martedì 31 maggio 2011

ma qual buon vento!!!

Qualche post fa avevo parlato di vento e di risposte in arrivo. Ecco sono arrivate. E che entusiasmo!

Un momento di svolta. Autentico. Da Nord a Sud. Stavolta sembra davvero che il vento sia cambiato. Intanto qualcuno borbotta di "pentimenti e di preghiere da fare". Borbottii che si perdono nel vento.

Stanotte la notte va al Massimo. Che serata, che notte... cose mai viste. Neppure avessimo vinto lo scudetto! :)

lunedì 30 maggio 2011

being transglobal

Tupp e Kalsi incantano con i TGU
Ieri notte serata musicale imperdibile!
In occasione dell'European Jazz Expo era prevista la presenza dei mitici Transglobal Underground (mitici per me che comprai nell'altro millennio il loro International Times che mi aprì tutto un mondo di suoni ed esplorazioni!) con il supporto vocale dell'altrettanto mitica e leggendaria (sempre per me) Natacha Atlas. In più i roboanti Dhol Foundation.
Dicevo serata imperdibile ma… sembrava che non riuscissi proprio ad andare (a volte la vita con tutte le sue propaggini diffuse nello spazio-tempo ti assale quando meno te l’aspetti e l’umore muta…). Invece alla fine, complice il coinvolgimento di un amico, eccomi lì. Un po’ prima per godersi qualche altro suono nell’attesa dei TGU. Lo confesso, è stato un orecchiare un po’ svogliato: qualche momento jazz carpito di sfuggita e poi la tappa ad ascoltare qualche pezzo dell’ottimo Cammariere.
Momento jazz
Stiloso il Sergio come sempre, con una band eccellente, incanta il folto pubblico. Io resisto qualche pezzo, vuoi perché complice la fame anelo un panino e una birra, vuoi perché cerco altre energie e le canzoni di Cammariere velate di un’intensa malinconia non le sopporto poi più di tanto. 
Andando via d’improvviso mi assale l’idea che Cammariere un po’ somiglia al nostro amato Roberto Recchioni. Visione mia sarà, ma mi viene ancora da ridacchiare.
Ascoltando Cammariere
Cammariere con stile!
Sparsi per il parco ci sono strumenti musicali improvvisati da suonare con infantile entusiasmo: fischietti giganti, pentole, lamiere, pezzi di automobili da percuotere, biciclette sonore. E per un attimo si può ritornare bambini.
Strani strumenti 1.
Strani strumenti 2
Strani strumenti 3.
Si mangia il panino e la birra. Lo stomaco è placato.
In prima fila ora in attesa che i TGU si manifestino. Lo spazio è vuoto, si riempirà poi di una vera folla.
Ed eccoli i Transglobal ad invadere di suoni ed energie la notte. A gremirla di ritmo, di Arabia, d’India, di rap, elettronica, drum and bass.
Signori e signori: i Transglobal Undergroudn!
Tutti agli ordini di Tuup!
Tupp, "Sandokan" Kalsi e il guru Whelan.
TGU unitiiiiiiiiiii!!!
Sono suoni dal mondo e del mondo. Pieni di colori, gioia e della forza del ballo.
Resistere è impossibile. L’adrenalina pompa e tutto fa scivolare via.
Sale la voce, immensa, celestiale ed ipnotica di Natacha Atlas. (Posso dire di aver sentito  – dopo l’ascolto in anni remoti della darkissima Diamanda Galas - un’altra delle più belle voci femminili di sempre!)
Il sitar di Sheema Mukherjee illumina d’immenso le linee sonore, Tuup è un impetuoso e passionale maestro di cerimonie, Jhonny Kalsi una forza della natura inarrestabile e tambureggiante, Tim Whelan dirige il tutto con saggezza pan-etnica. Che emozioni!
Whelan e l'incredibile Natacha.
Tuup duetta con Natacha.
Sheema Mukherjee fa cantare il sitar.
Sheema Mukherjee e Tuup dettano il ritmo!
E poi… la forza invadente e rigenerante dei Dhol Foundation di Kalsi che percuotono la notte di good vibrations mischiando l’India all’Irlanda, al Brasile, al mondo…
Sotto il palco si balla, ci si dimena come le tribù d’Africa, il ritmo che assalta l'anima… (e ho pensato a te che non eri con me)... la stanchezza benefica che prende le membra e il cuore.
Dohl Foundation show!
The Foundation va a Bollywood!
Foundation gran finale!
Grazie TGU, grazie Foundation, grazie Natacha.
Grazie musica che vai oltre le barriere.

Being Transglobal.

domenica 29 maggio 2011

E una è vinta...

Vinto! Ha vinto la squadra più forte del mondo col giocatore più forte del mondo!
Non una partita perfetta, come fu il capolavoro artistico del 5 a 0 al Real, ma il Manchester non ha mai davvero avuto la possibilità di vincere. Mai.
Onore ai vincitori. E onore anche agli sportivissimi sconfitti.



(e nell'attesa... una è vinta....)

sabato 28 maggio 2011

blowin' in the wind

29 e 30 Maggio. Giornate importanti. Nel vento mi sembra di sentire...
29 e 30 Maggio. Giornate di ballottaggi e di risposte.

Dalle mie parti gli slogan: "Ora tocca a noi!", "Ora tocca a te!", "Ora si può davvero!"
Ecco, ognuno faccia il suo per dare forza al vento.

E mi viene da canticchiare le parole di Dylan:
The answer, my friend, is blowin’ in the wind / The answer is blowin’ in the wind

lunedì 23 maggio 2011

Moore & Lovecraft

Su Conversazioni sul Fumetto trovate un estratto dall'appendice che ho scritto per il volume Le straordinarie opere di Alan Moore (ancora in lavorazione e di prossima pubblicazione per Black Velvet) in cui Alan Moore svela alcuni retroscena su Neonomicon, la miniserie ispirata all'universo di H.P. Lovecraft, scritta dallo sceneggiatore inglese per la Avatar e annunciata in edizione italiana dalla Bao.

domenica 15 maggio 2011

Napoli Comicon [2]: varie ed eventuali

In quel di Napoli ho recuperato, tra acquisti e omaggi, qualche volume in assoluta libertà e ispirazione, con la sola limitazione della ridotta capienza del mio trolley da viaggio. Alcuni titoli li ho già letti (o adocchiati da tempo), per cui tra parentesi trovate una instant review o un commento, nel caso.
Il bottino comprende: 
  • Barcazza di Francesco Cattani (Canicola. Una storia minimale, da leggere e rileggere per coglierne appieno le sfumature, una vicenda sempre sul limite di esplodere disegnata col tratto lieve e abbagliante, marchio di fabbrica di Cattani. Esilarante la traduzione automatica della recensione francese!)
  • Luke di Alice Socal (Guida Edizioni. Volumetto che mi ha intrigato sin dall'immagine di copertina e al tatto. Una storia sospesa tra il minimale e l'incredibile, da un'autrice da tenere assolutamente d'occhio.)
  • La morte alle calcagna di Marko Turunen (Canicola. Un enigmatico ma affascinante delirio nordico.)
  • Nessuno mi farà del male di Giacomo Monti (Canicola. Sempre avuto un problema mio con le storie di Monti. Ma il titolo e la copertina da sole meritano. Leggerò e mediterò...)
  •  Il Brigante Grossi e la sua miserabile banda di Michele Petrucci (Tunué. La narrazione è essenziale, parlano le immagini spesso in sequenze silenti che molto dicono. E la Storia si ritrova in vicende, volti... così lontani, così vicini. Viva l'Italia!)
  • Davide Toffolo / Arrington De Dionyso: 25 disegni (In un'elegante confezione i nudi di Toffolo e de Dionyso si confrontano e si uniscono, conturbanti, innocenti, lascivi...)
Il gentilissimo amico Andrea Mazzotta mi ha invece omaggiato della spilletta di Pierz (col controverso gattino), oltre che sostenermi con biscottini vari, cioccolatini e diversi bicchieri di ottimo vino rosso, distribuiti nel corso della tre giorni, sia chiaro. E... grazie Andrea!
E allo stand Bao non ho saputo resistere alla tentazione d'acquistare la spilla grande di Red Rocket 7 dell'amato Mike Allred con Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr!
Avrei molte cosette da raccontare, ma limitandomi ad una sola, su tutte vince a mani basse il monologo di Manfredi, nella hall dell'albergo, che dopo essersi gustato in silenzio un Jack Daniel's "abbondante" esplode in un pirotecnico show verbale sui personaggi del fumetto popolare, sulle loro storie ed essenza, e sull'importanza della caratterizzazione grafica. "T. è davvero un personaggio del c@##o!" :) Grandissimo Manfredi!

lunedì 9 maggio 2011

cinematografo

Qualche giorno fa sono andato, con un po' di ritardo rispetto al previsto, a vedere Habemus Papam, nuovo film di Nanni Moretti.
Fan e ammiratore del regista, autentica icona personale, inutile dire che la visione era assai sentita.
Diciamolo subito: non si può dire che il film sia brutto ma non si può dire neppure che sia bello. 
E certo, direte, "bello e brutto": due categorie difficili da gestire, no? :)
Di certo si può dire che non è un film che segna, come a suo tempo mi segnò, per non andare troppo lontano, La stanza del figlio o Il Caimano.
Discutendo all'uscita del film con l'amico P., si concordava sul fatto che la storia sembrava priva di una propria coesione narrativa, una motivazione di fondo e un approfondimento e un'evoluzione dei personaggi. Risultava più che altro un insieme di quadretti che faticavano ad amalgamarsi.
Da applausi l'interpretazione di Michel Piccoli ed efficace e calzante la performance di Moretti attore (anche se il ruolo, così come in altre occasioni, sembra assolutamente in linea con la persona Moretti, o meglio, con la persona Moretti che il pubblico, come me, ha imparato a "conoscere").
Alcune scene intriganti, come la "preghiera di rifiuto" di tutti i candidati durante il conclave, qualche momento divertente sì, ma anche qualche trovata telefonata come il pur simpatico torneo di pallavolo o la non necessaria, solita, canzoncina inserita esattamente quando te l'aspetti.
Stile si dirà, ma l'impressione alla fine è stata un po' come gli ultimi lavori dell'amatissimo Franco Battiato: dimenticabili. Cose che capitano.
Di tutt'altro impatto Source Code, seconda opera di Duncan Jones, il talentuoso figlio di David Bowie, che già mi aveva ammaliato con il suo lungometraggio d'esordio di genere fantascientifico Moon. Ed è ancora fantascienza, ben costruita, intelligente, con trama intrigante e ben congegnata. Una piacevole visione d'intrattenimento (e non solo, come la buona sci-fi dev'essere) da cui sono uscito con la "pancia" decisamente piena.
Alle prossime visioni!

mercoledì 4 maggio 2011

Napoli Comicon [1]: istantanee partenopee

Panorama Napoletano
Dopo qualche anno d'assenza sono tornato al Comicon ed è stata una splendida esperienza. Premettendo che non ho avuto modo di visitare la Fiera d'Oltremare ma che ho stazionato solo a Castel Sant'Elmo, la tre giorni partenopea è stata occasione d'incontro con molti autori e amici che non vedevo da un po'  e la possibilità di entrare in contatto con artisti che prima non avevo mai avuto la possibilità d'incontrare. Tra queste "new entries" segnalo (ma di certo dimentico qualcuno): Maurizio Nichetti, Tanino Liberatore, gli spagnoli Raule & Roger e David Rubin, il belga Nix, Gianfranco Manfredi e il sardo adottivo Andrea Ferraris
Ovvio non ho potuto non notare che forse la divisione in due penalizza  la riuscita completa dell'evento (i numeri sono comunque premianti),  ma sono certo che gli organizzatori del Comicon con la passione, l'intelligenza e la competenza che li ha sempre contraddistinti sapranno valutare la situazione di questo biennio e trovare i giusti accorgimenti per le edizioni a venire. Su questo aspetto hanno scritto, tra gli altri, opinioni interessanti Andrea Mazzotta, Roberto Recchioni e Michele Ginevra.
Tornando al personale, il Comicon è stato davvero una boccata rigenerante di good vibrations. Anche se... poi si torna!

Nel seguito alcuni fumosi scatti dal Comicon e dintorni. Ah... niente sketch questa volta: Moleskine dimenticata!
E ancora un grazie caloroso a tutte le eccezionali persone dello staff! 
Igort visita la sua mostra
Illustrazione di Igort
Camminando per la Spaccanapoli
Originali di Crepax a Castel Sant'Elmo
Poker d'artisti: da sx, Caluri, Barzi, Scoppetta, Maconi
Tavole di Rick Veitch
Tavole di David Lloyd
La mostra su Musica e Fumetto
Tavole di Luca Rossi  (a sx) e Gianmaria Liani (a dx)
Dischi e cd musical-fumettosi
Tavole di Laura Spianelli
Francesco Ripoli in un saluto vagamente alcolico
Nella Pro Area: Michele Ginevra (secondo da sx), Claudio Stassi e Marcello Buonomo
Roberto Recchioni ascolta attento durante una conferenza
Ancora Musica & Fumetto sulle copertine dei dischi
Liberatore disegna
Baru i suoi acquerelli
Manuele Fior impegnato alle dediche
Andrea Bruno (a dx) allo stand Canicola
Gianluca Constantini pensieroso
Maurizio Rosenzweig osserva
Installazione per i 150 anni dell'Unità d'Italia
Alberto Corradi (a sx) e Tuono Pettinato (a dx)
Alberto Ponticelli firma mentre Moz capta
Luigi Bernardi
Conferenza su Tamburini: (da sx) Liberatore, Luca Boschi (terzo da sx), Scozzari, Palumbo (al cell)
Conferenza su fumetto e cinema: (secondo da sx) Nanni, Raffaelli, Nichetti, Igort
Otto Gabos, maestro di stile
Diabolico Palumbo
David Vecchiato
Andrea Accardi e Luca Enoch
Grazia Lobaccaro
Uno sketch di Otto Gabos
Ivo Milazzo
David Rubin
Perfomance di danza ispirata a Little Nemo
Emile Bravo
Alessio Trabacchini e Andrea Leggeri in posa plastica
da sx, il vulcanico Scozzari e Laura Scarpa
da sx, Andrea Mazzotta e Elisabetta Melaranci
da sx, Raule & Roger