrivate in piazza San Michele, ed ecco la seconda buona notizia: C’È LA BATMOBILE, CRISTOSANTO. LA BATMOBILE! Restate in adorazione come davanti a una batmadonna, poi vi fate forza e viaggiate verso Piazza Napoleone.
Bat-figate!
E poi verso il padiglione Games. 
Folla immane ai Games.
E poi verso il Family Palace (dove potrete farvi passare per un seienne con la barba e sparare con le Nerf). In questo dolce girovagar, potrete incontrare ospiti della manifestazione come Paul Azaceta, cocreatore di Outcast, il nuovo fumetto di Kirkman; Asaf Hanuka, bravissimo autore israeliano che ha disegnato Il Divino, libro che vi aveva talmente affascinato ad Angouleme da comprarne l’edizione francese (voi che di francese notoriamente capite enormi cazzi); Pierdomenico Baccalario, scrittore  che presentava The Lock, progetto editoriale sviluppato a metà tra il Giappone e l’Italia da Gakken e Atlantyca Entertainment; Kim Jung Gi, illustratore coreano che è un vero fenomeno: in area performance disegnava soggetti difficilissimi come i cavalli – in prospettiva, per giunta!-  senza nemmeno la traccia a matita… peccato che come narratore a fumetti sia troppo barocco, per non usare epiteti di cui potreste pentirvi; gli illustratori Otto Schmidt e Luis Quiles. Potreste trovare anche Herbie Brennan e Robert Kuntz che conoscete anche se leggete pochissimo fantasy e durante i giochi di ruolo vi addormentate con crasse russate. 
I "disegnini" di Kim!
Dopo tutto questo popò di gente, potreste accorgervi che è ora di 

PRANZO

Come sempre, la vostra meta preferita è Pinelli, la magica pasticceria che, oltre ai già citati pezzi dolci, propone appetitosi  pezzi salati  i cui prezzi – giuda ballerino, che calembour!- non sono affatto salati. Ahahahah, quanto siete matti!
Il pomeriggio potreste andare assistere a qualche incontro, a un educational, a uno showcase… insomma, fate un po’ il cazzo che vi pare, magari iniziando con le mostre. Lo so, non vi piace essere roboanti o sensazionalisti, sono caratteristiche che non vi appartengo MAPPORCOGGIUDA, QUANTO ERANO UNA BOMBA!

Entrate nella prima sala, dedicata a Bonvi e  alle Strurmtruppen. Perdetevi nella personale di Richard McGuire, nelle illustrazioni tratte da Qui, istantanee che raccontano le storie di alcuni luoghi, dalla preistoria al futuro prossimo venturo. Fatevi percuotere dalla passione dei ciclisti dipinti da Kopinski, dove il colore pastoso cola come il sudore, trasmettendo tutta la fatica del gesto sportivo. Inginocchiatevi dinanzi al genio di  Tuono Pettinato, che racconta la sua mostra in prima persona (o meglio, la fa raccontare dal suo avatar disegnato).
Rideren con Bonvi.
I luoghi di McGuire.
Il sofferente Pantani di Kopinski.
Ma ohibò, ecco che qualcosa vi turba. Uno stimolo più forte ancora dell’arte, naturale eppure maledetto: cercate un cesso, orsù. Spingete la vostra ricerca fino ai locali della Fondazione Banco di Lucca. A quel punto venite attratti da un cartello e cominciate a salire le scale, senza farvi scoraggiare dai gradini.
Lassù, all’ultimo piano, troverete la personale di Stefano Faravelli. Non avete mai sentito parlare di lui? Probabile, ma appena vedrete un suo quadro, sarete fatalmente trascinati dentro i suoi paesaggi. Dai carnet di viaggio alle panoramiche a metà tra realismo e ricostruzione onirica, la sua arte giocosa vi farà passare quasi un’ora fuori dalla follia della fiera. Ascoltatelo mentre spiega il suo lavoro, perché usa le parole come magia. Faravelli è puro magnetismo.
I paesaggi di Faravelli.
Lasciata la mostra e vi viene in mente che, affascinati, non avete fatto pipì. Infilatevi in un Sebach. Uscite che è già il

TRAMONTO
Fate una capatina allo stand Panini, arrivate in quello Bonelli. Osservate l’automobile che sta all’esterno. Si tratta di Monolith, la macchina protagonista del film tratto dal fumetto di prossima pubblicazione di Recchioni, Uzzeo e LRNZ. Sì, perché quest’anno la terza notizia è che: IL FUMETTO INCONTRA LE ALTRE ARTI. Bonelli la fa da padrone: oltre al film, a breve sarà coinvolta in una serie tv (The Editori is in, che racconta la quotidianità di un redattore che viene in contatto diretto con autori e, soprattutto, con i personaggi della casa editrice, in un connubio di animazione e live action). Ma sono importanti anche progetti come Ernest Egg, che nasce libro, vuole crescere board game e, intanto, è quasi diventato un film in stop motion! Onore agli autori (il buon Paul Izzo su tutti) che hanno coinvolto nel progetto uno come Claudio Di Biagio. Il regista, già odiato/amato per il fanfilm su Dylan Dog, è un noto youtuber, e non è l’unico saltato a bordo del carrozzone lucchese. Nel gigantesco stand Shockdom, ad esempio, erano ospiti i Nirkiop e il bravo Dario Moccia, e in generale gli scambi tra i due ambiti sono sempre più stretti. Qualcuno li guarda con sufficienza, ma voi siete per niente schizzinosi: come nella società reale, credete che la commistione tra persone con interessi diversi possa creare ibridi molto interessanti anche nel fumetto. Soprattutto quando c’è il talento: a usare una webcam sono bravi tutti, a sapere come utilizzarla con gusto, no.

Tornate in Piazza Napoleone e nello stand di Edizioni BD notate un autore internazionale. Spalancate gli occhi: è un autore  maturo; uno che ha lavorato con un personaggio leggendario, entrato nell’immaginario dei suoi lettori grazie a storie di violenza e redenzione; uno che dall’America ha conquistato tutto il mondo. No, non sto parlando di James O’Barr, l’acclamato autore del Corvo, ma del disegnatore che gli sedeva a fianco: Daniele Serra, che ha illustrato una storia del mai troppo lodato scrittore texano Joe R. Lansdale. Sfogliate il libro di Daniele, ammirate quel suo tratto sporco e scuro ed esplodete in espressioni di sorpresa.

Poi lasciate piazza Napoleone, oltrepassate il cortile degli Svizzeri, infilatevi in Self Area e guardatevi attorno: è pieno di fumetti! Certo, voi siete sagaci e sapete bene che i fumetti si trovano anche in fumetteria, ma alla Self Area trovate soprattutto roba che in libreria non arriverà mai. Sfogliate, sfogliate. Sfogliate Mother, progetto collettivo di Delebile, che nasconde vere perle dentro un contenitore dalla grafica curata. Aprite Rock Motel (Squame), libro bellissimo che contiene un centinaio di illustrazioni raffiguranti icone del rock. Fatevi attrarre da La rabbia del canarino (Incubo alla balena), antologia di racconti brevi dai tratti spesso ostici e dalla narrazione altalenante (su tutte, la allucinata storia casalinga di Niccolò Tonelli vale il prezzo del libro). Ammirate il quarto numero della saga di Black Block, dei ragazzi di Damage Inc.

Poi fermatevi da loro: i Mammaiuto, collettivo che da anni regala via web fumetti di qualità sempre sopraffina. Quest’anno, i gran visir della Self Area sono protagonisti di due colpacci: hanno vinto la menzione speciale del Gran Guinigi con From Here to eternity di Guarnaccia (libro che fortunatamente avete comprato l’anno scorso, dato che è esaurito) e hanno tirato fuori un antologico di storie con un unico soggetto, che è anche il titolo del volume: Un ragazzo parte per un viaggio ferisce qualcuno non torna più a casa.
Stanno per chiudere i padiglioni, quando tornate in piazza del Giglio a comprare Amazzoni (Passenger Press): un insieme di autori bravissimi dentro una curata confezione pocket.
Puccini by night.
È SERA, ORMAI.
Infilatevi al Caffè del Mercato, fermatevi a riflettere: Lucca quest’anno pare meglio degli anni scorsi. Ordinate un peschino: sia mai che è migliorato anche lui. Sorseggiatelo. Niente da fare, resta ancora troppo legato alla tradizione. Cercate un ristorante dove mangiare, avete l’imbarazzo della scelta… se trovate un posto libero, otto volte su dieci mangerete bene. Se siete davvero fortunati, potreste capitare a cena a casa delle editor più brave del fumetto italico, e durante l’agape improvvisare con gli altri ospiti una tavola rotonda sulla scena fumettistica nazionale: Gipi, Fior, Pira, Ratigher, Reviati, Sio e chi più ne ha. Uscite satolli, e 
Lucca notturna.
LA NOTTE
vi avvolge. Vi dirigete al Borda Fest, che durante il giorno ospitava incontri e mostra mercato di autoproduzioni, mentre la notte presenta concerti e decibel e luci soffuse e gente che urla per parlare e birre che non si capisce bene da dove arrivino.
Concludete poi la serata in Piazza Anfiteatro: là, dove i confini si annullano e il mondo del fumetto è un’unica isola felice lambita da ondate di birra dozzinale; là, dove l’autoproduttore parla con Manara che parla con un letterista che parla con Liberatore che parla con voi.
Innamoratevi venti volte delle fumettiste, attaccate bottone, poi tornate a casa sconsolati.

Diavolo di un Manfredi, quanto aveva ragione.
Sardi uniti a... Lucca!

lunedì 2 novembre 2015

UltraComics: SUPERIDOL di W. Ellis e C. Doran

SUPERIDOL (c) Warren Ellis and Colleen Doran.
Continuano i recuperi da Ultrazine.org, e stavolta, sempre dalla sezione UZ-Exclusives, "tocca" a... SUPERIDOL, eccellente short scritta, oramai oltre un decennio fa, da WARREN ELLIS e illustrata da COLLEEN DORAN.

Il fumetto fu pubblicato originariamente nel 2002 su Artbomb.net (dove è ancora disponibile: qui) e successivamente proposto su Ultrazine su autorizzazione degli autori. La traduzione italiana fu curata da Omar Martini & smoky man, il lettering realizzato da Roberto Ledda. 
La qualità delle immagini che ho recuperato non è eccelsa, me ne scuso anticipatamente. 
SUPERIDOL è copyright (c) Warren Ellis and Colleen Doran. 

Warren Ellis, non credo necessiti di grandi presentazioni: è uno degli sceneggiatori di comics più noti, prolifici e influenti. Tra le numerose opere da lui ideate segnalo i classici Transmetropolitan, Authority e Planetary (DC Comics) e i più recenti Moon Knight (Marvel) e Injection (Image).

Colleen Doran è un'autrice e illustratrice con una carriera trentennale. Creatrice della serie A Distant Soil (Image) ha lavorato su titoli a fumetti quali The Sandman, Wonder Woman e Legion of Superheroes (DC). Il suo libro più recente è l'autobiografia a fumetti di Stan Lee.

Per maggiori informazioni su: 
WARREN ELLIS, visitate il suo sito: qui.
COLLEEN DORAN, visitate il suo sito: qui.
Buona lettura!
 

SUPERIDOL (c) Warren Ellis and Colleen Doran.