lunedì 3 febbraio 2014

opinioni sul fare fumetti... [3]

Nel seguito le parole (tutte datate 2013, ma sempre valide direi) di un disegnatore (e non solo), Joe Madureira, di uno sceneggiatore, Charles Soule, e di... beh, una leggenda del Fumetto, Jim Steranko. Buona lettura!
Joe Madureira: sketck preparatorio per copertina di Savage Wolverine N.7.
Joe Madureira è autore e illustratore che non necessita di particolari presentazioni, amatissimo dal pubblico, ha saputo coniugare supereroi e manga con un segno fresco e riconoscibilissimo che ha fatto "tendenza" in USA (e non solo). Dopo aver "abbandonato" i fumetti per i videogame è tornato da qualche anno a collaborare con la Marvel. Nel seguito trovate un estratto dal suo "Art advice", "consigli per gli artisti", pubblicato nel mese di Aprile 2013 sul suo profilo Facebook. Potete leggerlo integralmente qui.

5) Ecco la COSA IMPORTANTE. L’ostacolo più grande che dovrai superate è TE STESSO. E la Paura che stai creando nella tua testa. Pensa positivo. Smettila di ostacolarti. Ci sono disegnatori che conosco che sono così dannatamente bravi che mi fanno pisciare nei pantaloni. Guardo questi bastardi. Studio la loro roba e voglio disegnare come loro. E quasi sempre loro NON stanno lavorando a progetti PERSONALI. E… sorpresa, non sono felici del loro lavoro. “Perché NO?! Che c@$$o c’è che NON VA IN TE?!” è di solito la mia reazione. E la risposta è quasi sempre: “Al momento il mercato non va bene.” “Altre storie/videogiochi/fumetti simili ai miei non stanno andando molto bene.” “La roba che va per la maggiore ora non è come la mia, sarebbe un fallimento.” “Non sono sicuro di essere bravo abbastanza.” “Ho bisogno dei soldi.” “É troppo rischioso.” “Ci ho provato in passato e ho fallito.” Non importa quello che dicono, sono impauriti, per un motivo o per un altro. Lo so. Ci sono passato anche io.

Ma ecco come vanno le cose. DEVI PRENDERTI DEI RISCHI. E sai come finirà? È MOLTO PROBABILE CHE FALLIRAI. Ma se lo vuoi, se DAVVERO vuoi, questo non ti fermerà. Imparerai TANTISSIMO. Il mio caro amico Tim
[Townsend, N.d.T.] mi prende sempre in giro perché mi butto giù dagli aerei senza paracadute e mi preoccupo dell’atterraggio nel mezzo della caduta. Potrai pensare che sono fortunato, che per me sia facile perché ho già avuto successo, che io mi trovi in una situazione diversa dalla tua. Ma non è vero. Un rischio è un rischio, non importa quale sia la tua condizione. Se hai già avuto successo, semplicemente prenderai rischi ancora maggiori. Ma il rischio rimane. Ogni cosa nella vita è Rischio contro Ricompensa. Non solo nella carriera. Nella VITA. Faresti meglio ad abituartici.
[Il resto qui]
Copertina di Swamp Thing N.30 di Jesus Saiz.
Charles Soule, sceneggiatore al momento impegnato a scrivere ben sette (!) serie mensili per le principali case editrici di comics - Superman / Wonder Woman, Swamp Thing e Red Lanterns per la DC; Thunderbolts, She-Hulk e Inhuman per la Marvel, e la serie creator-owned Letter 44 per la Oni Press (qui è possibile leggere l'interno primo numero, in Inglese, of course) - spiega, sul suo blog, come riesca a tenere un simile ritmo. Ah, nel tempo "libero" lavora anche per uno studio legale. Trovate tutti i dettagli del modus operandi di Soule qui; nel seguito potete leggere la traduzione di due degli otto punti da lui elencanti.
1. DECIDI. Questa è, in fin dei conti, la cosa più importante. Ho pensato a questo percorso con attenzione, ho deciso che ero in grado di gestirlo e farò tutto quello che è necessario per realizzare la frase precedente. Abbiamo tutti molto più tempo e capacità di concentrazione di quello che pensiamo. Siamo in grado di fare cose incredibili. Dobbiamo solo decidere di farle.

7. STAI SEDUTO E NON ALZARTI. Quando è il momento di scrivere, siediti e non alzarti fino a che non hai finito. Di solito scrivo una sceneggiatura completa in un giorno, più spesso in 3-5 ore. Spesso vado da qualche parte che non sia il mio solito ambiente, spesso uno tra diversi coffee shop e bar locali (penso che i bar siano meglio in fase di pre-scrittura mentre i coffee shop siano meglio per stendere la sceneggiatura, ma a ognuno il suo), ma il tuo chilometraggio potrà essere diverso. Il punto è che cerco di mettermi in una situazione in cui posso soltanto scrivere: spengo il telefono, spengo internet, etc.. Potrà non funzionare per chiunque - alcuni scrivono “a pezzi” e funziona perfettamente - ma qui non si parla di come loro scrivono, ma di come io scrivo.
[Il resto qui
Alcune vignette tratte da Frogs di Jim Steranko.
In occasione della ristampa di "Frogs", storia sperimentale edita nel 1973 su Comixscene e ora inclusa nell'annual del rinato antologico A1, pubblicato sul finire del 2013 da Titan Comics, il leggendario  Jim Steranko ha dichiarato: 

Nei comics attuali non c'è alcuna sperimentazione; riciclano essenzialmente gli stessi processi e gli stessi elementi narrativi che sono andati per la maggiore nei passati 80 anni. Da un punto di vista pratico, i fumetti odierni e quelli di ieri generalmente ripetono un defunto, retorico rituale che mette in scena lo spettacolo dell'irrilevanza.
[Il resto dell'intervista può essere letto qui]

E dato che sono buono e Steranko non è mai abbastanza rimando a questo sito dove potrete ammirare l'adattamento, realizzato a suo tempo dal maestro americano, del film Outland. Buona visione!
Una tavola tratta da Outland di Jim Steranko.

Nessun commento: